Omicidio Reggiani, ergastolo per Mailat «Inaudita crudeltà, nessuna attenuante»

da: Il Messaggero

ROMA (9 luglio) – La prima corte d’Assise d’appello di Roma ha condannato Romulus Nicolae Mailat all’ergastolo. Mailat, cittadino romeno di 29 anni, è accusato dell’omicidio di Giovanna Reggiani, aggredita e uccisa a Roma il 30 ottobre 2007 nei pressi della stazione ferroviaria di Tor di Quinto. In primo grado Mailat fu condannato a 29 anni di carcere con espulsione a pena espiata e al risarcimento di 500mila euro in favore del marito della vittima, l’ammiraglio Giovanni Gumiero…(continua)

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Roma: Parco Tor di Quinto intitolato a Giovanna Reggiani

Rossin (PDL), Un atto non solo dovuto ma sentito

Roma, 11 mag. – (Adnkronos) – Il Consiglio Comunale di Roma, con 31 voti favorevoli, ha approvato oggi una mozione presentata dal gruppo del Pdl per intitolare il parco di Tor di Quinto a Giovanna Reggiani, la donna nel 2007 venne uccisa vicino alla stazione ferroviaria di Tor di Quinto. “Il 1 novembre 2007 Roma stata sconvolta da un tragico lutto, che ha commosso lintera citta’ – ha ricordato Dario Rossin, capogruppo del Pdl nel Consiglio Comunale di Roma – Dopo due giorni di agonia, la signora Giovanna Reggiani deceduta in seguito alla ferocia della quale stata vittima presso la stazione di Tor di Quinto dove, di ritorno a casa, stata seviziata e percossa a morte”.

Fonte: Adnkronos

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Omicidio Reggiani: polizia romena individua testimone chiave

BUCAREST (12 febbraio) – La polizia romena ha individuato nella provincia di Sibiu (centro) un testimone-chiave sull’omicidio di Giovanna Reggiani, avvenuto lo scorso ottobre a Roma e per cui è accusato un cittadino romeno di etnia rom originario di questa provincia, Nicolae Romulus Mailat. Senza rivelarne il nome, la tv romena Realitatea annuncia che l’uomo, di 50 anni, sostiene di aver assistito all’aggressione. L’uomo afferma che, dopo aver colpito Giovanna con un oggetto contundente, Mailat le avrebbe rubato la borsa, abbandonando quindi la donna per strada. Secondo il giornale Evenimentul zilei, anche il testimone è un rom. Il quotidiano cita inoltre i procuratori romeni stando ai quali il testimone, che accompagnava Mailat, ha raccontato come, «arrivati nel campo, si sono divisi i beni rubati, il testimone ha preso il telefonino di Giovanna, che ha poi rivenduto ad un cittadino di Sibiu alla fine dello scorso mese».

A fine gennaio, in effetti, la polizia romena aveva scoperto in possesso di una persona di Sibiu il cellulare rubato durante l’aggressione alla Reggiani. Il testimone ha negato che la donna sia stata stuprata.

Ai sensi della legge romena l’uomo, attualmente in libertà, potrebbe essere accusato di occultamento di prove e favoreggiamento. Gli inquirenti romeni, che aspettano una decisione dei colleghi italiani nel caso del testimone, hanno precisato che «nei suoi confronti potrebbe essere emesso un mandato di cattura europeo in base al quale poi estradarlo a Roma».

Fonte: Il Messaggero

Aggiornamento 20.02.2008Omicidio Reggiani: «Tre assistevano senza aiutarla E una di loro era la donna che incastrò Mailat» – Il Messaggero

Aggiornamento 21.02.2008“Buttata in un fosso così morì la Reggiani” – Repubblica

REGGIANI; GIP A PM: CONTESTARE A MAILAT ACCUSA VIOLENZA SESSUALE – Apcom.net

Aggiornamento 22.02.2008Omicidio Reggiani, nuovi sviluppi dai verbali dei soccorritori – Il Messaggero

Aggiornamento 06.03.2008CASO REGGIANI: PM CONTESTA A MAILAT ANCHE VIOLENZA SESSUALE – Adnkronos

Aggiornamento 23.04.2008ROMA: OMICIDIO REGGIANI, UDIENZA GUP 11 GIUGNO – Adnkronos

Aggiornamento 11.06.2008Delitto Reggiani, il romeno Mailat rinviato a giudizio – Corriere.it

Aggiornamento 25.09.2008Omicidio Reggiani, via al processo a Mailat – Il Messaggero

Aggiornamento 06.10.2008Omicidio Reggiani, un agente: «Mailat era sporco di sangue, sotto il suo letto la borsa della vittima» – Il Messaggero

Aggiornamento 08.10.2008Difesa Mailat: «Reggiani aggredita da più persone»
Agente: «Da reperti impossibile estrarre Dna»
– Il Messaggero

Aggiornamento 22.10.2008Delitto Reggiani: attesa sentenza – Tgcom

Aggiornamento 28.10.2008Omicidio Reggiani, pm chiede ergastolo per Mailat Mercoledì la sentenza – Il Messaggero

Aggiornamento 29.10.2008Omicidio Reggiani, il giorno della sentenza Mailat in lacrime: «Le ho solo rubato la borsa» – Il Messaggero

Aggiornamento 24.12.2008«La Reggiani resisteva. Sconto di pena a Mailat» – Corriere.it

Aggiornamento 15.04.2010 – Omicidio Reggiani, Cassazione ha deciso
l’ergastolo per Mailat diventa definitivo
– Il Mattino

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I valdesi: “Nessuna violenza nel nome di Giovanna”

Carlo Picozza

“Strumentalizzare la morte della nostra sorella per una campagna di odio è come ucciderla un´altra volta”
Antonio Adamo: “Che questa tragedia sia occasione di riconciliazione giustizia e pace in questa città”

Una domenica mattina, la prima senza Giovanna Reggiani, nella chiesa evangelico-valdese di piazza Cavour dove lei insegnava la Bibbia ai bambini tra i 5 e i 12 anni. Con i piccoli, ieri, c´era l´amica della donna uccisa a Tor di Quinto. È Annemarie Dupré, anche lei insegnante di testi biblici. Nell´abside, intanto, il pastore Antonio Adamo accoglieva al culto domenicale dei valdesi Daniela Pompei della Comunità di Sant´Egidio e Mihaela Meris, romena cristiano-ordodossa del movimento Genti di Pace.

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Nella chiesa della sorella di Giovanna: «L’odio diventi amore»

FIRENZE (4 novembre) – «Il fuoco non si spegne gettando fascine sul fuoco. L’unica risposta e proposta che noi abbiamo è la conversione dei pensieri dall’odio all’amore». Lo ha detto il presidente del concistoro della chiesa evangelica valdese di Firenze, David Buttitta, parlando dell’omicidio di Giovanna Reggiani, uccisa martedì scorso a Roma da un romeno.

Buttitta ha ricordato la vicenda durante la predicazione nella chiesa di cui è diacono Paola Reggiani, sorella di Giovanna. Paola vive a Firenze, ed è impegnata in attività di assistenza agli anziani. Stamani, però, non era nel capoluogo toscano. «Guerra, violenza, assassinio, xenofobia, pena di morte vendetta – ha aggiunto Buttitta – sono tutte parti di una spirale che ci vuole abbattere, ma bisogna ricordarsi quello che ci dice il Signore: che giustizia e misericordia devono camminare insieme. Ecco che in questo momento dovremo predicare con equilibrio e lucidità, senza concessioni al vento impazzito di chi, per sconfiggere la morte, vorrebbe altre morti, meglio se legali, pulite, statali. Il nostro cuore, oggi, sanguina», ha concluso Buttitta. A riassumere lo stato d’animo della comunità valdese fiorentina è stata una fedele, Franca, in una preghiera spontanea: «Siamo attoniti dal dolore e non sappiamo se ci riprenderemo».

Fonte: IlMessaggero.it

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