Coinvolti in inchieste giudiziarie, sospesi due parroci a Cosenza

L’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari, ha sospeso ‘a divinis’ due parroci, padre Kevin Chukwuka e don Alfredo Luberto. Il provvedimento e’ stato assunto il mese scorso, ma la notizia si e’ appresa solo oggi.

Si tratta di una presa di posizione causata dalle inchieste giudiziarie che hanno riguardato i due sacerdoti. Padre Chukwuka e’ stato condannato in primo e secondo grado per molestie sessuali nei confronti di una bambina di Acri, la cittadina dell’entroterra cosentina in cui il nigeriano era parroco.

Don Luberto, invece, amministratore della fondazione “Papa Giovanni XXIII”, responsabile dell’omonima struttura per anziani e malati mentali, e’ ancora ai domiciliari dopo l’arresto deciso a luglio per presunte malversazioni nell’amministrazione dell’istituto. Il parroco ha ammesso molte delle accuse contestategli dalla procura e potrebbe dimettersi abbandonando l’abito talare.

Il provvedimento di monsignor Nunnari segue quello firmato nei confronti di padre Fedele Bisceglia, il frate francescano sotto processo con l’accusa d’aver violentato una suora. Padre Bisceglia e’ stato interdetto direttamente dal suo ordine monastico, come prevede il diritto canonico.

Fonte: RaiNews24 – 5 gennaio 2008

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Ferrara. ”Sei anni per il prete accusato di molestie su minori”

E’ quanto ha chiesto ieri il pm Di benedetto

Sei anni. Sei anni per aver molestato sessualmente una decina di bambine della parrocchia a lui affidata. È quanto chiede l’accusa contro un prete che gestiva negli anni passati un asilo in provincia di Ferrara e che nel marzo di due anni fa è stato accusato di violenze sessuali (atti di libidine, molestie, ma senza giungere a rapporti completi) nei confronti di alcuni bambini che gli erano affidati.

Ieri mattina nell’aula B del tribunale di Ferrara c’è stata le requisitoria del pm Filippo Di Benedetto, che ha chiesto sei anni di carcere per colui che, giusto per riportare alcune testimonianze, era stato visto infilare caramelle nelle mutandine di una bambina e averne baciato un’altra sulla bocca.

Il sacerdote, 60 anni, che ora vive in una struttura religiosa del Bolognese, era stato denunciato da una educatrice che lavorava all’interno dell’organizzazione e che insieme ad altre 27 persone aveva testimoniato per l’accusa e per le parti civili nel giugno scorso, quando sono stati sentiti anche i 10 testimoni della difesa.

Dopo la requisitoria del pm di ieri pomeriggio (l’udienza si è svolta a porte chiuse come tutto il resto del processo) la parola è passata agli avvocati di parte civile (Claudia Colombo e Carlo Bergamasco). In gennaio toccherà agli avvocati della difesa (rappresentata da Giuseppe Pavan e Milena Catozzi) sostenere la loro versione dei fatti di fronte al tribunale collegiale (composto da Oliva, Bighetti e Panza), poi la parola passerà ai giudici per la sentenza che presumibilmente arriverà nel marzo prossimo.

Fonte: Estense.com – 6/12/2007

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