I ricordi degli ebrei di Varsavia affidati ai bidoni del latte

Diario dal ghetto, un libro pubblicato negli Usa raccoglie le testimonianze degli ebrei di Varsavia che, sotto il nazismo, affidarono i loro ricordi ai bidoni del latte. Il gruppo si chiamava Oyneg Shabes, (in yiddish “La gioia del Sabato”) racconta la vicenda di un gruppo di ebrei del ghetto, la maggior parte di origine polacca, ognuno dei quali raccontava cosa stava accadendo, fatti di ogni giorno, grandi e piccoli, le violenze, la fame, la speranza, le preghiere. C’era chi raccoglieva fotografie, c’era chi portava documenti oppure disegni.
L’idea era stata di Emanuel Ringelblum, storico, che riunì intono a sé scrittori, poeti, giornalisti, dando vita a una specie di diario del ghetto, per spiegare a tutti cosa stava accadendo. Le cronache venivano scritte a mano su fogli diversi, che erano infilati nei bidoni di metallo che servivano per il latte; i bidoni venivano poi sotterrati in posti segreti. Alla fine della guerra, solo tre persone del gruppo erano sopravvissute. Lo stesso Ringelblum era stato fucilato dai nazisti ma nessuno aveva svelato il segreto dei bidoni.
Si tratta così di un diario di 35 mila pagine, una parte delle quali un editore statunitense ha tradotto e pubblicato con il titolo “Chi scriverà la nostra storia?”.
L’opera si preannuncia di grande interesse perché è la concreta quotidiana testimonianza di un mondo spazzato drammaticamente via dai nazisti.

Milano 14/04/08

Fonte: Mosaico

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27 gennaio: nessuno possa dimenticare

27 gennaio: è il Giorno della Memoria, la data simbolo (liberazione di Auschwitz il 27 gennaio 1945) dello sterminio degli ebrei europei. Una giornata per ricordare, perché nessuno possa dimenticare.
Oggi in molte città sono in programma iniziative e manifestazioni. Nei giorni scorsi il presidente Napolitano aveva ricordato che «l’antisemitismo va contrastato qualunque forma assuma».
(L’immagine è tratta dal volume «Album Auschwitz», a cura di Israel Gutman, Bella Gutterman e di Marcello Pezzetti per l’edizione italiana.
Giulio Einaudi editore).

Fonte: Avvenire.it – 27 gennaio 2008

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Israele, la Shoah spiegata agli arabi

Il museo israeliano sull’Olocausto Yad Vashem oggi ha lanciato un sito web in lingua araba, spiegando che l’obiettivo è diffondere informazioni accurate nel mondo arabo sul genocidio di sei milioni di ebrei da parte dei nazisti. Un sondaggio dello scorso marzo dell’Università israeliana di Haifa ha rivelato che il 28% dei cittadini arabi del Paese non crede all’Olocausto. Il nuovo sito web comprende articoli accademici, documenti d’archivio e testimonianze video.

Fonte: Avvenire.it – 25 gennaio 2008-01-25

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Yad Vashem: Questa settimana nuovo sito in lingua araba

Yad Vashem inaugurerà questa settimana il suo sito internet sulla Shoah in arabo. I visitatori potranno trovare articoli, documenti e testimonianze di sopravvissuti e di ”Giusti fra le Nazioni” (salvatori di ebrei perseguitati), fra cui musulmani di Turchia e Albania. “Vogliamo offrire una fonte d’informazione alternativa per contrastare il negazionismo e l’antisemitismo nei paesi arabi”, ha dichiarato il presidente dell’istituto, Avner Shalev.

Fonte: Israele.net – 21.01.2008

Il sito di Yad Vashem in lingua farsi

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