Nuova aggressione contro strutture cristiane a Gaza: una scuola danneggiata

Gaza – (Infopal) Fonti palestinesi hanno reso noto che, all’alba di oggi, uomini armati non identificati hanno attaccato la scuola cristiana an-Nur nella città di Gaza, danneggiandola e aggredendone i guardiani.

La settimana scorsa, la biblioteca dell’Associazione dei Giovani Cristiani è stata attaccata: gli aggressori hanno distrutto più di 8000 libri scolastici. Era una delle biblioteche più vecchie della Striscia di Gaza.

Fonte: Infopal – 21.02.2008

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Un altro attacco contro un centro cristiano a Gaza

Uomini armati stamattina hanno attaccato un centro YMCA e hanno messo una bomba nella biblioteca e una nella segreteria. Nessun ferito, migliaia di libri distrutti. E’ un nuovo gesto intimidatorio contro realtà cristiane.

Gaza – Né morti, né feriti, ma migliaia di libri bruciati in un attacco avvenuto questa mattina contro un centro dell’YMCA a Gaza (nella foto), ultimo episodio di una serie di violenze contro la piccola comunità cristiana della Striscia.

Un gruppo di uomini armati, sembra 14, all’alba hanno forzato l’ingresso del centro della Young Men’s Christian Association (YMCA), hanno bloccato i due vigilantes che vi si trovavano ed hanno collocato una bomba nella biblioteca ed un’altra nell’ufficio dell’amministrazione. Solo la prima è esplosa, provocando un incendio che ha distrutto moltissimi volumi.

Gli intrusi, a quanto riferito dal segretario generale del centro, Eissa Saba, hanno anche frugato negli uffici e si sono impadroniti del suo computer. Al termine del raid i due vigilantes sono stati portati via e rilasciati successivamente nella zona settentrionale della Striscia.

Da quando i fondamentalisti di Hamas hanno preso il controllo della Striscia, per i 3.500 cristiani che vi vivono la vita si è fatto più dura e sono numerosi gli episodi di intimidazione. L’episodio più grave è avvenuto lo scorso 7 ottobre, quando Rami Khader Ayyad, 32 anni, legato all’organizzazione protestante Palestinian Bible Society, fu rapito, torturato ed ucciso.

Fonte: AsiaNews/Agenzie – 15/02/2008 11:57 – riprodotto con autorizzazione

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La comunità cristiana di Gaza vive sotto pressione

Dal giorno dell’omicidio del gestore della libreria cristiana di Gaza, Rami Ayyad, avvenuta il 7 ottobre scorso, la minoranza cristiana di Gaza vive in un clima di palpabile paura. Diverse famiglie cristiane sono state evacuate perché minacciate di morte dai militanti islamici. Altri cristiani sono scappati o stanno cercando di scappare visto il progressivo deteriorarsi delle condizioni di vita a Gaza. Rami Ayyad, 30 anni, ha lasciato due figli piccoli e la moglie, Pauline, incinta.

All’inizio di gennaio, Pauline, i suoi due figli George e Wisam e la sua famiglia allargata hanno fatto ritorno a Gaza, dove hanno ritrovato i collaboratori della Società Biblica Palestinese. Pauline ha programmato il parto cesareo per la prima metà di febbraio, ma sono in aumento la violenza e il caos a Gaza, scarseggiano anche il cibo e le medicine. Anche l’energia elettrica è intermittente e ciò rende gli ospedali non affidabili. Nonostante abbiano i generatori, spesso per carenza di carburante non sono operativi.

Hanna Massad, il pastore della Chiesa Battista di Gaza, è uno dei cristiani temporaneamente non residenti a Gaza. Diverse volte ha tentato di rietrarvi la domenica mattina per predicare in chiesa, ma alla frontiera gli è sempre stato negato l’accesso.

Fonte: Porte Aperte Italia

Nella foto: Pauline, George e Wisam Ayyad

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Terra Santa: Cristiano ucciso a Gaza; Catford (Bible Society), “Una tragedia. Ma la testimonianza dei cristiani continua”

“La morte di Rami è una tragedia. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la sua famiglia”, così James Catford, presidente della “British and Foreign Bible Society”, organizzazione protestante per la diffusione della Bibbia, che ha filiali in tutti i paesi del mondo, ha commentato la morte di Rami Ayyad,

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