Alle Olimpiadi una Bibbia ciascuno non fa male a nessuno

IL VETO DI PECHINO. LA PROTESTA DEGLI EVANGELICI

Quel giorno a Philadelphia era in corso il più grande raduno contro la guerra del Vietnam. Fermatosi per curiosità ad ascoltare, Richard Wurmbrand raggiunse il microfono e gridò: “Voi non sapete niente del comunismo, io sono un dottore in comunismo. Dovreste stare dalla parte delle vittime anziché difenderne gli aguzzini”. “Come fa a essere dottore in comunismo?” fu la reazione sarcastica degli studenti. “Ecco le mie credenziali”, rispose Wurmbrand togliendosi la camicia e mostrando le cicatrici che le torture gli avevano lasciato sul corpo. Le sofferenze di Wurmbrand nelle segrete rumene sono la carta d’identità dell’organizzazione evangelica “Voice of the martyrs”. E’ grazie a loro se conosciamo nel dettaglio la soppressione della libertà religiosa in Cina, che il filosofo francese André Glucksmann ha definito “moderno stato schiavista”. L’ultima notizia è che alle prossime Olimpiadi la Cina ammetterà una sola Bibbia per visitatore e per atleta. Il portavoce del ministero

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