Colin Urquhart condanna la Massoneria

Il predicatore inglese Colin Urquhart (classe 1940), direttore di Kingdom Faith Ministries a Roffey Place nel Sussex, Inghilterra, sede anche del Kingdom Faith Bible College e della Kingdom Faith Church, che è molto conosciuto qui in Italia grazie a tanti suoi libri tradotti dalla casa editrice Uomini Nuovi (EUN), e che ha partecipato a diversi convegni organizzati da Uomini Nuovi, condanna apertamente la Massoneria. Lo fa nel suo libro intitolato «Che cosa è l’inganno».
Ecco le sue parole: «Il nemico si rivolge alla carne per ingannarci. Egli appare sotto forma di angelo di luce. Spesso non si riesce ad accorgersi che qualcosa che appare buono ci porterà alla schiavitù. La massoneria è un buon esempio. Ecco una cosa che appare buona perché chi ne fa parte si cura degli altri. Ci sono spesso vantaggi sociali e finanziari se si appartiene a tale confraternita. Anche se viene ufficialmente negato, in realtà questo è uno dei richiami principali. Si diventa massoni perché ci si aspetta di trarne vantaggio negli affari e nella vita sociale. Molti cercano di minimizzare il fatto che i massoni pregano falsi dèi e si impegnano con loro con giuramenti. Questo è il più grande degli inganni. Non si troverà la libertà nello Spirito Santo nella vita religiosa dei massoni; né ci sarà tale libertà in congregazioni in cui i massoni sono in posizione di comando o di controllo» (Colin Urquhart, Che cosa è l’inganno, EUN, Editrice Uomini Nuovi, Marchirolo (Varese), Prima Edizione italiana, Novembre 1998, pag. 15)

Chi ha orecchi da udire, oda

Giacinto Butindaro

Anche le ADI giudicano

Introduzione

In questi anni ho ricevuto tante e tante lettere da parte di membri delle Assemblee di Dio in Italia, compresi alcuni pastori, contenenti offese di ogni genere nei miei confronti a motivo della mia opera di confutazione delle false dottrine e degli scandali fomentati dalle Assemblee di Dio in Italia. Le chiamo offese perché sono dei giudizi ingiusti lanciatimi contro. La stragrande maggioranza di queste lettere contengono l’accusa che io sto giudicando i servi di Dio (Toppi, Loria, Lombardo, ecc.), e quindi dovrei smettere di fare quello che faccio. Ci tengo a precisare che queste lettere non entrano quasi mai nel merito delle cose che contesto mediante le Scritture alle ADI, ma si limitano ad accusarmi e a riprendermi, perché a loro modo di vedere io sto facendo l’opera del diavolo, che è l’accusatore dei fratelli, e così via. Mi è stato anche detto che sto sprecando il mio tempo, e tante altre cose.

Ora, con questo mio scritto voglio far sapere a tutti che ciò di cui io stesso vengo accusato dalle ADI, è fatto anche dalle stesse Assemblee di Dio in Italia nei confronti di predicatori evangelici e gruppi evangelici. Ecco qui di seguito le prove.

I giudizi lanciati dalle ADI

Prima prova – L’articolo di Joseph Manafò contro Benny Hinn, Kenneth Copeland e altri predicatori

La prima prova è un articolo dal titolo ‘Spiriti seduttori’ del defunto Joseph Manafò apparso nel 1993 – quindi mentre era presidente Francesco Toppi – su ‘Cristiani Oggi’, organo ufficiale delle ADI, in cui l’autore mette severamente e chiaramente in guardia i credenti da alcuni predicatori di cui fa esplicitamente i nomi e di cui cita delle affermazioni eretiche.

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