Gesù Cristo è il Figliuol di Dio che doveva venire nel mondo [Audio Streaming]

Gesù Cristo è il Figliuol di Dio che doveva venire nel mondo
bibbia microfono mondo

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Gesù Cristo è il Figliuol di Dio che doveva venire nel mondo” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 10 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 10 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate, voglio che sappiate che Gesù Cristo è il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo perché così Dio aveva preannunziato tramite i suoi profeti antichi. Ebbene che cosa doveva venire a fare nel mondo il Figliuolo di Dio? Il Figliuolo di Dio doveva venire a salvare i peccatori, sì, doveva venire a salvare i peccatori perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio perché gli uomini sono senza Dio, senza Cristo nel mondo e dunque era necessario che il Figliuolo di Dio venisse in questo mondo per salvare gli uomini, salvare gli uomini dal peccato perché appunto gli uomini senza Dio, senza Cristo sono sotto il peccato, sono dominati dal peccato, il peccato li signoreggia, gli uomini senza Dio, senza Cristo non sono liberi ma sono schiavi, schiavi dunque del peccato perché chi commette il peccato è schiavo del peccato, ma Iddio nel suo grande amore, nella pienezza dei tempi ha mandato nel mondo il suo Figliuolo per essere il Salvatore del mondo, quindi per provvedere alla salvezza, in che maniera? facendo sì che egli morisse e risuscitasse, cose che appunto Iddio aveva innanzi preannunziato tramite i suoi profeti, infatti il Cristo doveva morire, ossia il Figliuolo di Dio doveva morire per i nostri peccati, come aveva detto il profeta Isaia, in merito al Cristo “egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità” e Davide invece parlando della resurrezione del Cristo aveva detto anche “la mia carne riposerà in isperanza poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione” queste Scritture profetiche si sono adempiute in Gesù di Nazareth, infatti egli è il Cristo che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio dunque è in questa maniera che Iddio ha provveduto la salvezza perché Cristo con il suo sacrificio ha annullato il peccato e quindi ora chi crede in lui viene affrancato dal peccato e viene fatto un servo di Dio o servo della giustizia, quindi affinché tu che sei sotto il peccato, affinché tu sia salvato devi sapere questo, devi ravvederti e credere nella buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, allora sarai affrancato dal peccato, il peccato non ti dominerà più, non solo sarai affrancato dal peccato ma sarai anche perdonato perché ti saranno rimessi tutti i peccati che tu hai commesso, sì tutti i peccati ti saranno cancellati e poi sarai giustificato perché otterrai da Dio la giustizia che si basa sulla fede, che viene dalla fede e che è rivelata nell’Evangelo, cioè nella buona novella e dunque oltre alla salvezza, oltre al perdono dei peccati, oltre alla giustificazione otterrai anche la vita eterna, la vita eterna, perché la vita eterna è il dono di Dio in Cristo Gesù, dunque in questa maniera quindi sarai riconciliato con Dio e sarai sicuro che quando morirai andrai ad abitare con il Signore nel regno dei cieli, ma bada bene a quello che ti sto per dire adesso, se tu ti rifiuterai di credere nella buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, sappi che non vedrai la vita ma l’ira di Dio resterà sopra di te e quando morirai, morirai nei tuoi peccati e te ne andrai in perdizione, sì in perdizione, cosa significa che te ne andrai in perdizione? Significa che te ne andrai in un luogo di tormento che si chiama Ades, dove arde il fuoco e là sarai tormentato, in attesa poi del giorno del giudizio, quando risusciterai in resurrezione di giudicio, sarai giudicato secondo le tue opere e scaraventato nello stagno ardente di fuoco e di zolfo e là sarai tormentato nei secoli dei secoli, quindi io ti ho fatto sapere cosa devi fare per essere salvato, perdonato, giustificato per ottenere la vita eterna, ma ti ho fatto anche sapere che cosa ti accadrà se tu ti rifiuterai di ravvederti e di credere nell’Evangelo della grazia di Dio, ti aspetta un’orribile fine, sappi veramente che quello che ti aspetta tu non riesci nemmeno a immaginare quanto sia orribile, io ti dico con le mie parole che è orribile la fine a cui tu stai andando incontro, tu che sei sotto il peccato, è orribile, qualcosa di terribile, ti aspetta, peraltro passerai l’eternità nei tormenti, capisci l’eternità cosa significa? C’è un periodo di tempo senza fine, non puoi delimitare l’eternità, l’eternità è in un periodo di tempo senza senza senza fine, nei secoli dei secoli, quando sarai gettato nello stagno ardente di fuoco e di zolfo considera, là sarai tormentato nei secoli dei secoli, quindi ravvediti, ravvediti e credi nell’Evangelo, perché l’Evangelo “è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente del Giudeo prima e poi del Greco, perché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede secondo che è scritto ma il giusto vivrà per fede”, l’Evangelo che sto annunziando non è una parola di poco valore ma è la parola che può salvare l’anima tua, se tu credi nell’Evangelo sarai salvato, sarai salvato ma se rifiuterai di credere nell’Evangelo sarai condannato, che farai? Io non lo so, però io spero tanto perché questo è il mio desiderio che tu che mi ascolti, che brancoli nel buio al servizio del peccato, il mio desiderio è che tu ti ravveda e creda nel Signore Gesù Cristo per ottenere grazia da Dio. Chi ha orecchi da udire, oda.

Chi non avrà creduto sarà condannato [Audio Streaming]

Chi non avrà creduto sarà condannato
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Chi non avrà creduto sarà condannato” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 8 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 8 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. Gesù Cristo, il Figlio di Dio, dopo essere risuscitato dai morti, apparve ai suoi discepoli. Quando apparve agli undici, e apparve loro mentre erano a tavola, disse loro, “andate per tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato, ma chi non avrà creduto sarà condannato”. Ponete la massima attenzione su queste parole di Gesù, chi non avrà creduto sarà condannato, perché queste sono le parole che vi spiegherò. Allora intanto cos’è l’Evangelo? L’Evangelo è la buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo, l’Evangelo di Cristo, e questo è l’Evangelo nel quale non credendo l’uomo sarà condannato. Perché è così grave non credere nell’Evangelo? Perché il non credere nell’Evangelo costa la condanna? Perché nell’Evangelo è rivelata la giustizia di Dio da fede a fede secondo che è scritto “ma il giusto vivrà per fede”. Questo significa che credendo nel messaggio dell’Evangelo l’uomo viene giustificato, viene reso giusto, quindi siccome che la giustizia di Dio basata sulla fede è rivelata nell’Evangelo, non credere nell’Evangelo equivale dico equivale a rimanere sotto il peccato, cioè equivale a rimanere agli occhi di Dio dei peccatori sulla via della perdizione perché i peccatori sono sulla via della perdizione in quanto nemici di Dio. I peccatori possono scampare alla perdizione solamente credendo nell’Evangelo perché credendo nell’Evangelo l’uomo viene giustificato, giustificato dunque per fede per la grazia di Dio, questa è la ragione dunque per cui chi non avrà creduto nell’Evangelo sarà condannato, quindi tu che mi ascolti devi sapere questo, che se ti rifiuterai di credere nell’Evangelo che ti ho annunziato tu sarai condannato, non importa quanto tu possa apparire giusto, buono e bravo al mondo, non importa di che religione tu faccia parte, devi sapere questo che se non crederai nell’Evangelo sarai condannato, la Scrittura dice che “chi crede nel Figliuolo ha vita eterna ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita ma l’ira di Dio resta sopra di lui”, è come dunque vi ho annunziato, cioè chi rifiuta di credere nell’Evangelo non vedrà la vita, non vedrà la vita perché non ha vita eterna e l’ira di Dio resta sopra lui, cioè l’ira di Dio, l’ira di Dio è l’ira di Colui che ha creato tutte le cose, devi sapere quindi che rifiutandoti di credere nell’Evangelo l’ira di Dio resterà sopra di te e se l’ira di Dio resterà sopra di te è evidente che quando tu morirai uomo, donna che tu sia, te ne andrai in perdizione nelle fiamme dell’inferno, nelle fiamme di questo luogo di tormento nel quale appunto scendono le anime dei peccatori dunque tu che mi ascolti, io ti esorto a ravvederti, ad abbandonare i tuoi pensieri vani, i tuoi pensieri iniqui e a credere nell’Evangelo perché credendo nell’Evangelo sarai giustificato, credendo nell’Evangelo sarai liberato dai tuoi peccati, sarai riconciliato con Dio, otterrai la vita eterna ma se rifiuterai di credere nell’Evangelo sarai condannato, il mio desiderio, la mia preghiera per te che ascolti è che tu sia salvato e quindi che tu ti ravveda e creda nell’Evangelo della della grazia di Dio, appunto della grazia di Dio perché la salvezza è per grazia, non è in virtù d’opere affinché nessuno si glori, quindi ravvediti e credi nell’Evangelo altrimenti sarai condannato, te ne andrai in perdizione, è cosa sicura, è cosa sicura. Chi ha orecchi da udire, oda.

L’inferno: un luogo reale, un luogo di tormento, un luogo orribile! [Audio Streaming]

L’inferno: un luogo reale, un luogo di tormento, un luogo orribile!
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “L’inferno: un luogo reale, un luogo di tormento, un luogo orribile!” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 17 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 18 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. La Sacra Scrittura che è la parola di Dio attesta l’esistenza di un luogo che si chiama Ades. Ades è un termine greco che designa il soggiorno dei morti. Questo luogo è comunemente chiamato inferno, ossia luogo di sotto, luogo inferiore, ed è un luogo reale, non è un luogo simbolico o metaforico, assolutamente no, è un luogo reale ed è un luogo di tormento, un luogo di tormento perché in questo luogo c’è il fuoco, è un fuoco non attizzato da mano d’uomo ma pur sempre fuoco e quindi è un luogo orribile, in questo luogo scendono le anime di coloro che muoiono nei loro peccati, infatti Gesù, il Cristo di Dio ha raccontato una storia che è la storia del ricco e Lazzaro, una storia badate, non una parabola come dicono i bugiardi, una storia che in maniera molto eloquente ci dice che questo luogo è veramente un luogo di tormento. Leggiamo infatti capitolo 16 di Luca a partire dal versetto 19, “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un pover’uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d’ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo ne’ tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché son tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltin quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse”. Dunque questo uomo ricco che vestiva porpora e bisso, ogni giorno godeva splendidamente quindi era dato ai piaceri della vita, quando morì dico quando morì fu seppellito quindi il suo corpo diciamo fu seppellito, fu messo in un sepolcro ma la sua anima discese nell’Ades all’inferno e si ritrovò quindi nei tormenti e là desiderava tanto che qualcuno intingesse la punta del dito nell’acqua per rinfrescargli la lingua, perché? Per quale ragione? Perché era tormentato in una fiamma, le parole sue non lasciano alcun dubbio, “Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché son tormentato in questa fiamma”, ora queste parole sono parole dure ma sono parole vere e ci dicono che coloro che sono nell’Ades sono tormentati in mezzo alle fiamme del fuoco, dunque le fiamme dell’inferno esistono, non sono allegoriche, non sono metaforiche come dicono i bugiardi, sono reali e producono un tormento continuo in coloro che appunto sono scesi in questo luogo di tormento, dunque voi che siete sotto il peccato, che siete dunque schiavi del peccato perché chi commette il peccato è schiavo del peccato dovete sapere che siete sulla via della perdizione, ossia sulla via che mena o che porta in questo luogo di tormento, segnatevele bene queste parole, segnatevele bene, questo luogo di tormento perché voi siete diretti in questo luogo di tormento, voi non siete diretti in paradiso nel regno dei cieli come vi hanno detto i bugiardi, voi essendo sotto il peccato siete diretti all’inferno, vi hanno illuso, io non vi illudo, io vi dico la verità che è in Cristo Gesù, vi hanno lusingato, io non vi lusingo, vi dico come stanno le cose, vi dico dove state andando, io vi devo avvertire, l’amore di Cristo mi costringe ad avvertirvi, chi vi lusinga non vi vuole bene. Dunque siete diretti in questo luogo, pensate solamente a questo, se voi doveste morire in questo momento sprofondereste in questo luogo di tormento senza alcuna più speranza di salvezza, sprofondereste nel fuoco dell’inferno. Ci vuoi terrorizzare, qualcuno dirà? No, io voglio la vostra salvezza, desidero che voi siate salvati e per questo vi devo dire quello che vi aspetta una volta che morirete, perché siccome che vi hanno detto che il Signore vi salverà sicuramente perché il Signore è buono, non guarda quello in cui uno crede, quello in cui non crede, siccome che vi hanno detto che potete meritarvi il paradiso con le vostre buone opere è chiaro che io vi devo avvertire, vi devo avvertire perché so dove state andando, state andando all’inferno, l’inferno vi sta aspettando, ma siccome che il mio desiderio è che voi siate salvati, strappati alle fiamme dell’inferno, io vi annunzio la via della salvezza, vi annunzio la via della salvezza e quindi vi dico ravvedetevi e credete nell’Evangelo, perché è solamente credendo nell’Evangelo che appunto l’uomo viene salvato dai suoi peccati e ottiene la remissione dei peccati, la giustificazione, la vita eterna. Perché l’Evangelo “è potenza di Dio per la salvezza di ogni credente del Giudeo prima e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede secondo che è scritto ma il giusto vivrà per fede”. Dunque l’Evangelo, la buona novella, qual è questa buona novella? La buona novella è che Gesù di Nazareth è il Cristo che è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti, secondo le Scritture, che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio, questo è l’Evangelo che è potente a salvare chiunque crede in esso. Ecco perché vi esorto a ravvedervi, quindi ad abbandonare i vostri pensieri iniqui e vani che vi rendono nemici di Dio nella vostra nella vostra mente e a credere nell’Evangelo, perché credendo nell’Evangelo appunto il Signore avrà misericordia di voi, perdonerà i vostri peccati, otterrete la remissione dei vostri peccati, perché “di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome”, sarete salvati, liberati quindi dai vostri peccati, sarete giustificati, perché? Perché il giusto vivrà per la sua fede, otterrete la vita eterna, perché è scritto chi crede nel Figliuolo, badate bene cosa c’è scritto, “chi crede nel Figliuolo ha vita eterna”, ha ha vita eterna, e dunque dal momento che chi crede ha vita eterna è sicuro di scampare alle fiamme dell’inferno, è sicuro che quando morirà, egli si dipartirà dal corpo, ossia la sua anima si dipartirà dal corpo ed andrà ad abitare con il Signore, nel regno dei cieli, nei luoghi altissimi. Questo è quello che appunto l’uomo ottiene per grazia credendo nell’Evangelo, quindi vi rinnovo appunto l’esortazione, ravvedetevi e credete nell’Evangelo, altrimenti, ve lo ripeto, altrimenti ciò che vi aspetta è la perdizione. Non illudetevi, non è che rifiutandovi di credere nell’Evangelo voi sarete salvati lo stesso, eh. Il Signore Gesù disse prima di ascendere in cielo alla destra del del Padre “chi non avrà creduto sarà condannato”. Non illudetevi, solamente credendo nell’Evangelo potete essere salvati, perdonati, giustificati, potete ottenere la vita eterna, non c’è un’altra via. Chi non avrà creduto nell’Evangelo sarà condannato, ciò che vi aspetta è la condanna in altre parole, la condanna, ecco perché appunto poi quando morirete, morirete nei vostri peccati se appunto vi rifiuterete di credere nell’Evangelo e scenderete là dove dove l’anima di questo uomo ricco ancora si trova, pensate dopo tutto questo tempo quell’uomo, l’anima di quell’uomo è ancora in quel luogo nei tormenti e voi lo raggiungerete. Allora vi ricorderete di chi vi ha annunziato l’Evangelo, di chi vi ha esortato a ravvedervi, a credere nell’Evangelo ma sarà troppo tardi, non avrete più la possibilità di ravvedervi, di credere nell’Evangelo e quindi? E quindi rimarrete nell’Ades, in attesa del giorno del giudizio, quando risorgerete in risurrezione di giudicio per comparire davanti al trono di Dio ed essere giudicati secondo le vostre opere e gettati anima e corpo, badate bene in un luogo di tormento che si chiama stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda, dove sarete tormentati nei secoli dei secoli. Quindi considerate l’eternità che vi aspetta, un’eternità piena di infamia, di dolori, eh, un’eternità di tormenti, è terribile ciò che vi aspetta, è qualcosa di orribile, perché prima una volta che morite ve ne andrete nell’Ades e poi dopo, il giorno del giudizio, quando appunto risorgerete, sarete gettati poi, da Dio, nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Talvolta mi mancano le parole, vorrei dirvi molto di più, ma veramente io voglio che voi riflettiate sulla fine orribile che vi aspetta, voi che siete sotto il peccato, per quello il mio desiderio è quello che voi siate salvati ed è per questo che vi scongiuro a ravvedervi e a credere nell’Evangelo, a voi Mariani che andate dietro gl’idoli, gl’idoli muti, che fate tutte queste processioni portando sul baldacchino questi questi idoli muti che hanno hanno gambe, hanno gambe e non camminano, li devono portare, hanno occhi e non vedono, hanno orecchie e non sentono, hanno bocca e non parlano, voi, voi che seguite questi idoli muti, ravvedetevi, convertitevi dagli idoli a Dio, siete degli idolatri, ciò che vi aspetta quindi è l’inferno. Ma dove pensate di andare? Voi che vi prostrate davanti alle statue, alle immagini che le adorate, le pregate, ma dove pensate di andare dopo dopo dopo morti? In paradiso? Voi non vedrete giammai il paradiso. Pensate di andare in purgatorio? Vi hanno detto che andrete in un purgatorio? A purgarvi? No, non esiste il purgatorio, voi andrete all’inferno nell’Ades, nei tormenti e poi là vi ricorderete, vi ricorderete di chi vi metteva in guardia dagli idoli, dall’idolatria e allora smetterete di fare battute contro quelli che vi avvertivano dall’idolatria, quindi ravvedetevi e convertitevi voi Mariani da tutti da questa idolatria a cui siete dati e credete nell’Evangelo della gloria del beato Iddio per essere salvati. Altrimenti, altrimenti perirete, vi ritroverete vi ritroverete lì assieme al al ricco, in questo luogo di tormento, in questo luogo quindi orribile, è orribile! Ci sono molti che si fanno beffe dell dell dell’inferno. Ricordo ancora una volta, una volta stavo parlando, stavo parlando a una coppia di persone e gli parlai dell’inferno e in maniera sarcastica, in maniera ironica, uno di loro mi disse, beh così almeno starò al caldo. Bada bene, non è che starai al caldo, tu starai in mezzo alle fiamme, nei tormenti, nei tormenti ricordatelo questo, ricordatelo tu che fai la stessa battuta. Io posso non sentirti che fai questa battuta, ma Iddio ti sente, sì certo c’è il caldo soffocante della fiamma, però ricordati ricordati questo, piangerai e striderai i denti e battute, non ne farai più sull’inferno, lì smetterai di fare le battute sull’inferno e su quelli che avvertono dall’inferno, non importa chi tu sia. Quindi vi scongiuro, ravvedetevi e credete nell’Evangelo della grazia di Dio affinché il Signore abbia misericordia di voi, perché ciò che vi aspetta veramente è questo luogo di tormento, questo luogo orribile, che appunto è l’inferno. Ravvedetevi, credete nell’Evangelo della grazia di Dio, il Signore avrà misericordia di voi, vi strapperà dalle fiamme di questo di questo di questo luogo veramente orribile. Chi ha orecchi da udire, oda.

Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo! [Audio Streaming]

Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 16 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 16 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Doveva essere ucciso e risuscitare il terzo giorno [Audio Streaming]

Doveva essere ucciso e risuscitare il terzo giorno
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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Doveva essere ucciso e risuscitare il terzo giorno” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 13 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 13 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. La Sacra Scrittura dice che ad un certo punto Gesù di Nazareth “cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrir molte cose dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed esser ucciso, e risuscitare il terzo giorno”. Come mai Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli queste cose che gli dovevano accadere? Perché Gesù era il Cristo di Dio, cioè il Messia di Dio, del quale i profeti avevano preannunziato la venuta e del quale avevano detto che doveva essere ucciso e resuscitare dai morti. Infatti il profeta Isaia aveva detto del Cristo: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. Egli dunque parlò della morte che doveva fare, il tipo di morte che doveva fare il Cristo, perché doveva essere, notate, doveva essere trafitto, doveva essere fiaccato e quindi doveva essere ucciso. E non solo, doveva anche resuscitare, infatti Davide che era profeta parlò della della resurrezione del Cristo quando per lo Spirito Santo disse, “anche la mia carne riposerà in isperanza; poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades, e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Davide non parlò di se stesso, ma antivedendola parlò della resurrezione del Cristo dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. Dunque Gesù sapeva, sapeva, era pienamente consapevole, sapeva di essere il Cristo, Gesù il Figlio di Dio disceso dal cielo, perché il Padre appunto lo ha mandato in questo mondo. Egli discese dal cielo e sapeva di essere disceso per fare non la sua propria volontà, ma la volontà di Colui che lo aveva mandato, e la volontà di Dio, cioè del Padre, era che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, morisse e risuscitasse. Dunque questo è quello che Dio aveva preannunziato e quello che Dio mandò poi ad effetto in Gesù, perché Gesù il Giusto, colui che non ha conosciuto peccato, benché fu tentato in ogni cosa come noi, però senza peccare, egli colui che non conobbe peccato si caricò dei nostri peccati, li portò nel suo corpo sul legno della croce, perché Gesù fu crocifisso. Infatti dopo essere stato arrestato a Gerusalemme e appunto condannato dal Sinedrio ebraico, condannato perché ritenuto colpevole di bestemmia, perché aveva dichiarato di essere il Cristo il Figliuolo di Dio, dopo essere stato condannato a morte dal Sinedrio ebraico, fu dato nelle mani del governatore della Giudea, che allora era Ponzio Pilato, il quale inizialmente voleva liberarlo, ma poi acconsentì a quello che la folla chiedeva a gran voce, cioè che Gesù di Nazareth, chiamato il Cristo, fosse crocifisso. Sì, Gesù Cristo fu crocifisso dunque, la folla gridò davanti al governatore crocifiggilo, crocifiggilo, e benché il governatore della Giudea, cioè Ponzio Pilato, non trovasse in lui nulla che fosse degno di morte, alla fine poi il governatore sentenziò che fosse fatto quello che chiedeva il popolo, e dunque Gesù fu crocifisso. Per cui noi vi annunziamo la la buona novella che le le predizioni concernenti il Cristo si sono adempiute in Gesù. Gesù dunque è il Cristo, che è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture, che fu seppellito e che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, dopo essere risuscitato apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo, la buona novella appunto nella quale dovete dovete credere, dovete credere per essere salvati, liberati dai vostri peccati, per ottenere la remissione dei peccati, per essere giustificati e per ottenere la vita eterna, sì perché la vita eterna non è non è il salario che Dio dona a qualcuno, non è una paga ma è il dono di Dio in Cristo Gesù. E dunque io vi esorto a ravvedervi e a credere che Gesù di Nazareth è il Cristo, cioè il Messia, la sua morte fu una morte espiatoria e la sua resurrezione avvenne a cagione della nostra giustificazione. Dunque vi annunzio che credendo nell’Evangelo voi otterrete la salvezza dai vostri peccati, otterrete la remissione dei vostri peccati perché “Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remission de’ peccati mediante il suo nome”. Otterrete la giustificazione, sarete giustificati perché la Scrittura dice che nell’Evangelo è rivelata la giustizia di Dio da fede a fede, “secondo che è scritto: Il giusto vivrà per fede”, quindi sarete giustificati e otterrete appunto, riceverete la vita eterna perché chi crede ha vita eterna. Dunque qualcuno dirà ma allora è tutto gratuito? Sì, viene tutto dato gratuitamente dal Signore, perché appunto mediante, per mezzo di Gesù Cristo è venuta la grazia, cioè l’immeritato favore da parte di Dio. La salvezza è per grazia, la remissione dei peccati è per grazia, la giustificazione è per grazia, la vita eterna è per grazia che si riceve. Quindi vi annunzio in Cristo Gesù la grazia di Dio, sì la grazia di Dio e dunque ravvedetevi e credete in Gesù il Cristo il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo per essere la propiziazione dei nostri dei nostri peccati. Egli è venuto e ha compiuto questa meravigliosa opera di redenzione spargendo il suo prezioso sangue su quel legno della croce al Golgota e risuscitando dai morti il terzo giorno e dunque chi crede in lui viene salvato, sì viene salvato e strappato dal fuoco. Quale fuoco? Il fuoco dell’inferno nel quale egli è l’uomo peccatore è diretto e dove va nel momento in cui muore nei suoi peccati e là che va all’inferno. Poi, badate bene in quel giorno, cioè nel giorno del giudizio quando il peccatore poi risusciterà in resurrezione di giudizio, allora comparirà davanti al trono di Dio per essere giudicato dalle sue opere e sarà gettato nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, cioè la geenna, il fuoco eterno dove sarà tormentato nei secoli dei secoli. Dunque considerate quanto sia grande la salvezza che Cristo Gesù ha comprato con il suo prezioso sangue, è una grande salvezza, non rifiutatela, non rifiutatela, accettatela invece, accettatela, ravvedendovi e credendo in colui che è morto ed è risuscitato. Sì Gesù Cristo è risuscitato dai morti, fu messo in una in una tomba ma Iddio lo risuscitò dai morti, e apparve, vivente, vivente apparve, mangiò e bevve con i suoi discepoli, si fece toccare da loro, prima di essere assunto in cielo alla destra del Padre nei luoghi altissimi dove egli adesso intercede per i santi. Quindi ricordatevi appunto che Gesù di Nazareth è il Cristo, e in lui, solamente in lui c’è la salvezza, nel suo nome “non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati”, ricordatevelo, nessun altro vi può salvare perché Gesù Cristo è il Salvatore del mondo, è lui che il solo vero Iddio, il Creatore di tutte le cose ha mandato nel mondo per essere il Salvatore del mondo. Non c’è un altro a cui vi potete affidare che può salvarvi, sappiatelo questo, sappiatelo questo, Gesù Cristo è il Salvatore del mondo perché lui è il Cristo, il Figlio di Dio. Quindi ravvedetevi e credete appunto in Gesù Cristo, e il Signore avrà misericordia di voi come ha avuto misericordia di noi, il Signore cancellerà i vostri peccati, non avrete più quel peso che vi opprime costituito appunto dai vostri peccati. Il Signore vi libererà, sappiatelo, ma appunto sappiate anche questo che se rifiuterete di credere nel Signore Gesù Cristo ciò che vi attende è l’inferno, l’inferno è un luogo di tormento nell’aldilà dove appunto precipiterete, quando spirerete e là andrete nel tormento per esservi tormentati. L’inferno non è un’invenzione della Chiesa, non è un mito, non è una favola, l’inferno esiste, l’inferno è un luogo reale e colui coloro che credono nel Signore Gesù Cristo vengono veramente strappati alle fiamme, alle fiamme, del fuoco di questo luogo terribile, terribile, nel quale appunto in questo momento tantissime anime sono lì a gemere, sono lì appunto a stridere i denti, perché in quel luogo veramente le anime sono tormentate, quindi ravvedetevi e credete nell’Evangelo per essere salvati e ottenere la vita eterna in Cristo Gesù. Chi ha orecchi da udire, oda.