Bolzano: pedopornografia, indagato parroco

BOLZANO – Indagato per detenzione di materiale pedopornografico il parroco di Castelbello in val Venosta, in provincia di Bolzano. Sul computer e nell’appartamento del sacerdote, il cinquantaseienne Peter Gschnitzer, sono state trovate numerose foto raffiguranti minorenni in pose erotiche. Il caso e’ stato scoperto da un tecnico informatico. A fine settembre, il prete aveva portato il suo pc in laboratorio per farlo riparare. Sul disco fisso il tecnico avrebbe trovato vari file con immagini pedopornografiche e ha subito informato le forze dell’ordine. In una successiva perquisizione nell’appartamento del parroco sarebbero stati trovati una decina di album fotografici sempre con lo stesso tipo di immagini. L’inchiesta dovra’ ora stabilire se queste foto sono state oggetto di scambi. (Agr)

Fonte: Corriere.it

Aggiornamento 10.10.2008Foto pedofile, sospeso il parroco – L’Espresso
BOLZANO. Don Peter Gschnitzer, il parroco di Castelbello Ciardes indagato per detenzione di materiale pedopornografico, è stato sospeso dall’ incarico.
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Abusi sessuali su una minorenne: sacerdote di Bolzano condannato a 7 anni

BOLZANO (17 aprile) – Don Giorgio Carli, un sacerdote di Bolzano di 44 anni, è stato condannato in Corte d’Appello a 7 anni e 6 mesi di reclusione per violenze sessuali nei confronti di una sua parrocchiana, minorenne all’epoca dei fatti. La clamorosa sentenza è arrivata nella tarda serata di ieri, dopo l’assoluzione in primo grado del sacerdote due anni fa. Il sacerdote non ha voluto commentare la sentenza e ha subito abbandonato l’aula mentre la ragazza, che oggi ha 28 anni, ha abbracciato i suoi familiari.

Il processo ruota attorno alle affermazioni della donna: il ricordo dei fatti, aveva affermato nella sua denuncia, era riaffiorato nel corso di una lunga serie di sedute psicoanalitiche, dopo essere stata in precedenza rimosso per anni, causandole una serie di sofferenze fisiche e psichiche.

Fonte: Il Messaggero

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Festa nel lager naziskin a Dachau

da: espresso.repubblica.it

di Paolo Tessadri

Giovani da Bolzano nei campi di concentramento SS, per gridare ‘Sieg heil’. O per farsi ritrarre con l’accendino sotto le immagini delle sinagoghe bruciate. In esclusiva le foto del ‘turismo dell’Olocausto’

Sono l’avanguardia dell’orrore, quella capace di superare ogni limite. Nazisti pronti all’insulto più estremo, all’oltraggio di qualunque memoria. Eccoli, fare il saluto hitleriano davanti al cippo che ricorda il forno crematorio di Dachau.

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