Il Muro del Pianto rischia di crollare?

Dopo la parete meridionale della Spianata del Tempio e una sezione delle antiche mura di Masada, ora anche le pietre del Muro del Pianto rischiano di crollare. Il rabbino Shmuel Rabinovitch ha dichiarato che vi è il pericolo di sgretolamento.

Le pietre soggette al deterioramento non solo quelle risalenti al Secondo Tempio (strato inferiore) ma le pietre di piccola dimensione della parte superiore del muro, finanziata nel diciannovesimo secolo dal banchiere britannico Sir Moses Montefiore per riparare l’area interessata.

I lavori di consolidamento saranno completati nel corso dell’estate, prima che le piogge invernali facciano cadere delle pietre sulle persone che pregano al Muro del Pianto.

Per gli esperti non c’è nessun pericolo imminente. Si stima che l’anno scorso, sommando i turisti e gli abitanti locali, abbiano visitato il Muro cinque milioni di persone.

Trattandosi di un luogo santo, l’intervento di restauro non è solo una questione di ingegneria ma interessa anche l’aspetto religioso. Rabinovitch ha ricordato che la legge o halacha proibisce la rimozione delle pietre del Muro, anche in caso di riparazione.

L’impalcatura sarà elevata nell’area dove i fedeli pregano, per evitare che possano subire danni dalla caduta di pezzi mentre si procede alla fissazione delle pietre.

In passato, il rabbino capo sefardita di Israele, Shlomo Amar aveva dichiarato che il lavoro di restauro del Muro del Pianto dovrebbe essere eseguito solo da Ebrei dopo essersi purificati in una mikve, e che i lavori potrebbero essere condotti solo durante il giorno.

Adattamento: R.P.

Fonte: SBF Taccuino / Etgar Lefkovits, The Jerusalem Post ( 14 aprile 2008 )

Post correlati:

Condividi

[Video] Gerusalemme: Per Pasqua si ripulisce il Muro del Pianto dai foglietti di carta inseriti nelle fessure

Post correlati:

Condividi

MO: amanti puzzle, caccia al tesoro al Muro del Pianto

GERUSALEMME – Il Muro del Pianto di Gerusalemme è divenuto una meta per gli amanti israeliani dei puzzle dopo che una nota società di giochi ha nascosto fra le pietre millenarie centinaia di piccole ‘buste-premio’. Quelle buste contengono il pezzo di un puzzle e un buono che consente di ricevere in regalo una scatola del valore di circa 50 franchi contenente un puzzle di mille pezzi raffigurante il muro del Pianto.

Negli interstizi del Muro, uno dei principali luoghi di preghiera per gli ebrei, i fedeli sono soliti introdurre piccoli biglietti contenenti invocazioni di carattere personale. Ma è questa forse la prima volta che le pietre del Muro sono utilizzate per lanciare una campagna commerciale.

La iniziativa certamente non è piaciuta al rabbino Shmuel Rabinovic, responsabile dei luoghi santi ebraici. “Le pietre del Muro non possono essere utilizzate per giochi e per fare pubblicità “, ha esclamato. “Si tratta della profanazione di un luogo santo”. Da parte sua la società che produce i puzzle replica di aver agito in buon fede per pubblicizzare Gerusalemme in occasione del 60.mo anniversario della costituzione dello stato di Israele. Aggiunge che un uso commerciale di quel Luogo Santo viene fatto peraltro anche quando attori o altre celebrità si mettono in posa alla base del Muro, cosa che viene consentita dai rabbini.

Fonte: SwissInfo/SDA-ATS

Post correlati:

Condividi

Resti della Gerusalemme pre-esilica a poche decine di metri dal Muro del Pianto

Negli scavi archeologici in corso da circa due anni nella piazza di fronte al Muro del Pianto sono venuti alla luce, per la prima volta in quel posto, resti che risalgono al periodo dall’ottavo al sesto secolo aC (cioè del Primo Tempio, secondo la terminologia corrente tra gli ebrei). Gli scavi d’urgenza sono condotti per conto della Israel Antiquities Authority e in cooperazione con la fondazione Western Wall Heritage da Shlomit Wexler-Bdoulah e Alexander Onn. Il monumento principale trovato finora era rappresentato da una grande strada colonnata di epoca romana che compare nella rappresentazione della città di Gerusalemme del famoso mosaico detto “Carta di Madaba”. Sotto le grandi lastre di pavimentazione della strada romana si sono preservati gli strati dell’epoca pre-esilica, in certi punti fino ad oltre due metri di altezza.

Tra i reperti più significativi c’è un sigillo personale in pietra semi-preziosa con inciso il nome del proprietario: לנתניהו בן יאש “Netanyahu figlio di Yaush”. Il nome Netanyahu (Natania, nella Bibbia CEI) figura abbastanza frequentemente nel libro del profeta Geremia (cap. 36-41) e altrove, mentre Yaush si trova nelle “Lettere di Lachish”, ma l’associazione dei due nomi appare nuova. Si ritiene comunemente che le persone in possesso di sigilli personali occupassero qualche importante carica di governo. Un’altro ritrovamento interessante è quello di tre stampi su manici di anfore del tipo conosciuto come “Lamelek” appartenenti ad anfore destinate a contenere le tasse dovute al re. Su uno dei tre stampi si legge למלך חברון “[appartenente] al re, [distretto di] di Ebron”. Simili manufatti, insieme con figure femminili o di animali, sono molto tipici dell’ultimo periodo del Regno di Giuda, prima della distruzione del Tempio compiuta dal re babilonese Nabucodonosor nel 586 aC.

Adattamento di: E.A.

Fonte: SBF Taccuino

Foto: Israel Antiquities Authority

Post correlati:

Condividi