Gesù Cristo risuscitò riprendendosi il suo corpo

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Passiamo ora alla confutazione della dottrina dei Testimoni di Geova sulla risurrezione di Gesù. Innanzi tutto vogliamo dire che non ha senso affermare – come fanno i Testimoni di Geova – che Cristo è risuscitato con un corpo di spirito e non con il corpo con il quale era morto per il semplice motivo che non esiste una risurrezione del genere. E poi vogliamo dire questo: Se i Testimoni di Geova dicono che Cristo non aveva un’anima immortale perché egli era un’anima umana, che accadde quando egli morì? Accadde che Gesù Cristo smise di esistere. Quindi, questo significa che dopo tre giorni, se è vero che non aveva né un’anima né uno spirito e che egli non risuscitò con il suo corpo, avvenne una ‘ricreazione spirituale’ e non una risur­rezione spirituale; quindi questa loro risurrezione di Gesù non sarebbe neppure da chiamare una risurrezione ma bensì una ricrea­zione perché Dio avrebbe fatto smettere di esistere l’uomo Gesù e avrebbe creato un nuovo essere col nome di Gesù, questa volta però un essere spirituale. E quindi il Cristo che i Testimoni di Geova dicono che risuscitò non può essere – per logica – lo stesso Cristo che morì sulla croce!!! In verità questa dottrina sulla risurrezione spirituale di Gesù dei Testimoni di Geova è una combinazione di menzogne generate dal diavolo.

Per ciò che riguarda le affermazioni di Russell bisogna ricono­scere che costui errava grandemente perché l’uomo Gesù morì ma non per sempre come disse lui, ma una volta per sempre il che è differente, ed essendo risorto dai morti con il suo corpo con il quale era morto ora non muore più ed è alla destra di Dio dove intercede per noi. Sì, Gesù Cristo uomo (e non essere spirituale) è in cielo presso Dio a mediare tra Dio e gli uomini secondo che é scritto: “V’é un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, il quale diede se stesso qual prezzo di riscatto per tutti”.[1]

Adesso vediamo cosa dice la Scrittura a proposito della risurre­zione di Cristo al fine di smascherare la cosiddetta risurrezione di Gesù insegnata dai membri di questa setta. Secondo il Vangelo, Gesù risuscitò con il corpo (poteva però passare attraverso i muri ed apparire ai suoi discepoli quando lo voleva, come anche scomparire davanti a loro quando voleva), infatti Luca dice: “Or mentr’essi parlavano di queste cose, Gesù stesso comparve in mezzo a loro, e disse: Pace a voi! Ma essi, smarriti e impauriti, pensavano di vedere uno spirito. Ed egli disse loro: Perché siete turbati? E perché vi sorgono in cuore tali pensieri? Guardate le mie mani ed i miei piedi, perché son ben io; palpatemi e guardate; perché uno spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io. E detto questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma siccome per l’allegrezza non credevano ancora, e si stupivano, disse loro: Avete qui nulla da mangiare? Essi gli porsero un pezzo di pesce arrostito; ed egli lo prese, e mangiò in loro presenza”.[2] Come potete vedere Gesù per dimostrare ai suoi discepoli che era risuscitato con un corpo fatto di carne ed ossa, e che non era uno spirito come loro inizialmente avevano pensato nel vederlo, ordinò loro di palparlo e di guardare il suo corpo. Gesù mostrò ai suoi discepoli il segno dei chiodi nelle sue mani ed il suo costato secondo che é scritto: “E detto questo, mostrò loro le mani ed il costato”.[3] Perciò quello con il quale Gesù risuscitò era il corpo con il quale egli era morto sulla croce; certo, esso era stato vivificato e reso potente, glorioso ed incorruttibile, ma nonostante ciò rimanevano in esso i segni indelebili della sua crocifissione. Ma oltre a ciò Gesù dimostrò ai suoi discepoli di non essere uno spirito mettendosi a mangiare davanti a loro un pesce arrostito e parte di un favo di miele. Dunque, per quanto riguarda la fine che ha fatto il corpo di Gesù bisogna dire che esso non rimase sulla terra a decomporsi e non tornò in polvere; la Scrittura dice infatti che esso non vide la corruzione secondo che è scritto: “Tu non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione. Poiché Davide, dopo aver servito al consiglio di Dio nella sua generazione, si è addormentato, ed è stato riunito coi suoi padri, e ha veduto la corruzione; ma colui che Dio ha risuscitato, non ha veduto la corruzione”,[4] ed ancora: “Egli (Davide) dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli avea con giuramento promesso che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, antivedendola, parlò della risurrezione di Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades, e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione”.[5] Il corpo di Gesù quindi non si dissolse in gas; esso risuscitò glorioso e poté essere visto e palpato dai suoi discepoli. In quali mani e piedi Gesù possedeva i segni dei chiodi ricevuti sulla croce che i suoi discepoli poterono vedere? In quale costato Gesù possedeva il segno della lancia con la quale il soldato romano glielo aveva forato sulla croce? Forse su un corpo diffe­rente da quello con il quale era morto crocifisso? Affatto! era lo stesso corpo con il quale il nostro Signore gustò la morte per tutti noi sul legno della croce. Ma che vanno cianciando i Testimoni di Geova? Ah, ma costoro dicono che Gesù si materializzò: essi dicono che è per questo motivo che sembrava proprio lui, che sembrava proprio un uomo; essi dicono che il corpo con il quale egli apparve a Tommaso era simile a quello col quale era morto. Ma allora, o insensati, anche i segni nelle sue mani e il segno nel suo costato non erano quelli che egli ricevette sulla croce? Se è così quindi, Gesù avrebbe operato un prodigio su quel suo altro corpo facendogli quei segni, vero? Ma allora quei segni potevano andare e venire a secondo dell’esigenza? Ma ditemi: ma non avete mai letto in Zaccaria: “Che sono quelle ferite che hai nelle mani? Ed egli risponderà: Son le ferite che ho ricevuto nella casa dei miei amici”?[6] Come potete vedere quelle ferite Gesù dice di averle ricevute nella casa dei suoi amici; le ha ricevute quindi da altri, e non se l’è fatte su un corpo simile per l’occasione per mostrare a Tommaso che egli era risorto. Rientrate in voi stessi, o uomini e donne che giacete nel buio.

Anche dire che il corpo di Gesù non vide la decomposizione perché fu preservato da essa per opera di Dio ma rimase sulla terra[7] è una menzogna perché Gesù Cristo prima di morire aveva detto ai Giudei parlando del tempio del suo corpo: “Disfate questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere”.[8] Questo significa che quando Gesù risuscitò tornò ad avere quello stesso corpo con il quale era morto crocifisso. Sì, esso era stato reso glorioso, immortale e incorruttibile, ma rimaneva pur sempre il suo precedente corpo, infatti come abbia­mo visto portava ancora i segni dei chiodi nelle mani e nei piedi e il segno della lancia nel suo costato. Ma riflettete: se Gesù aveva deciso di non riprendersi il suo corpo dopo morto, che senso avrebbero avuto le sopra citate sue parole dette ai Giudei? Che senso avrebbe avuto dire ai Giudei: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere” se lui quel tempio, una volta distrutto, non voleva restaurarlo? Nessuno, non vi pare? Anzi, c’è di più; potremmo benissimo dire che Gesù mentì ai Giudei in quell’occasione, perché lui il suo corpo dopo morto lo lasciò sulla terra. Ma no, egli non mentì affatto nel dire quelle parole, perché lui il suo corpo (che era il tempio di Dio perché egli ebbe ad affermare più volte che il Padre suo dimorava in lui), una volta che fu distrutto dai Giudei lo fece risorgere, egli se lo riprese, egli lo trasformò rendendolo immortale e incorruttibile. A lui sia la gloria in eterno. Amen.

E poi ancora, perché c’è ancora da dire in difesa della risurrezione di Cristo: ma come fanno i Testimoni di Geova ad affermare che Gesù non riprese il suo corpo quando la Scrittura dice: “Perciò s’è rallegrato il cuor mio, e ha giubilato la mia lingua, e anche la mia carne riposerà in isperanza…”?[9] Perché è scritto la mia carne riposerà in isperanza? In speranza di che cosa? Di qualche cosa che si sarebbe compiuto appresso, perché la speranza di quel che si vede non è speranza. E questo qualcosa era appunto la risurrezione di esso, evento che affinché si compiesse aveva bisogno del ritorno dell’anima di Cristo nel corpo; ecco perché subito dopo è scritto: “Perché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades”. Se la sua anima fosse stata lasciata per sempre nell’Ades o magari fosse stata rapita in cielo, la sua carne non avrebbe riposato in isperanza; come non avrebbe riposato in isperanza neppure nel caso egli non si sarebbe ripreso il suo corpo (perché fatto sparire da Dio) ma sarebbe stato ‘ricreato’ spiritualmente, perché in questo caso la sua carne avrebbe semmai riposato senza alcuna speranza. Infatti in quale speranza avrebbe potuto giammai riposare la carne di Cristo se destinata a sparire dalla terra o a dissolversi? Invece, il tempio del suo corpo che ricordiamo gli era stato preparato da Dio secondo che è scritto: “Mi hai preparato un corpo”,[10] non fu da Dio fatto sparire ma fu da Dio preservato dalla corruzione e vivificato mediante la sua potenza il terzo giorno. In quel giorno l’anima di Cristo Gesù, salita dall’Ades rientrò nel suo corpo immortale e glorioso. E con quel glorioso corpo egli apparve ai suoi discepoli, parlò loro, mangiò e bevve con loro, ed infine con esso fu assunto in cielo alla destra di Dio. E dal cielo, che lo ha accolto, con quello stesso corpo egli tornerà con gloria e potenza. Amen. Il popolo di Dio esulti, perché Cristo ha distrutto la morte risuscitando il suo corpo.

Proseguiamo: noi leggiamo nel Vangelo scritto da Giovanni che Maria Maddalena quando la mattina del primo giorno si recò al sepolcro, veduta la pietra tolta dal sepolcro, corse e venne da Pietro e dal discepolo che Gesù amava a dirgli che avevano tolto il corpo del Signore e non si sapeva dove l’avessero posto. Avvenne allora che Pietro e l’altro discepolo corsero al sepolcro a vedere come stavano le cose. Il discepolo che Gesù amava arrivò per prima al sepolcro e chinatosi, vide i pannilini giacenti nel sepolcro ma non entrò. Pietro invece quando giunse poco dopo, volle entrare nel sepolcro. A questo punto la Scrittura dice: “Allora entrò anche l’altro discepolo che era giunto primo al sepolcro, e vide, e credette. Perché non aveano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli dovea risuscitare dai morti”.[11] Ma che cosa vide Giovanni che lo spinse a credere che Gesù era risuscitato? Di certo non vide Gesù perché non era nel sepolcro. Egli vide il sepolcro vuoto, e i pannilini giacenti e il sudario ch’era stato sul capo di Gesù, non giacente coi pannilini, ma rivoltato in un luogo a parte. Quindi, a lui la vista del sepolcro vuoto, dei pannilini e del sudario che erano stati sul corpo di Gesù, lo spinsero a credere che Gesù era risorto. Ma non di quella risurrezione di cui parlano i Testimoni di Geova (cioè con la sparizione del suo corpo), perché per Giovanni quando Gesù sarebbe risorto sarebbe tornato a vivere con il corpo con cui era morto. E difatti quando lui vide il sepolcro vuoto, senza il corpo di Gesù, e i pannilini e il sudario, capì che quello stesso corpo che era stato posto in quel luogo era tornato a vivere per la potenza di Dio. E non si sbagliò, perché quando Gesù apparve ai discepoli apparve proprio con quel corpo con cui era stato trafitto. Mettiamo però il caso che Giovanni pensava che Gesù per risorgere non si doveva riprendere il suo corpo; di certo nel vedere il sepolcro vuoto, i pannilini e il sudario, avrebbe creduto che Gesù in realtà non era veramente morto quando fu messo nel sepolcro, ma lo era solo apparentemente perché era riuscito a uscire dal sepolcro con quello stesso corpo o qualcuno lo aveva aiutato a uscire dal sepolcro, e quindi che egli non era risuscitato. In altre parole, per credere alla ‘risurrezione’ dei Testimoni di Geova egli avrebbe dovuto vedere il corpo morto di Gesù in quel sepolcro. Le cose quindi non possono essere come dice la Torre di Guardia, appunto perché fu proprio la mancanza del corpo di Gesù nel sepolcro che convinse Giovanni a credere che Gesù era veramente risorto. E poi che senso avrebbero avuto le parole degli angeli del Signore rivolte alle donne: “Egli non è qui, ma è risuscitato”?[12] Non avrebbero essi dovuto semmai dire loro: ‘Il suo corpo non è qui perché Dio lo ha fatto sparire, ma lui vive’? Ma in questo caso quelle parole non avrebbero attestato che Gesù era risorto. Quindi ancora una volta dobbiamo dire che la risurrezione di Gesù non consistette nel non riprendersi il suo corpo ma nel riprenderselo trasformato.

Qualche parola adesso sulle parole di Pietro: “Essendo stato messo a morte, quanto alla carne, ma vivificato quanto allo spirito”. E’ chiaro che alla luce di tutte le Scritture che abbiamo citato fino ad ora che affermano che Gesù risuscitò corporalmente, il senso delle parole di Pietro non può essere quello che gli danno i Testimoni di Geova. E difatti non è quello il senso, perché subito dopo Pietro dice: “E in esso andò anche a predicare agli spiriti ritenuti in carcere, i quali un tempo furon ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, ai giorni di Noè…”.[13] Quel “in esso” significa inequivocabilmente dopo morto, spiritualmente senza il corpo, andò a predicare agli spiriti ritenuti in carcere nell’Ades. E questi spiriti erano coloro che erano morti ai giorni di Noè infatti poco dopo Pietro dice: “Poiché per questo è stato annunziato l’Evangelo anche ai morti…”.[14]

Che dire poi del motivo che i Testimoni di Geova adducono per spiegare questa loro dottrina sulla risurrezione di Gesù? Esso è falso perché Gesù offrì sì il suo corpo per riscattarci dalle nostre trasgressioni, quindi quale prezzo di riscatto per tutti noi; ma affinché questa sua morte potesse riscat­tarci dalle nostre iniquità era necessario, indispensabile, che egli tornasse in vita proprio con quel corpo che era stato tra­fitto per le nostre iniquità.

Come avrebbe potuto infatti Gesù annullare il peccato nel suo corpo senza annullare la morte corporale che aveva sperimentato? Non avrebbe potuto. Per questo egli doveva risuscitare con quello stesso corpo con il quale era morto, cioè doveva riprenderselo, per distruggere la morte fisica e potere così affrancarci dal peccato che ci dominava.

Ma noi vi domandiamo: ‘Ma come si potrebbe affermare che Gesù ha vinto la morte che ha gustato per tutti noi se non fosse tornato a vivere nello stesso corpo che egli aveva assunto per venire in questo mondo? Sarebbe un controsenso perché non si può affermare contem­poraneamente che il corpo di Gesù è rimasto sulla terra e non si sa che fine abbia fatto e nello stesso tempo affermare che egli ha vinto la morte. Quale sarebbe infatti la vittoria? In che cosa consisterebbe questa vittoria? Ma che specie di vittoria sarebbe? La vittoria che Cristo ha riportato sulla morte fisica è proprio questa: che lui dopo avere deposto il suo corpo in sacrificio per tutti noi, dopo averlo fatto flagellare, percuotere, e dopo averlo fatto crocifiggere; se lo è ripreso per ordine di Dio trasformandolo in un corpo glorioso e incorruttibile in un corpo che non muore più. Ed ora può mostrare a chiunque i segni dei chiodi nelle mani e nei piedi, e il segno lasciato dalla lancia del soldato nel suo costato. Ed è proprio questo che ci consola grandemente; sapere che come Cristo si riprese quel corpo sanguinante e martoriato rendendolo glorioso, così ridarà pure ai morti in Cristo il loro corpo rendendolo conforme al suo. D’altronde non dobbiamo mai dimenticarci che il corpo di Cristo era il tempio del Padre suo; e così anche il nostro corpo, essendo membra di Cristo, è il tempio di Dio.

Fratelli, vi esorto a turare la bocca a codesti cianciatori che vanno proclamando tale assurdità attorno alla resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo.

 


[1] 1 Tim. 2:5-6

[2] Luca 24:36-43

[3] Giov. 20:20

[4] Atti 13:35-37

[5] Atti 2:30-31

[6] Zacc. 13:6

[7] Una simile affermazione fa nascere la domanda: Perché Dio avrebbe dovuto nascondere il corpo di Gesù preservandolo dalla decomposizione? Rutherford suppose per esempio che Dio lo avrebbe potuto preservare da qualche parte per poi esibirlo alla gente durante il millennio!!! Ma allora noi diciamo: Perché invece Dio non lo lasciava nel sepolcro il suo corpo se voleva dimostrare alla gente che Gesù aveva rinunciato al suo corpo. Non sarebbe stato più logico?!!

[8] Giov. 2:19

[9] Atti 2:26

[10] Ebr. 10:5

[11] Giov. 20:8-9

[12] Luca 24:6

[13] 1 Piet. 3:19-20

[14] 1 Piet. 4:6