Apertura del Museo del Buon Samaritano nella West Bank

Fonte: Jerusalem Post édition française – riprodotto con autorizzazione

Il Museo del Buon Samaritano, vicino a Maaleh Adumim, sulla strada che collega Gerusalemme a Gerico, è stato aperto ufficialmente giovedì dopo scavi archeologici durati nove anni. Vi si potranno ammirare dei mosaici provenienti dalla Giudea-Samaria e da Gaza.

“L’apertura del museo in questo luogo è un progetto fresco in questi giorni in cui gravi minacce pesano sugli insediamenti, e la legittimità della nostra presenza è rimessa in questione”, ha detto Reuven Rivlin, un membro del Likud alla Knesset.

“L’apertura di un sito di tale importanza è un segnale chiaro: non abbiamo abbandonato questa regione e non smetteremo di sottolineare che le nostre radici nazionali e storiche sono in questi luoghi”, ha aggiunto.

Il ministro del Turismo Stas Misezhnikov ha espresso il desiderio che il sito, che si potrà visitare gratuitamente tutti i giorni, tranne il sabato, sia molto frequentato dai turisti cristiani che si recano in Terra Santa. “Credo che questo luogo diventerà un luogo di pellegrinaggio per milioni di cristiani”, ha detto.

Il luogo, conosciuto come la Locanda del Buon Samaritano, è stato chiamato così nel periodo bizantino, quando si è scoperto che il luogo menzionato nella parabola del Buon Samaritano del Nuovo Testamento era qui.

Gli archeologi,  durante gli ultimi dieci anni, hanno scoperto nel sito dei resti risalenti al periodo del Secondo Tempio.

Durante il periodo bizantino, il sito è diventato un punto di passaggio per i pellegrini cristiani, e una locanda – comprendente una chiesa, una cisterna, degli alloggi residenziali ed una fortezza per proteggere i pellegrini dai briganti – è stata costruita.

La struttura che ospita il museo è stata costruita durante il periodo ottomano ed era allora un posto di guardia.

I mosaici che sono esposti sono stati trovati in sinagoghe e in chiese della Giudea-Samaria e di Gaza.

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