Israele, Scoperto l’ossario di una parente del sommo sacerdote Caiàfa

Degli archeologi israeliani hanno annunciato nei giorni scorsi la scoperta di un ossario con i resti della nipote di Caiàfa, sommo sacerdote dei Giudei dal 18 al 36 d. C.

Scoperto l’ossario della nipote di Caifa

Questa è vera archeologia biblica. Altro che Sindone o chiodi. Il reperto era stato trovato lo scorso anno, bottino di un gruppo di ladri di reliquie, nei pressi della Valle di Elah. Il suo studio è stato affidato a Yuval Goren e Boaz Zissu. L’ossario appartiene alla nipote del sommo sacerdote che condannò Gesù: Giuseppe Caifa. L’iscrizione in aramaico è stata decifrata da Zissu (si vede nella parte in alto dell’ossario, appena sotto il coperchio). Recita:

Maria, figlia di Gesù figlio di Caifa sacerdote di Maaziah di Bet ‘Imri

Pensate un po’: studiosi di professione hanno autenticato l’ossario della nipote di Giuseppe Caifa. Il figlio si chiamava Gesù. Qui il comunicato stampa dell’AIA. L’articolo è uscito sul volume 61 dell’Israel Exploration Journal.

Via | antoniolombatti.it

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Israele, Proteste per il fermo di un rabbino che giustifica l’omicidio dei “gentili”. Tensione a Gerusalemme

Centinaia di manifestanti hanno invaso le strade della città e protestato davanti al palazzo di giustizia per l’arresto di Dov Lior. Il leader religioso, poi rilasciato, è stato fermato per il sostegno dato a un libro che autorizza l’uccisione dei non ebraici. Esplode la polemica politica, scambi di accuse fra ministri.

Gerusalemme – Manifestazioni di protesta inscenate dagli attivisti di destra, strade bloccate e liberate solo grazie all’intervento della polizia, al prezzo di 25 arresti fra i dimostranti e due feriti fra le forze dell’ordine. Ha causato tensione e un duro scontro politico il fermo del rabbino Dov Lior (poi rilasciato), colpevole di aver dato il proprio sostegno a un libro in cui si giustifica l’omicidio dei “gentili” (i non ebrei). Il 27 giugno per le strade di Gerusalemme si sono riversate centinaia di persone; almeno 200 si sono poi riunite davanti al palazzo sede dell’Alta corte di giustizia della città. Nel mattino di ieri è tornata la calma, ma infuria la polemica sul diritto riservato alle guide religiose di esprimere giudizi nella più completa impunità.

Le autorità hanno arrestato, interrogato e infine liberato il rabbino Lior, che in precedenza non si era presentato davanti alle forze dell’ordine pur avendo ricevuto un invito a comparire. Egli è finito al centro di un’indagine per aver dato la sua approvazione al controverso libro “Torat Hamelech”, scritto nel 2009 dal rabbino Yitzhak Shapira, in cui si giustifica l’uccisione di non ebraici. L’autore del testo è già stato indagato, così come altre due autorità religiose ebraiche che hanno sostenuto l’opera e il pensiero contenuto al suo interno. Lior si è difeso affermando che la Torah è “al di sopra” della legge e del diritto dello Stato.

Le affermazioni del rabbino, capo dell’insediamento ebraico Kiryat Arba, sulle montagne della Giudea, e leader del Consiglio delle comunità ebraiche di Giudea, Samaria e della Striscia di Gaza hanno sollevato una feroce polemica in Israele. Il parlamentare Micheal Ben-Ari (Kadima) punta il dito contro il ministro per la Sicurezza pubblica, che dovrebbe essere licenziato perché ha permesso l’arresto di Lior. La risposta arriva da Zahava Gal-On (Meretz), che plaude al fermo perché le parole del rabbino fomentano la violenza.

Durissima, infine, la presa di posizione di Yaakov Margi (Shas, partito ebraico ultra-ortodosso), ministro per le Funzioni religiose, che manifesta “indignazione” verso il collega Yitzhak Aharonovitch della Sicurezza, perché ha permesso che Lior venisse trattato alla stregua di un “criminale comune”.

Fonte: AsiaNews/Agenzie – riprodotto con autorizzazione

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Gerusalemme vecchia, il quartiere ebraico è di nuovo ultraortodosso

(Milano/g.s.) – Il quartiere ebraico racchiuso tra le mura della Gerusalemme vecchia è tornato ad essere un baluardo del giudaismo ultraortodosso, così com’era stato fino al 1948. Lo rileva un’indagine sociologica condotta da alcuni ricercatori e riportata nei giorni scorsi dalla stampa israeliana. Gli autori della ricerca, Doron Bar e Rehav Rubin, spiegano che il quartiere si è via via svuotato della sua componente laica, la quale ha ceduto quasi completamente il campo ai praticanti più rigorosi.

Un dato confermato anche dall’osservazione empirica di uno dei rabbini ultraortodossi del quartiere, il prof. Daniel Sperber, che spiega al quotidiano Haaretz come la sua sinagoga, quella di Menachem Zion, fosse fino a pochi anni fa l’unico, affollato, luogo di culto degli haredim, mentre oggi le loro comunità fanno riferimento a vari altri edifici religiosi.

Anche se la municipalità cerca di incentivare una presenza ebraica più composita all’interno del quartiere, quel piccolo nucleo urbano a ridosso del Muro occidentale torna, in qualche modo, alla fisionomia che l’ha caratterizzato per secoli.

In seguito alle rivolte giudaiche contro la dominazione romana, Gerusalemme era stata rasa al suolo tra il 70 e il 134 d.C. Al suo posto sorse la colonia romana di Aelia Capitolina dalla quale gli ebrei furono banditi, se non come pellegrini, per alcuni secoli. Quando in epoca bizantina la messa al bando venne allentata, una piccola comunità di pii israeliti tornò a stabilirsi nelle vie e nelle case a ridosso del luogo più caro al giudaismo: il Muro occidentale, tutto ciò che resta dell’antico recinto del Tempio di Gerusalemme.

Quella presenza ebbe fine nel 1948, quando le truppe arabe contrapposte al neonato Stato di Israele, si aggiudicarono il controllo militare di Gerusalemme Est e della città vecchia. Durante la battaglia per la città santa l’artiglieria della Legione araba di Trangiordania ridusse il quartiere a un mucchio di rovine e costrinse gli abitanti a sfollare nei quartieri occidentali. Gli israeliani si presero la rivincita nel 1967, con la guerra dei Sei giorni, grazie alla quale assunsero quel pieno controllo di tutta Gerusalemme che esercitano tuttora.

Dal ’67 ai nostri giorni il quartiere ha mutato volto: le case arabe immediatamente prospicienti il Muro occidentale sono state rase al suolo per far spazio all’ampio piazzale su cui oggi si incrociano i passi di fedeli, turisti e pellegrini; moderni edifici ospitano sinagoghe, istituzioni culturali ebraiche e, sempre più, anche abitazioni.

La fisionomia eminentemente ebraica del quartiere si manifesta con molti segni: è rarissimo, se non impossibile, che un non ebreo vi trovi casa; capita che le vestigia archeologiche di epoca romana, bizantina e crociata, siano messe in secondo piano rispetto alle testimonianze sull’antica presenza giudaica. Gli stessi Bar e Rubin, a margine della loro ricerca, citano un esempio: una targa posta presso i resti di una chiesa d’epoca crociata è stata rimpiazzata con un cartello più generico che indica il luogo come area d’interesse archeologico.

Fonte: terrasanta.net

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Alla scoperta dei Lemba, gli ebrei dello Zimbabwe…

I membri della tribù Lemba, mangiano kasher e praticano la circoncisione. È facile fare la distinzione tra i Lemba e i loro vicini zimbabwani, essi pregano in una lingua ricca di radici yemenite ed ebraiche o dipingono, per esempio, delle stelle di Davide sulle loro tombe.

La BBC ha riferito sabato che gli scienziati britannici sono riusciti a dimostrare che i Lemba sono effettivamente ebrei. La tribù, che conta circa 80.000 persone, risiede nel centro dello Zimbabwe e nel Sudafrica settentrionale. Secondo le tradizioni Lemba, trasmesse oralmente nel corso della loro storia, i loro antenati erano sette ebrei che hanno lasciato la Terra Santa 2500 anni fa, molto prima della distruzione del Secondo Tempio. Passarono attraverso lo Yemen per stabilirsi definitivamente in Africa.
Il cantante religioso Fungisai Zvakavapano-Mashavave dice che pochi sapevano dell’esistenza della tribù, ed egli voleva che il mondo fosse messo al corrente.

“Sono molto fiero di realizzare che abbiamo una cultura ricca, e sono fiero di essere un Lemba. Eravamo un popolo molto segreto, perché pensiamo che siamo un popolo speciale”, ha detto alla BBC. Il Professor Tudor Parfitt, dell’Università di Londra, si è detto sorpreso di scoprire le molte usanze ebraiche praticate dalla tribù.

“È stato incredibile”, ha detto. “Sembra che il sacerdozio sia stato continuato in Occidente dalle persone chiamate Cohen, e nello stesso modo ciò è stato continuato dai sacerdoti del clan Lemba.”Hanno un antenato in comune più di 3000 anni fa, da qualche parte nel nord dell’Arabia, che è circa il tempo di Mosè e di Aaronne, quando il sacerdozio ebraico è cominciato.”

Tudor Parfitt, un esperto di fama mondiale, ha trascorso 20 anni a fare ricerche sui Lemba, ed è vissuto tra loro per sei mesi.

Essi non vogliono emigrare in Israele, ma rimangono profondamente legati alla sopravvivenza di questo Stato come riferimento della fine dell’esilio del popolo ebraico.

via jssnews.com

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“Pillole di stoltezza ADI”: manipolato addirittura il battesimo dei proseliti degli Ebrei

Pearlman, che vi ricordo era Ebreo di nascita e quindi conosceva i rituali del Giudaismo antico e moderno, sta parlando della maniera biblica in cui va ministrato il battesimo in acqua che è quella per immersione, e allora in questo contesto parla del battesimo a cui si sottoponevano i proseliti degli ebrei, cioè quei Gentili che si convertivano al Giudaismo, e dice: ‘The convert stood up to his neck in water while the law was read to him, after which he plunged himself beneath the water as a sign that he was cleansed from the defilements of heathenism and had begun to live a new life as a member of God’s covenant people’ (KDB, pag. 353).

La traduzione è: ‘Il convertito stava in piedi nell’acqua, che gli arrivava al collo, mentre gli veniva letta la legge, dopo di che egli si immergeva [lett: egli immergeva se stesso] sotto l’acqua come un segno che egli era stato purificato dalle contaminazioni del paganesimo e aveva cominciato a vivere una nuova vita come un membro del popolo del patto di Dio’.

Le ADI hanno messo così: ‘Il convertito stava in piedi nell’acqua, che gli arrivava al collo, mentre gli veniva letta la Legge; dopo di che lo si immergeva nell’acqua, indicando così che era stato purificato da ogni contaminazione del paganesimo ed aveva cominciato a vivere una vita nuova come membro del popolo di Dio’ (DDB, pag. 279-280).

Sconcertante, semplicemente sconcertante. Le ADI hanno sentito il bisogno di manipolare pure un’usanza del Giudaismo, che è quella della tevilah, che è il rito del battesimo dei proseliti fatti dagli Ebrei, a cui si sottopongono i Gentili che si convertono al Giudaismo, e che consiste in una auto-immersione nell’acqua da parte del convertito. Nel libro ‘Il mondo dove visse Gesù’ (di H. Cousin – J.-P. Lémonon, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2006, pag. 72, volume 6), si legge per esempio: ‘Tra le realtà impure che bisogna purificare si trovano i timorati di Dio, che decidono di sottoporsi alla circoncisione e di diventare proseliti. Da ciò deriva il «battesimo (tevilah) dei proseliti», che compare ancora sporadicamente nel primo secolo della nostra era. E’ lo stesso convertito che si immerge nell’acqua e compie il rito di purificazione alla presenza di testimoni. Solo allora può offrire il sacrificio dei proseliti. Tuttavia, questa immersione non lo rende membro del popolo giudaico, perché per appartenere al popolo eletto è necessario il rito della circoncisione’.

Dunque, coloro che leggono ‘Le dottrine della Bibbia’ in italiano, credono che i proseliti ebrei venivano o vengono immersi nell’acqua, quando invece erano e sono tuttora loro stessi ad immergersi nell’acqua. Una cosa veramente grave quella che hanno fatto le ADI. Sono stati capaci pure di stravolgere la realtà storica. Io penso che molto probabilmente questa manipolazione rende bene l’idea – molto di più di qualsiasi altra – di quale spirito opera nelle ADI, e che costoro sono in grado di adattare tutto, e dico tutto, alla loro dottrina giusta o sbagliata che essa sia. Praticamente, in questo caso, pur di avvalorare il battesimo per immersione che le ADI praticano a coloro che credono, battesimo che è amministrato in maniera biblica, sono andati a modificare il battesimo dei proseliti degli Ebrei. Giudicate voi.

Giacinto Butindaro

Dal mio libro: Le ADI hanno manipolato ‘Le Dottrine della Bibbia’ di Myer Pearlman

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