Il Regno di Dio fu stabilito da Cristo quando Egli fu sulla terra

I Testimoni di Geova – Indice  >  La venuta del Signore, Armaghedon, il Millennio e la prova finale, la sorte dei malvagi alla risurrezione, i nuovi cieli e la nuova terra  >  Il Regno di Dio fu stabilito da Cristo quando Egli fu sulla terra

Noi credenti rigettiamo la dottrina sul regno di Dio della Torre di Guardia perché innanzi tutto la Scrittura ci insegna che quando Cristo apparve sulla terra stabi­lì il Regno di Dio sulla terra, e questo Regno ha continuato a sussistere da quel giorno. Gesù disse un giorno a dei Farisei che gli domandavano quando sarebbe venuto il regno di Dio: “Il regno di Dio non viene in maniera da attirar gli sguardi; né si dirà: Eccolo qui, o eccolo là; perché ecco, il regno di Dio è fra voi”,[1] quindi non solo il Re ma anche il Regno di Dio era in mezzo al popolo d’Israele. E questo è confermato anche dalle parole che Gesù ordinò di dire ai suoi discepoli a coloro che li avrebbero rigettati: “Sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio s’è avvicinato a voi”.[2] E da chi era formato questo regno che Cristo stabilì sulla terra? Da tutti coloro che credevano in lui. Oggi ancora questo regno è formato da tutti coloro che hanno creduto in Cristo Gesù perché Giovanni dice che Cristo “ci ha fatti essere un regno…”.[3] Ma allora cosa dire del ragionamento fatto dai Testimoni di Geova secondo cui il regno di Dio non è parte di questo mondo perché Gesù disse che il suo regno non era di questo mondo, per cui non può essere sulla terra? Diremo che questo ragionamento è vero ma non senza però fare alcune precisazioni sul significato che ha il termine Regno di Dio al fine di evitare di far pensare che sulla terra non ci sia il regno di Dio e che i Testimoni di Geova hanno ragione in tutto quello che essi dicono a riguardo del Regno di Dio. Ora, è chiaro che per regno di Dio si intende un regno celeste infatti Pietro dice: “…così vi sarà largamente provveduta l’entrata nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo”,[4] e Paolo alla fine della sua corsa diceva: “Il Signore mi libererà da ogni mala azione e mi salverà nel suo regno celeste”.[5] Quindi quando Gesù disse che il suo regno non era di questo mondo si riferiva al suo regno celeste. Ma occorre anche tener presente che noi credenti siamo già nel regno di Cristo infatti Paolo dice ai Colossesi che Dio “ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figliuolo…”.[6] E questo regno nel quale noi siamo stati trasportati è da intendere come l’insieme degli eletti, dei chiamati, dei riscattati che sono sulla terra. Qualcuno dirà: ‘Ma non c’è una contraddizione in tutto ciò?’ No, perché gli eletti, i chiamati, i riscattati “non sono del mondo”,[7] come Gesù, mentre era sulla terra, non era del mondo. Se dunque il Re poteva dire di non essere del mondo, quantunque fosse nel mondo, non ci si deve meravigliare nel sentire dire che il suo regno non è di questo mondo pur essendo i suoi membri sulla terra. Ma oltre a tutto ciò occorre tenere presente che per Regno di Dio si intende anche il regno che Cristo instaurerà sulla faccia di tutta la terra quando tornerà. Quando Gesù disse: “Così anche voi quando vedrete avvenir queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino”,[8] e nel libro dell’Apocalisse si legge che “il settimo angelo sonò, e si fecero gran voci nel cielo, che dicevano: Il regno del mondo è venuto ad essere del Signor nostro e del suo Cristo,”[9] il regno di Dio che in questo caso viene menzionato è quello terreno che Cristo instaurerà al suo ritorno e in cui Egli regnerà con tutti coloro che parteciperanno alla prima risurrezione. A questo regno si fa riferimento nella preghiera che Gesù ci ha insegnato quando diciamo al Padre nostro che è nei cieli: “Venga il tuo regno”.[10]

Avrà fine il regno di Cristo al termine dei mille anni? Affatto perché il suo regno è eterno. Le seguenti Scritture lo attestano: “Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figliuol d’uomo; egli giunse fino al vegliardo, e fu fatto accostare a lui. E gli furon dati dominio, gloria e regno, perché tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue lo servissero; il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno, un regno che non sarà distrutto”;[11] “Questi sarà grande, e sarà chiamato Figliuol dell’Altissimo, e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre, ed egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine”;[12] “… così vi sarà largamente provveduta l’entrata nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo”.[13] Nessuno vi inganni fratelli, dicendovi che il regno di Cristo avrà fine perché Paolo dice ai Corinzi: “… poi verrà la fine, quand’egli avrà rimesso il regno nelle mani di Dio Padre…”;[14] perché queste parole dell’apostolo non hanno affatto il significato che gli danno i Testimoni di Geova, altrimenti le Scritture prima citate sarebbero annullate. Il Figliuolo e il Padre sono uno, e tutte le cose del Figliuolo sono del Padre e viceversa secondo che disse Gesù a Dio: “Tutte le cose mie son tue, e le cose tue son mie”,[15] e infatti l’apostolo Paolo agli Efesini ha fatto comprendere chiaramente che il regno di Cristo è di Dio.[16] Stando così le cose è inevitabile che il regno di Cristo sia eterno. Quindi, anche quando Cristo rimetterà il regno nelle mani del Padre, il regno continuerà ad essere suo perché tutte le cose del Padre sono sue in eterno, e perciò il suo regno continuerà a sussistere in eterno. Gloria a Dio e al suo Figliuolo nei secoli dei secoli. Amen.

Per quanto riguarda la data in cui Cristo cominciò a regnare non è assolutamente vero che Cristo avrebbe cominciato a regnare in cielo solo nel 1914, perché Paolo diceva ai Corinzi, durante il primo secolo dopo Cristo: “Poiché bisogna ch’egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi”;[17] quindi Cristo regnava già dal momento della sua ascensione alla destra del Padre, e non era in cielo ad aspettare il 1914!

Per quel che concerne poi la ‘risurrezione spirituale’ di quella parte dei 144.000 avvenuta nel 1918 noi affermiamo in base a ciò che insegna la Scrittura che essa è un impostura. Prescin­dendo dal fatto che i 144.000 sono Giudei di nascita, e che secondo quello che dice Giovanni “sono stati riscattati dalla terra”[18], ma quando mai nella Scrittura si parla di questa risurrezione spirituale? La Scrittura parla di risurrezione corporale tanto è vero che anche Cristo che è la primizia di quelli che dormono risuscitò con un corpo che poteva ancora essere palpato (pur tuttavia essendo anche incorruttibile, potente, glorioso e immortale).

Come potete vedere le eresie dei Testimoni di Geova ne hanno generate altre e sono tutte collegate assieme.

 

 


[1] Luca 17:20-21

[2] Luca 10:11

[3] Ap. 1:6

[4] 2 Piet. 1:11

[5] 2 Tim. 4:18

[6] Col. 1:13

[7] Giov. 17:14

[8] Luca 21:31

[9] Ap. 11:15

[10] Matt. 6:9

[11] Dan. 7:13-14

[12] Luca 1:32-33

[13] 2 Piet. 1:11

[14] 1 Cor. 15:24

[15] Giov. 17:10

[16] Ef. 5:5

[17] 1 Cor. 15:25

[18] Ap. 14:3