Gaza, leader cristiano rapito e ucciso Hamas promette: “Prenderemo i killer”

Ayyad, 26 anni, è stato sequestrato all’uscita della libreria che dirigeva in città
Si moltiplicano minacce e intimidazioni contro la piccola comunità cristiano-palestinese

GERUSALEMME – Rami Ayyad, 26 anni, cristiano di culto evangelico, sposato e padre di due figli, un terzo in arrivo, era, a Gaza, una delle tremila “mosche bianche” perse tra un milione e mezzo di musulmani. Dopo averlo rapito all’uscita della “Libreria protestante della sacra bibbia” che dirigeva nel rione Zaitun, il cuore della città, l’hanno ucciso in modo brutale: coltellate e colpi di pistola. Il delitto fa tremare la piccola comunità cristiano-palestinese e getta nell’imbarazzo il governo di fatto guidato da Hamas, che promette: “Prenderemo i responsabili del crimine”.

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Medio Oriente, Leader cristiano rapito e assassinato a Gaza

Gaza city, 7 ott. (Ap) – Uno dei più importanti esponenti della piccola comunità cristiana nella Striscia di Gaza è stato trovato morto stamattina a Gaza città, dove era stato apparentemente prelevato nella serata di ieri da casa sua. Il cadavere è stato rinvenuto in un’altra zona del capoluogo del territorio. La vittima, Rami Khader Ayyad, 32 anni, era il direttore della ‘Libreria degli insegnanti’, l’unico negozio di libri cristiani nella Striscia, di proprietà della Società Protestante della Sacra Bibbia,

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Una voce da Gaza: “Prezzi alle stelle; viviamo senza pensare a domani”

“Oggi è tranquillo, ci sono solo i soliti droni (aerei radiocomandati senza uomini a bordo, ndr) che sorvolano Gaza, qualche elicottero, i blindati e i soldati israeliani che assediavano Beit Hanun, a nord, si sono ritirati; ma ieri è stato terribile, ancora una volta”: una fonte della MISNA da Gaza, che preferisce mantenere l’anonimato, descrive così la situazione dopo la massiccia incursione israeliana degli ultimi giorni che, secondo la Croce rossa, ha causato dodici vittime e trenta feriti (alcuni dei quali in gravi condizioni) tra i palestinesi.

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