Ilya, a cinque anni mascotte ebrea delle SS

Ilya Galperin scampò allo sterminio della sua famiglia grazie alla pietà di un soldato lettone, che lo fece passare per russo

DA BERLINO
VINCENZO SAVIGNANO

Il bambino ebreo che si salvò dallo sterminio nazista diventando la mascotte delle SS. È la tragica, assurda, incredibile storia di Ilya Galperin, un bambino bielorusso ebreo.

Oggi ha settantadue anni e si chiama Alex Kurzem, il nome che gli diedero le SS e che mantenne anche dopo essere emigrato nel 1949 in Australia, probabilmente per mettere da parte, per nascondere a se stesso e agli altri la sua orribile infanzia, poi lentamente riaffiorata nella sua mente dopo mezzo secolo.

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Festa nel lager naziskin a Dachau

da: espresso.repubblica.it

di Paolo Tessadri

Giovani da Bolzano nei campi di concentramento SS, per gridare ‘Sieg heil’. O per farsi ritrarre con l’accendino sotto le immagini delle sinagoghe bruciate. In esclusiva le foto del ‘turismo dell’Olocausto’

Sono l’avanguardia dell’orrore, quella capace di superare ogni limite. Nazisti pronti all’insulto più estremo, all’oltraggio di qualunque memoria. Eccoli, fare il saluto hitleriano davanti al cippo che ricorda il forno crematorio di Dachau.

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Olocausto: su stampa tedesca foto Auschwitz prima liberazione

BERLINO – BERLINO, 21 set (ats/ansa) I giornali tedeschi pubblicano oggi, con didascalie piene di emozione, le foto dell’album di un vice comandante nazista che ritraggono momenti di una scampagnata avvenuta nel lontano 22 luglio 1944 nei dintorni di Auschwitz, le stesse di recente donate al museo dell’Olocausto di Washington che le ha rese visibili due giorni fa sul suo sito Internet.

Le sconvolgenti immagini raccolte da Karl Hoecker, il vice comandante del campo dal maggio 1944 fino all’evacuazione a gennaio 1945, ritraggono i momenti di una giornata passata all’aperto da una ventina di ausiliarie delle Ss e guardiani del campo di sterminio nazista.

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