India: Luogo di culto bruciato, Pastore aggredito

india-andhra-karnatakaAlle 18.30 circa del 24 marzo il luogo di culto della Jesus Prayer House church nel villaggio di Kuruvakalva, Andhra Pradesh, è stato bruciato da militanti indù. Bibbie, innari e mobili, così come il tetto del luogo di culto sono stati distrutti.

Il 5 aprile, il pastore Yadal è stato aggredito nel villaggio di Vadarpalaya, Karnataka. Degli agenti di polizia lo hanno fermato mentre stava andando a predicare alla House of Salvation church. Un agente ha percosso il pastore e lo ha accusato di convertire con la forza gli indù. Dei militanti indù allora hanno chiamato sul posto due pastori locali e li hanno avvertiti di smettere di riunirsi per il culto. I militanti sono anche andati in altre due chiese nello stesso villaggio ed hanno avvertito i fedeli di non riunirsi per il culto.

Via | Persecution.net

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India: in Karnataka si pianifica una legge anti-conversione

india_karnataka1Esponenti del governo indiano in sedi internazionali hanno espresso un senso di vergogna e disapprovazione per quanto è successo (e succede) in Orissa e in altre zone, dove i cristiani vengono perseguitati dagli estremisti indù, con feroci attacchi di cui vi abbiamo più volte raccontato. Ma la situazione è intricata, notizie contrastanti ci giungono da quelle zone, alcune più preoccupanti di altre. Il governo nazionalista indù di Karnataka, area dove si è registrato il secondo più alto picco di violenze contro i cristiani l’anno scorso, sta pianificando di introdurre una legge “anti-conversione” dello stesso tipo di quella che in altri stati indiani ha fomentato gli attacchi contro i cristiani stessi.

Questo tipo di leggi sono varate per evitare le “conversioni forzate e/o fraudolente”, ma vengono regolarmente mal interpretate (in primis dagli integralisti indù), portando a ritenere fuori legge tutte le conversioni in generale. Ciò di fatto rende illegale l’evangelizzazione di ogni tipo ed in più offre pretesti e giustificazioni agli estremisti che denunciano, attaccano, violentano e uccidono i cristiani accusandoli di violare proprio queste leggi: come si diceva, è palesemente un pretesto per perpetrare violenze, ma proprio per questo tali leggi preoccupano molto la comunità cristiana indiana e internazionale.

La costituzione indiana sancisce la libertà di religione, eppure il Ministro della Legge, Giustizia e Diritti Umani dello stato di Karnataka, S. Suresh Kumar, il 22 febbraio scorso ha dichiarato in una pubblicazione estremista indù che il partito di governo Bharatiya Janata “ha elaborato una legge anti-conversione, per evitare che induisti innocenti si convertano ad altre religioni”. Gli attivisti per i diritti umani fanno sapere che tali leggi favoriscono violenze e, soprattutto, arresti e incarceramenti illegittimi, creando immani tensioni sociali. Il dott. Sajan K. George, presidente nazionale del Consiglio Globale dei Cristiani dello stato di Karnataka, si è detto angosciato dalla prospettiva dell’introduzione di una legge di quel tipo, perché cosciente delle disastrose conseguenze che ne deriveranno. Il governo, secondo Sajan K. George, è “fiacco”, estremamente morbido nei confronti degli integralisti indù e delle violenze da essi perpetrate e il motivo, a detta degli osservatori internazionali, sembrano essere le prossime elezioni, che spingerebbero i governanti a non esporsi con interventi di aiuto alle minoranze (leggasi cristiani) che potrebbero far perdere consensi (leggasi voti).

Sajan K. George conclude la sua dichiarazione, dicendo che negli oltre 2000 anni in cui il Cristianesimo esiste in India, non si era mai verificata una tale e violenta persecuzione ai danni dei cristiani in questo grande paese. […]

Tratto da: Porte Aperte Italia

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India: Cristiani attaccati durante una riunione di preghiera in Karnataka

L’8 agosto degli estremisti indù hanno attaccato dei cristiani durante una speciale riunione di preghiera e ringraziamento a Kodipura, nello Stato del Karnataka. Il pastore M. Madesh della Agape Church stava conducendo la riunione di preghiera nella casa di un credente di nome Lokesh, quando circa 10-15 estremisti indù hanno fatto irruzione nella casa, insultando il pastore e accusandolo di conversioni forzate. Altri estremisti indù sono poi arrivati sul posto gridando slogan anti-cristiani e maltrattando i fedeli.

Fonte: Persecution.in

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INDIA: Militanti indù attaccano cristiani in Karnataka

Nelle ultime settimane diversi cristiani sono stati attaccati da militanti indù nello Stato di Karnataka.

Il 13 luglio dei militanti indù hanno interrotto il culto della Full Gospel Assembly Church nel villaggio di Harapanahalli Taluk, distretto di Davangere ed hanno percosso i credenti presenti. Il pastore Prakash Nayak ed un evangelista, Kari Basappa, sono stati gravemente feriti. I militanti hanno anche distrutto Bibbie e libri di cantici nell’attacco.

Il 20 luglio un’altra chiesa nello stesso distretto, la Gypsy Prayer Hall, è stata attaccata da un gruppo di militanti indù. Alle 12:30 circa, i militanti hanno assaltato la chiesa durante il culto ed hanno gridato insulti e minacce ai credenti presenti. Sono state bruciate Bibbie e libri di cantici. Hanno trascinato fuori il pastore Naik (48 ) e altri due credenti e li hanno picchiati. I tre sono stati poi portati alla stazione di polizia locale dove sono stati accusati di convertire forzatamente gli indù.

Ancora il 20 luglio circa venti militanti indù hanno assaltato la Friends Mission Prayer Band Church nel villaggio di Konvallichawla, distretto di Haveri durante il culto ed hanno aggredito il pastore Abraham. I militanti hanno anche distrutto la letteratura cristiana, tra cui Bibbie. Hanno portato il pastore Abraham alla stazione di polizia locale, avendo premeditato di arrestarlo, ma lui è crollato a terra a causa delle ferite ed è stato ricoverato in ospedale.

Fonte: Persecution.net

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Aumenta l’ondata di persecuzione contro i cristiani in India

Aggressioni, vessazioni, minacce ed arresti, l’ondata persecutoria contro i cristiani in alcune regioni dell’India aumenta in maniera preoccupante. In alcuni Stati indiani, quali Karnataka, Andhra Pradesh, Uttarakhand e altri, si susseguono i fenomeni di intolleranza da parte della popolazione islamica e delle forze dell’ordine nei confronti delle chiese cristiane.
Lo scorso 4 maggio, la polizia di Karnataka (distretto di Hubli) ha messo agli arresti un pastore con l’accusa di tentare di convertire al cristianesimo gli abitanti del villaggio dove risiede. Il dott. Sajan K. George of the Global Council of Indian Christians (GCIC) ha dichiarato che 15 estremisti hanno fatto irruzione presso la Sharon Assembly of God Church a Manjunatha Nagara, strappando libri e Bibbie dei presenti e picchiando e trascinando di peso il pastore Peniel Thankappan Johnson alla locale stazione di polizia. In presenza delle forze dell’ordine gli estremisti hanno falsamente accusato il pastore di obbligare la gente del villaggio a convertirsi e, inoltre, di insultare in questo modo un’altra religione. Grazie al legale della Global Council of Indian Christians, il pastore Johnson è stato rilasciato.

Fonte: Porte Aperte Italia

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