Il M.A.D. e l’adire alle vie legali contro i diffamatori dei ministri di culto

Nello Statuto dell’Ente di culto M.A.D., che sta per Ministero Assemblee di Dio, con sede a Napoli (e il cui comitato esecutivo è composto dal Moderatore Vincenzo D’Avanzo, dal segretario Edoardo Piacentini, dal Tesoriere Luca Sala, e dal componente Ciro Piccolo), e che in base a quello che si legge sul loro sito è ‘una comunione spirituale, cristiana e fraterna di Ministri, servitori dell’evangelo come Paolo, l’apostolo, che lo era anche della chiesa; “al prezzo di molte sofferenze, egli lavorava e combatteva per lei, e annunciava i divini misteri, nascosti ai savi e agli intelligenti, ma rivelati al più giovane credente” ‘, ed anche ‘servizio a Dio, cooperazione secondo l’ufficio dato da Dio a ciascuno dei suoi per annunziare nella sua pienezza la Parola di Dio’, si legge che l’Ente di culto M.A.D. si propone tra le altre cose ‘la tutela sulla diffamazione verso i ministri di culto aderenti, onde salvaguardare la loro reputazione e la loro onorabilità, stabilendo anche di adire a vie legali’ (Statuto M.A.D., articolo 7. 1 – http://www.ministeroad.org/).

Ora, fratelli, come potete ben vedere, nello statuto di questo Ente di culto, si legge espressamente che esso si propone di querelare coloro che diffamano i ministri di culto che aderiscono al M.A.D., che in base alle loro stesse parole sono servitori dell’evangelo come l’apostolo Paolo che in base all’ufficio dato da Dio a ciascuno di essi annunziano la Parola di Dio nella sua pienezza. Ma questo loro proposito è assolutamente contrario alla dottrina di Dio, e adesso ve lo dimostro.

Innanzi tutto spieghiamo cosa significa ‘diffamare’, per coloro che non lo sanno. Diffamare significa: ‘Nuocere alla reputazione di qualcuno diffondendo maldicenze sul suo conto’, in altre parole significa calunniarlo, cioè accusarlo falsamente.

Stabilito ciò, dobbiamo considerare come si è comportato Gesù Cristo, il nostro Maestro e Signore, quando fu diffamato o calunniato, sì perchè Gesù Cristo, il Figlio di Dio, fu diffamato, ed anche pesantemente dai suoi nemici. Vediamole dunque queste diffamazioni o calunnie che furono lanciate dagli uomini contro il Giusto e il Santo.

Ecco cosa dissero contro Gesù Cristo per denigrarlo e rovinare la sua reputazione.
– che era un mangione ed un beone, oltre che un amico dei pubblicani e dei peccatori, secondo che disse Gesù stesso: “È venuto il Figliuol dell’uomo mangiando e bevendo, e dicono: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e de’ peccatori!” (Matteo 11:19);
– che era un peccatore, infatti i Farisei dissero al cieco nato dopo che questi fu guarito da Gesù: “Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quell’uomo è un peccatore” (Giovanni 9:24);
– che cacciava i demoni per l’aiuto di Satana, secondo che è scritto: “Costui non caccia i demonî se non per l’aiuto di Beelzebub, principe dei demonî” (Matteo 12:24);
– che era Beelzebub, secondo che disse Gesù ai suoi discepoli: “Basti al discepolo di essere come il suo maestro, e al servo d’essere come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebub il padrone, quanto più chiameranno così quei di casa sua!” (Matteo 10:25)
– che aveva uno spirito immondo, secondo che è scritto: ” …. dicevano: Ha uno spirito immondo” (Marco 3:30).
– che era un seduttore, secondo che è scritto: “Altri dicevano: No, anzi, travia la moltitudine!” (Giovanni 7:12; cfr. Matteo 27:63);
– che bestemmiava, secondo che è scritto: “I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo. Gesù disse loro: Molte buone opere v’ho mostrate da parte del Padre mio; per quale di queste opere mi lapidate voi? I Giudei gli risposero: Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio” (Giovanni 10:31-33);
– che era fuori di sè, cioè pazzo, secondo che è scritto: “Or i suoi parenti, udito ciò, vennero per impadronirsi di lui, perché dicevano: È fuori di sé” (Marco 3:21-22);
– che vietava di pagare le tasse a Cesare, secondo che è scritto: “Poi, levatasi tutta l’assemblea, lo menarono a Pilato. E cominciarono ad accusarlo, dicendo: Abbiam trovato costui che sovvertiva la nostra nazione e che vietava di pagare i tributi a Cesare, e diceva d’esser lui il Cristo re” (Luca 23:1-2).

Come reagì il Maestro a tutte queste false accuse, cioè a tutte queste diffamazioni? Ricorse forse alle vie legali contro i suoi diffamatori o calunniatori, o li minacciò di farlo? No, niente di tutto ciò. Egli sopportò pazientemente, rimettendosi “nelle mani di Colui che giudica giustamente” (1 Pietro 2:23), cioè nelle mani dell’Iddio e Padre suo.

E noi, suoi discepoli, siamo chiamati a seguire le sue orme, secondo che dice l’apostolo Pietro: “Ma se facendo il bene, eppur patendo, voi sopportate pazientemente, questa è cosa grata a Dio. Perché a questo siete stati chiamati: poiché anche Cristo ha patito per voi, lasciandovi un esempio, onde seguiate le sue orme; egli, che non commise peccato, e nella cui bocca non fu trovata alcuna frode; che, oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; che, soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva nelle mani di Colui che giudica giustamente” (1 Pietro 2:20-23).

Paolo, che fu costituito da Dio apostolo dei Gentili, seguì le orme di Cristo anche in questo, infatti disse ai santi di Corinto a proposito delle sofferenze che lui e i suoi collaboratori pativano per amore degli eletti: “Poiché io stimo che Dio abbia messi in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo divenuti uno spettacolo al mondo, e agli angeli, e agli uomini. Noi siamo pazzi a cagion di Cristo; ma voi siete savî in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete gloriosi, ma noi siamo sprezzati. Fino a questa stessa ora, noi abbiamo e fame e sete, noi siamo ignudi, e siamo schiaffeggiati, e non abbiamo stanza ferma, e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo; siamo diventati e siam tuttora come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti” (1 Corinzi 4:9-13). Avete notato cosa dice l’apostolo? “Diffamati, esortiamo”, e non “diffamati, portiamo i nostri diffamatori davanti al tribunale’.

Peraltro, l’apostolo Paolo si compiaceva nelle sofferenze che pativa a motivo di Cristo, secondo che disse: “Io mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo” (2 Corinzi 12:10), e questo perchè quando egli era debole allora era forte, cioè la potenza di Cristo si manifestava in lui. Ecco perchè dinnanzi alle diffamazioni che subiva a motivo di Cristo, non cercava di portare i suoi diffamatori dinnanzi ai tribunali di Cesare ma si limitava ad esortarli! E non è forse quello che fece anche Gesù quando lo accusarono di avere uno spirito immondo, secondo che è scritto: “E gli scribi, ch’eran discesi da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub, ed è per l’aiuto del principe dei demonî, ch’ei caccia i demonî. Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: Come può Satana cacciar Satana? E se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare. E se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere. E se Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire. Ed anzi niuno può entrar nella casa dell’uomo forte e rapirgli le sue masserizie, se prima non abbia legato l’uomo forte; allora soltanto gli prederà la casa. In verità io vi dico: Ai figliuoli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha remissione in eterno, ma è reo d’un peccato eterno. Or egli parlava così perché dicevano: Ha uno spirito immondo” (Marco 3:22-30)?

Quindi, siccome l’apostolo Paolo ebbe a dire ai santi: “Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo” (1 Corinzi 11:1), ed anche: “Siate miei imitatori, fratelli, e riguardate a coloro che camminano secondo l’esempio che avete in noi” (Filippesi 3:17), ed ancora: “Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e vedute in me, fatele; e l’Iddio della pace sarà con voi” (Filippesi 4:9), studiamoci di seguire l’esempio di Paolo e dei suoi fedeli collaboratori. E questo perchè essi insegnavano e praticavano la dottrina di Dio che è in Cristo Gesù.

Alla luce dunque dell’esempio di Gesù Cristo e di quello degli apostoli e delle sane parole degli apostoli, le suddette parole dello statuto del M.A.D. devono essere rigettate e riprovate con forza perchè contrastano la verità che è in Cristo Gesù.

Coloro che le hanno approvate ed approvano insegnano una dottrina diversa, e vi ricordo a tale proposito le dure parole dell’apostolo Paolo contro chi insegna una dottrina diversa: “Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s’attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà, esso è gonfio e non sa nulla; ma langue intorno a questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contenzione, maldicenza, cattivi sospetti, acerbe discussioni d’uomini corrotti di mente e privati della verità, i quali stimano la pietà esser fonte di guadagno” (1 Timoteo 6:3-5).

Fratelli, non associatevi con coloro che non si attengono alla dottrina degli apostoli, e non prendono ad esempio la loro condotta, anzi guardatevi e ritiratevi da essi, come dice l’apostolo Paolo ai santi di Roma: “Or io v’esorto, fratelli, tenete d’occhio quelli che fomentano le dissensioni e gli scandali contro l’insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro. Poiché quei tali non servono al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore de’ semplici” (Romani 16:17-18).

La grazia sia con voi

Giacinto Butindaro

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Napoli, Chiesa Pentecostale di Secondigliano: il predicatore ‘telecronista’ [Video]

Durante questa predicazione (che si può vedere integralmente qua http://www.ustream.tv/recorded/3006340) di questo predicatore spagnolo, che si è tenuta il 12 Dicembre 2009 nel locale di culto della Chiesa Evangelica Pentecostale di Secondigliano (Napoli), di cui è pastore Michele Romeo, si sentono e vedono delle cose a dir poco scandalose e sconcertanti.

Ecco la trascrizione di questa parte della sua predicazione, che assomiglia ad una telecronaca di una partita di calcio:

‘Dichiariamo nel nome di Gesù, in questa ora, per il potere dello Spirito Santo, tu sei parte, attraverso la tua richiesta, la tua decisione, attraverso la tua dichiarazione, per la tua disposizione, dichiariamo nel nome di Gesù che sei parte della generazione che perfezionerà l’opera di Dio in Italia nel nome di Gesù. Wouuuuuu! (fischi) Siiiiiiiiiiiii! ….. Siiiiiiiiiiiii! … Sai come mi sento? Sento che in questa serata Dio ha appena fatto un gol a Satana! E uno dei miei sogni è vedere lo stadio più grande di Madrid, con giovani come te, e di tutte le nazioni della terra, e che hanno deciso di seguire Gesù. Sai che cosa immagino? Io mi immagino qualcosa di tremendo. Adesso mettiti al posto mio. Immagina uno stadio, migliaia di giovani come tu, come io, e appare un angelo, che prende un pallone e comincia a camminare nello stadio. Sì, signori e signore, lì c’è l’arcangelo Gabriele con il pallone, ma è apparsa davanti a lui una malattia, cerca di prendersi il pallone, però non può. L’arcangelo Gabriele passa all’arcangelo Michele, e l’arcangelo Michele prende il pallone, viene la depressione e vuole prendersi il pallone, ma non può prenderselo. Signore e signori lo stadio è tutto in piedi, e stanno gridando qualcosa che non possiamo comprendere. Che gridano? ‘Gesùùùùùùù, Gesùùùùù, Gesùùùùù!’. Signore e signori, improvvisamente appare Gesù sulla scena, e l’arcangelo Michele gli passa il pallone, Gesù Cristo prende il pallone e va verso la porta avversaria, e lì c’è satana, che sta tremando, perchè sa che Gesù Cristo è un buon giocatore, – no no no no – Gesù è il migliore giocatore, e lì Satana sta dribblando. Signore e signori, sta per tirare il pallone, e tiraaaaaaaaa … e il pallone si sta dirigendo verso la porta, e un silenzio improvvisamente in quel luogo, e tutto il mondo sta dicendo: ‘Farà o non farà gol?’ e il tempo ci gioca contro, e sta per finire quasi la partita 0-0, ma improvvisamente, signore e signori, il pallone entra nella porta GOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL GOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLL!!! GOOOOOOOLLLLLL! Gesù Cristo e tutta la sua squadra hanno appena deciso di essere i vincitori della coppa più importante dell’universo. Signore e signori, signorine e signorini, con tutti voi, il campione dell’universo: Gesù Cristoooooooo ………’.

Ora, fratelli, è evidente che ci troviamo dinnanzi ad un modo di predicare la Parola che non solo non è biblico ma scandaloso e vergognoso, e come avete potuto vedere l’assemblea va in delirio per queste cose sconvenienti agli occhi di Dio, mi riferisco alla telecronaca calcistica che ha fatto questo predicatore con Gesù che calcia il pallone nella porta avversaria! D’altronde, molti di loro sono accaniti tifosi del Napoli e quindi sono abituati ad andare in delirio per il calcio!

Come è possibile che la Chiesa Pentecostale di Secondigliano si sia ridotta ad invitare questi cianciatori e seduttori di menti e ad esaltare queste loro predicazioni che sanno eccitare i sensi ma non edificare? La ragione è da ricercarsi nei loro conduttori, che purtroppo hanno deciso di conformarsi all’andazzo di questo mondo, e quindi all’andazzo che regna nella maggior parte delle Chiese Pentecostali.

Mi si spezza il cuore nel vedere anche le Chiese Pentecostali ‘storiche’ essersi ridotte così male spiritualmente. Ma d’altronde, quando il popolo decide di conformarsi al mondo accade proprio questo, che esso si getta in traviamenti di ogni genere.

Voi della Chiesa di Secondigliano ascoltate quello che dice Dio: “Tornate, o figliuoli traviati, io vi guarirò dei vostri traviamenti!” (Geremia 3:22).

Giacinto Butindaro

 

Chiamata all’altare, preghiera del penitente, suggestione, falso parlare in lingue [Video]

Chiesa Rione Sanita’, Napoli. Pastore Alfredo Ciabatti, ospite ‘Evangelista’ Ciro Scuotto (ministerio Cerca e Salva Avellino).

In questo video purtroppo il predicatore fa e dice delle cose sbagliate che tra noi Pentecostali si vedono e sentono spesso, che sono le seguenti: fa la cosiddetta chiamata all’altare, che consiste nell’incitare coloro che vogliono convertirsi a Cristo a venire avanti (cosa questa che gli apostoli non facevano quando evangelizzavano); poi mette in bocca alla persona che va avanti le parole da ripetere per essere salvato (che costituiscono la cosiddetta preghiera del penitente, e che anche questa è una cosa che gli apostoli non facevano), e poi lo suggestiona con movimenti e parole affinchè sia battezzato con lo Spirito Santo (suggestione che gli apostoli non praticavano perchè si limitavano a imporre le mani sui credenti e a pregare per loro affinchè fossero battezzati con lo Spirito Santo), e poi lo incita a parlare in altre lingue (cosa questa condannata dalla Bibbia, perchè è lo Spirito che dà al credente di parlare in altre lingue, e quindi Egli si impossessa della sua bocca e delle sue corde vocali e lo fa parlare in lingue), e ultima cosa ma non meno grave, il predicatore dice alla persona di mettersi a parlare le lingue degli angeli, quando invece le lingue che si parlano quando si viene battezzati con lo Spirito sono lingue parlate dagli uomini sulla terra. Come potete vedere in pochi minuti sono racchiuse tante cose sbagliate.
Questi comportamenti sbagliati – che fanno molta leva sulla suggestione – non fanno altro che produrre in mezzo alla Chiesa non solo tante false conversioni o delle conversioni apparenti, ma anche tanti falsi battesimi con lo Spirito Santo.

Voi che vi comportate così: smettete di agire e parlare così, correggetevi, perchè facendo e parlando così state producendo tanti danni in mezzo alla Chiesa. Ricordatevi che “chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stupido” (Proverbi 12:1).

Giacinto Butindaro

 

Napoli, Edinson Cavani ha un idolo: il calcio

via Chi ha orecchi da udire oda by butindaro on 1/7/11


In un articolo dal titolo ‘Cavani, «missionario» contro il Diavolo’ apparso il 25 Ottobre 2010 sul Corriere del Mezzogiorno, c’è una intervista al giocatore di calcio Edinson Cavani, che milita nella squadra del Napoli e che testimonia di essersi convertito a Cristo, in cui alla domanda del giornalista ‘Aveva idoli, da ragazzino? Magari Recoba che giocò nel Danubio come lei?’, il Cavani risponde così:

«Gli idoli non mi sono mai piaciuti. Il mio idolo era, ed è, il calcio. Mi è sempre piaciuto tutto: le gioie e i sacrifici, la corsa e la fatica, gli abbracci e le botte, i guadagni e i pianti quando te ne vai di casa bambino».

Come si può vedere, è Cavani stesso ad affermare di avere un idolo, che è il calcio. E una tale affermazione è assolutamente indegna di un uomo che fa professione di essere un Cristiano; e questo perchè secondo la Parola di Dio noi figliuoli di Dio non siamo autorizzati ad avere ALCUN IDOLO, NON IMPORTA DI QUALE IDOLO SI TRATTI. La Scrittura dice infatti: “Figliuoletti, guardatevi dagl’idoli” (1 Giovanni 5:21). Chi ha anche un solo idolo nella sua vita, è un IDOLATRA, anche se questo idolo non è la statua o l’immagine di Maria, o quella di ‘San Gennaro’, o di ‘Sant’Antonio’ o di qualche altra creatura. E difatti – agli occhi di Dio – chi ama il denaro (ossia l’avaro) è  un idolatra (cfr. Efesini 5:5). E gli idolatri non erediteranno il Regno di Dio (cfr. 1 Corinzi 6:9). Coloro che hanno idoli devono convertirsi dai loro idoli all’Iddio vivente e vero, altrimenti periranno.

Inoltre, vorrei ricordare a tutti quei credenti che cercano e invitano Cavani che l’apostolo Paolo dice:

Quel che v’ho scritto è di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete neppur mangiare” (1 Corinzi 5:11).

Dunque, la mia esortazione a Cavani è questa: ‘Ravvediti, per non incorrere nell’ira di Dio, che si manifesta dal cielo contro tutti gli idolatri, al fine di camminare in maniera degna del Signore Gesù Cristo in cui affermi di avere creduto’.

Giacinto Butindaro

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[Video] Strana preghiera durante la Cena del Signore in una comunità Pentecostale

Ecco come Paulo Sèrgio, pastore della Chiesa Pentecostale ‘DIO è Amore’ in Napoli, prega prima di servire la Cena del Signore, a proposito del calice del Signore:

Preghiamo il Signore, affinché il Signore trasformi questo succo, questo vino, nel Suo sangue. …. Signore, Dio mio, trasforma, Signore, il frutto della vigna, … trasformalo nel Tuo sangue ….’

Una simile preghiera non ha nessun fondamento nella Scrittura, perché noi siamo chiamati a benedire il calice del Signore, infatti esso è chiamato “Il calice della benedizione che noi benediciamo” (1 Corinzi 10:16), e non a pregare Dio affinché trasformi il frutto della vigna del calice nel sangue di Cristo, anche perché una simile preghiera non può essere esaudita.

Attenzione a queste invocazioni, che purtroppo esistono in certi ambienti Pentecostali, e vengono fatte sempre per il solito motivo, per mancanza di conoscenza.

Giacinto Butindaro