India: Gruppo di indù picchia due missionari

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Quello che rimane degli effetti personali di Jay e Rajesh. Foto: GFA

Gospel for Asia (GFA) riferisce che il 14 marzo degli estremisti indù hanno picchiato due missionari cristiani in una località non rivelata, nello stato dell’Himachal Pradesh. Un gruppo di circa 30 estremisti indù ha picchiato e preso a calci i missionari di Gospel for Asia Murari Jay e Atul Rajesh, lasciando Jay con gravi lesioni alla schiena e Rajesh con trauma cranico acuto. Sushant Sona, rappresentante di Gospel for Asia, ha riferito a Compass che oltre a picchiare i due cristiani, gli indù hanno preso d’assalto la loro casa ed hanno bruciato i loro effetti personali. Alle 18:30 circa gli estremisti hanno portato i due missionari alla stazione di polizia, e gli agenti li hanno presi in custodia presumibilmente come una misura di sicurezza. Sono stati rilasciati alle 23:30 circa. Gli aggressori hanno raggiunto un accordo con il quale hanno accettato di non attaccare di nuovo i due cristiani a condizione che loro accettino di ritirare le accuse.

Fonte: Compass Direct News (1 aprile 2009)

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Dal mondo accademico ebraico al lavoro di aiuto-missionario

Sono cresciuto in una famiglia giudea-ortodossa. All’età di 7 anni avevo già imparato a memoria gran parte delle Scritture ebraiche. All’età di 9 anni, sapevo correntemente la lingua Galileo-aramaica, cioè la lingua di Cristo Gesù, e all’età di 13 anni iniziai a studiare il greco. Quando raggiunsi l’età di 17 anni, ero già un rabbino ortodosso, e all’età di 19 anni ero un decano della grande scuola rabbina a Brooklyn, New York, dove istruii 327 rabbini. Feci promuovere come materia di studio il Nuovo Testamento, perché volevo conoscere il mio nemico: ero in tutto e per tutto un rabbino felice…fino a quella notte. Ero a Boston per motivi di lavoro: lavoravo come decano in un’università. Ad un tratto, la linea di volo Delta Airlines mi fece il favore più grande della vita: persero i miei bagagli! Tutto quello che possedevo in albergo era una Bibbia ebraica e un piccolo breviario della legge ebraica. Ma, per motivi inspiegabili, non m’interessavano nessuno di questi 2 libri, né la TV in quella notte. Iniziai ad aprire i cassetti dei comodini, e in uno di essi trovai una Bibbia rossa della “The Gideons”. Avevo un titolo di dottore nei retroscena giudaici del Nuovo Testamento. Avevo letto la maggior parte del Nuovo Testamento nell’originale greco antico e tutti i commentari del primo secolo. Ero sicuro di sapere tutte le risposte possibili. Con tutto ciò, non credevo a nessuna delle parole di questo Libro – fino a quella notte, quando fui spinto dallo Spirito Santo a leggere l’Evangelo di Giovanni. Quando arrivai al punto dove Gesù spiegava a Nicodemo la nuova nascita, i miei occhi si riempirono di lacrime, il mio corpo iniziò a tremare, ed io non sapevo cosa fare. Passai tutta la notte a sfogliare e a ricercare nel Nuovo Testamento dei Gedeoni le profezie dell’Antico Testamento che avevo studiato da bambino e che si erano adempiute. Non avevo mai tremato così tanto e non ero mai stato scioccato come allora. Ma so, che senza quella Bibbia rossa della “The Gideons” in quella stanza d’albergo, sarei andato in perdizione eterna. Nonostante fossi stato fino a quel momento un dottore della legge, Dio mi ha posto per i prossimi 10 anni come sostegno per i missionari. Senza di voi, cari gedeoni, non sarebbero raggiunte centinaia di persone. Adesso sono il responsabile del sostegno missionario a Tel Aviv, Israele. Portiamo la Parola di Dio e popoleremo la terra d’Israele con il sostegno missionario per portare la vera e vivente Parola di Dio ai miei connazionali.

Herbert Opalek

(tradotto dal “The Gideons” novembre 2007 da Siciliano Daniele)

Tratto da: Gideons.it

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[Video] Ama il prossimo tuo. La scelta di Pierre e Simonetta Tami

Da più di dieci anni attivi in Cambogia con progetti a carattere umanitario, i Ticinesi Pierre e Simonetta Tami si sono impegnati per fornire risposte concrete alla miseria e alla violenza.

Nato nel 1958 a Bellinzona Pierre Tami capisce ben presto che gli studi commerciali e l’impiego all’aeroporto di Zurigo non gli bastano più. A vent’anni la svolta: Pierre decide di dedicare la sua vita all’ideale cristiano e all’amore per il prossimo. Accompagnato dalla moglie Simonetta compie una serie di viaggi in Asia per aiutare i più bisognosi, ma è in Cambogia, dove la coppia risiede dal 1993, che il loro impegno si concretizza maggiormente. Qui in pochi anni hanno creato un centro per madri in difficoltà, una casa per bambini abusati, delle scuole, una fabbrica di borsette, un’organizzazione di catering e infine una fabbrica di latte di soja. In queste strutture trovano impiego persone aiutate dalla loro organizzazione e i proventi sono reinvestiti nel sociale. Autodefinitisi “missionari laici” Pierre e Simonetta Tami sono stati nominati “Migliori imprenditori sociali” dalla Fondazione Schwab ed “Eroi nella lotta al traffico di bambini” da parte del governo americano.
(Rtsi)

Parte 1

Parte 2

Parte 3

Parte 4

India: 4 missionari severamente picchiati, torturati ed imprigionati

4 missionari di Gospel For Asia (GFA) hanno urgente bisogno di preghiera. Sono stati severamente picchiati e messi in prigione il 31 luglio.

Aspettano di comparire in giudizio.

Il racconto della loro ingiusta persecuzione è qui.

Ricordatevi di questi fratelli nelle vostre preghiere a Dio.

K.P. Yohannan, Presidente e Fondatore di Gospel for Asia

Via | Blogdei

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