I malvagi non saranno annichiliti, ma bensì tormentati per sempre

I Testimoni di Geova – Indice  >  La venuta del Signore, Armaghedon, il Millennio e la prova finale, la sorte dei malvagi alla risurrezione, i nuovi cieli e la nuova terra  >  La sorte dei malvagi dopo la risurrezione  >  Confutazione – I malvagi non saranno annichiliti, ma bensì tormentati per sempre

Noi adesso dimostreremo che la dottrina secondo la quale i malva­gi saranno tormentati per l’eternità nel fuoco eterno è vera perché perfettamente scritturale e di conseguenza non è una dottrina introdotta dal Diavolo, non è assurda né contraria all’amore di Dio e non ripugna neppure la giustizia di Dio ma la esalta.

I seguenti passi della Scrittura parlano non di annichilimento dei malvagi ma di tormento eterno dei malvagi, il che significa che essi saranno tormentati per l’eternità nel fuoco eterno.

– Gesù disse di coloro che saranno messi alla sua sinistra: “E questi se ne anderanno a punizione eterna…”.[1]

– Paolo ai Tessalonicesi dice: “Il Signor Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggian­te, per far vendetta di coloro che non conoscono Iddio, e di coloro che non ubbidiscono al Vangelo del nostro Signor Gesù. I quali saranno puniti di eterna distruzione….”.[2]

– Giovanni, nel libro della Rivelazione ha scritto: “E un altro, un terzo angelo, tenne dietro a quelli, dicendo con gran voce: Se qualcuno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, beverà anch’egli del vino dell’ira di Dio mesciuto puro nel calice della sua ira: e sarà tormentato con fuoco e zolfo nel cospetto dei santi angeli e nel cospetto dell’Agnello. E il fumo del loro tormento sale ne’ secoli dei secoli; e non hanno requie né giorno né notte quelli che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome”.[3] Notate queste espressioni “il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli” che indica che il loro tormento sarà senza fine, e “non hanno requie né giorno né notte” che indicano chiara­mente che quelle persone non avranno mai nessun riposo a diffe­renza di coloro che vivranno per sempre col Signore che si ripo­seranno dalle loro fatiche.

– Giovanni, sempre nel libro della Rivelazione, ha detto che il falso profeta e la bestia all’inizio del millennio, e poi il diavolo al termine dei mille anni, saranno gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo e che quivi “saran tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli”.[4] Naturalmente dato che anche i codardi, gli incredu­li, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi saranno gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo è necessario dire che anche loro vi saranno tormentati per l’eternità.[5]

– Gesù disse: “E se l’occhio tuo ti fa intoppare, cavalo; meglio è per te entrar con un occhio solo nel regno di Dio, che aver due occhi ed esser gittato nella geenna, dove il verme loro non muore ed il fuoco non si spegne”.[6] Notate che è scritto che il verme dei malvagi non muore e il fuoco non si spegne, il che indica che la loro tortura sarà continua, senza fine alcuna.

– Giuda ha detto che Sodoma e Gomorra e le città circonvicine “essendosi abbandonate alla fornicazione nella stessa maniera di costoro ed essendo andate dietro a vizî contro natura, sono poste come un esempio, portando la pena d’un fuoco eterno”.[7] Ciò significa che gli abitanti di quelle città malvage quando in quel giorno risusciteranno saranno condannati ad essere tormenta­ti per l’eternità nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Anche al presente comunque gli abitanti di quelle città sono nei tormenti; e precisamente nell’Ades.

Come potete vedere questi passi sopra citati parlano in una maniera o nell’altra di tormento eterno ma i Testimoni di Geova dicono che essi non vanno interpretati letteralmente, il che è sbagliato perché altrimenti non dovremmo interpretare letteral­mente neppure le parole di Gesù “ma i giusti a vita eterna”,[8] e quelle di Giovanni, sempre a proposito dei giusti, “ed essi regneranno nei secoli dei secoli”.[9]

Ma essi dicono anche che il solo pensiero che degli uomini saranno tormentati per l’eternità è cosa contraria all’amore di Dio. Non é affatto vero che Dio che è amore non può condannare ad un eterno tormento i peccatori impenitenti e questo perché Dio è pure giusto ed ha detto spesso che non terrà il colpevole per innocente. Lui farà quello che ha decretato e non c’é nessuno che potrà impedirglielo; come non ci fu nessuno che poté impedire a Dio di sterminare il mondo antico e le città di Sodoma e Gomorra, così nessuno riuscirà in quel giorno a persuadere Dio di non mandare a soffrire per l’eternità delle sue creature per le loro malvage azioni compiute sulla terra. Non v’è ingiustizia alcuna in Dio e se lui ha stabilito di mandare ad un eterno supplizio i malvagi vuol dire che questa é la giusta pena che meritano tutti quei peccatori che rifiutano di ravvedersi e di ubbidire al Vangelo della grazia di Dio. Noi non osiamo metterci a condannare Dio o a censurare la sua Parola, perché siamo dei rottami fra rottami dei vasi di terra!

Noi crediamo che se Dio ha preparato il fuoco eterno per il diavolo e i suoi angeli ed ha decretato che là essi dovranno essere gettati per esservi tormentati per l’eternità, non ha per nulla errato nel giudizio. E chi può dire che Satana e i suoi angeli non meritino di essere tormentati nel fuoco per l’eterni­tà? Considerando il male che sia Satana che i suoi angeli hanno compiuto fino al presente e che compiranno ancora fino alla fine bisogna riconoscere che sarebbe ingiusto da parte di Dio non condannarli ad un eterno tormento! Per ciò che riguarda i fi­gliuoli del diavolo Gesù ha detto che manderà i suoi angeli che li raccoglieranno e li getteranno nella fornace del fuoco eterno; un atto ingiusto forse da parte del Signore? Affatto, perché “egli giudica e guerreggia con giustizia”.[10]

Ed infine dato che come abbiamo visto i Testimoni di Geova inse­gnano che Giuda Iscariota sarà uno di quelli che non risusciterà perché quando è morto è stato annichilito una volta per sempre vogliamo dire che non è vero né che Giuda quando è morto è stato annichilito una volta per sempre (e che quindi non è sceso nelle fiamme dell’Ades) e né che in quel giorno non risusciterà perché altrimenti Gesù non avrebbe detto a riguardo di Giuda: “Guai a quell’uomo per cui il Figliuol dell’uomo è tradito! Meglio sareb­be per cotest’uomo se non fosse mai nato”.[11] In altre parole Giuda quando morì scese nell’Ades e, dopo avere speso tanti secoli nelle fiamme dell’Ades, risusciterà in quel giorno per essere giudicato secondo le sue opere ed essere gettato nel fuoco eterno ma non per esservi annientato ma per esservi tormentato. Se Giuda fosse tornato a non esistere per sempre quando morì o se egli in quel giorno fosse fatto tornare alla non esistenza Gesù avrebbe detto che per lui sarebbe stato come se non fosse mai nato – perché le cose si sarebbero equivalse – ma non che per lui sarebbe stato meglio che non fosse mai nato! Il fatto quindi che Gesù gli rivolse quelle parole significa che quello che aspettava Giuda era un eterno tormento, altro che annientamento.

 


[1] Matt. 25:46

[2] 2 Tess. 1:7-9

[3] Ap. 14:9-11

[4] Ap. 20:10

[5] Cfr. Ap. 21:8

[6] Mar. 9:47-48

[7] Giuda 7

[8] Matt. 25:46

[9] Ap. 22:5

[10] Ap. 19:11

[11] Matt. 26:24