Gesù Cristo

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La dottrina dei Testimoni di Geova

Russell negava la deità di Gesù Cristo infatti ebbe a dire che Gesù ‘esisteva quale essere spirituale prima che ‘fu fatto’ carne e dimorò tra gli uomini. 2) Sia in quel tempo, che successivamente, Egli fu appropriatamente conosciuto come ‘un dio,’ un potente (…) 3) Egli era non solo l’essere più elevato della creazione di Jehovah, ma anche il primo essere creato’.[1]

Ed i Testimoni di Geova, fedeli al loro fondatore in questo, negano anch’essi la deità di Cristo infatti insegnano che Gesù non è Dio ma una creatura di Dio, un dio. Ecco cosa si legge nel loro libro Sia Dio ricono­sciuto verace: ‘Questi non era Geova Iddio, però ‘esisteva in forma di Dio’. Come? Egli era infatti una persona spirituale, così come ‘Dio è uno spirito’; era una creatura potente, sebbene non onnipotente com’è Geova Dio; precorreva pure tutte le altre creature di Dio perché era il primo figlio creato da Geova Dio (…) ed essendo prima di tutte le altre creature, era un Dio, non però l’Onnipotente Iddio, che è Geova’.[2] E in uno dei tanti articoli contro la divinità di Cristo apparsi sulla rivista Torre di Guardia si legge: ‘Pur essendo esistito molto tempo prima di Abraamo, Gesù non è senza principio. A diffe­renza del Padre suo, che è ‘da tempo indefinito a tempo indefini­to’ si dice che il Figlio ebbe ‘origine’ (..) Il fatto stesso che Gesù è chiamato il ‘Figlio di Dio’ rivela che fu prodotto dal Padre…’.[3]

Nella sostanza, essi affermano la stessa cosa che affermava l’eretico Ario (280 ca. -336) e cioè che il Figlio di Dio non è coeterno con il Padre ma è anch’egli una creatura di Dio e perciò non può essere Dio. Ario diceva infatti: ‘Non sempre Dio fu padre, non lo fu quando Dio era solo, e non ancora padre: di poi divenne padre. Non sempre vi fu il figlio, imperocchè tutte le cose essendo uscite dal non esse­re, e tutte le cose che sono essendo divenute, perché create e fatte, anche lo stesso Verbo di Dio uscì dal non essere, e vi fu tempo in cui esso non era, e non era prima che addivenisse, ma ebbe anche esso il principio di sua creazione…’.

A sostegno di questa dottrina negante la divinità di Cristo perché ritiene Gesù una creatura di Dio, i Testimoni di Geova prendono prevalentemente questi passi della Scrittura: “L’Eterno mi formò al principio de’ suoi atti….”;[4] “Il quale è… il primogenito d’ogni creatura”;[5] “Queste cose dice l’Amen… il principio della creazione di Dio”;[6] “Il Padre è maggiore di me”.[7]

I Testimoni di Geova ritengono che Gesù Cristo prima di venire in questo mondo era l’arcangelo Michele: ‘Michele era il nome del Figlio di Dio prima che lasciasse il cielo per diventare Gesù Cristo e anche dopo che vi tornò’.[8] La stessa cosa che riteneva Russell infatti costui disse: ‘Come Capo degli angeli e prossimo al Padre, Egli fu conosciuto come ‘Arcangelo’ (angelo o messaggero superiore), il cui nome, ‘Micael’ significa: ‘Colui che è come Dio’ o ‘il rappresentante di Dio’.[9] Quindi, secondo loro il Michele che nel libro dell’Apocalisse fu visto combattere in cielo assieme ai suoi angeli contro il diavolo e i suoi angeli è Gesù Cristo. Le ragioni che adducono sono queste: 1) Il nome Michele significa ‘Che è simile a Dio’. Perciò Michele dev’essere uno che ci tiene a rivendicare la sovranità di Geova dimostrando che nessuno è paragonabile a Lui’ 2) Il titolo arcangelo è usato con riferimento a un’unica persona Gesù Cristo infatti Paolo dice di lui che il Signore stesso scenderà dal cielo con potente grido e con voce d’arcangelo.

Per quanto riguarda la nascita verginale di Gesù essi non la negano: ‘Avendo trasferito la sua perfetta, immacolata vita dal cielo nel seno d’una vergine giudea, Gesù nacque come una creatura umana..’.[10] A tale proposito dicono che lo Spirito Santo avrebbe trasferito nel seno di Maria, la forza vitale (che è la capacità di vivere) di Michele.[11] Alla forza vitale poi va aggiunta la memoria di ciò che Michele-Gesù era in cielo. Questi due elementi, forza vitale e memoria, fanno la continuità fra Michele e Gesù. Per i Testimoni di Geova, dato che Egli non era Dio, Gesù sulla terra non aveva due nature, cioè una divina e una umana, perché era solamente un uomo.

Come vedremo anche in appresso i Testimoni di Geova insegnano anche che Gesù fu da Dio generato come figlio spirituale al Giordano dopo che fu battezzato da Giovanni nelle acque del fiume; in altre parole, per loro, fu quando lo Spirito Santo scese su di lui che Egli diventò l’Unto di Dio, e il Sommo Sacerdote di Dio. ‘Riconoscendolo come il Suo diletto figliuolo, Iddio lo generò ancora una volta quale suo Figliuolo spirituale invece di Figliuolo umano.[12] Con l’effusione del Suo santo spirito sopra Gesù battezzato (…) Gesù divenne il Messia (…) egli divenne effettivamente Gesù Cristo...’.[13]

Per quanto riguarda la sua opera espiatoria i Testimoni di Geova insegnano che affinché il genere umano potesse essere liberato dalla schiavitù del peccato e riacquistare ciò che di prezioso Adamo perse peccando, era necessario che venisse pagato un prezzo corrispondente, quindi che qualcuno offrisse una vita perfetta senza peccato; e Gesù fece proprio questo quando morì sul palo di tortura, sì perché Gesù non è morto sulla croce, ma su un palo. E quindi coloro che credono in Gesù vengono affrancati dal peccato e ricevono il diritto di vivere eternamente. Ma come vedremo in appresso, non tutti coloro che esercitano fede in Gesù possono essere giustificati (pienamente in questa vita), non tutti possono nascere di nuovo, non tutti possono andare a vivere in cielo con Gesù, perché questo privilegio è riservato solo ad un gruppo di credenti, esattamente 144.000; tutti gli altri sono destinati a vivere eternamente sulla terra come sudditi dei 144.000, ma dopo avere passato per una scuola durante il millennio e dopo avere passato la prova finale alla fine del millennio. Tutte cose che vedremo meglio in appresso, quando parleremo della giustificazione, della nuova nascita e della salvezza, e del millennio.

Veniamo ora alla loro dottrina sulla risurrezione di Gesù perché essa è collegata alla suddetta dottrina sul riscatto pagato da Gesù uomo. Russell scrisse a proposito della risurrezione di Cristo: ‘Egli fu messo a morte come uomo, ma fu risuscitato dai morti come essere-spirito, dell’ordine più elevato della natura divina (…) l’uomo Gesù è morto, morto per sempre’.[14] In altre parole secondo Russell Gesù non risuscitò con il corpo con il quale era morto ma con lo spirito; del suo corpo si è persa ogni traccia non si sa dove sia! I Testimoni di Geova si attengono a questa dottrina infatti insegnano che Cristo non è risuscitato con il corpo ma solo con lo spirito. Essi affermano: ‘Dopo avere giaciuto tre giorni morto nella tomba, il suo Padre immortale, Geova Iddio, lo risuscitò da morte, non come un Figliuolo umano, ma come un potente, immortale Figlio spiri­tuale…’.[15] E a sostegno di questa dottrina citano le seguenti parole di Pietro: “Essendo stato messo a morte, quanto alla carne, ma vivificato quanto allo spirito”.[16] Che fine ha fatto dunque il suo corpo? La risposta è: ‘Nessuno lo sa’. Essi dicono semplicemente che Dio lo fece sparire: ‘Che accadde allora al corpo carnale di Gesù? I discepoli non trovarono forse la tomba vuota? Sì, poiché Dio fece sparire il corpo di Gesù’.[17]

Ma quale è il motivo per cui i Testimoni di Geova affermano che Cristo non è risuscitato con il corpo con cui era morto? Questa: ‘Cristo non poteva riprendere il suo corpo dopo la risurrezione, perché se l’avesse fatto si sarebbe ripreso il sacrificio offerto a Dio per l’umanità’.[18]

E le sue apparizioni allora? Per quanto riguarda le apparizioni di Cristo i Testimoni di Geova affermano: ‘Durante i quaranta giorni successivi egli si materializzò, come avevano fatto degli angeli prima di lui, per mostrarsi vivente ai suoi discepoli quali testimoni’;[19] ‘Per convincere Tommaso che era proprio lui, Gesù usò un corpo con delle ferite. Sembrava proprio un uomo (…) Mentre a Tommaso Gesù apparve con un corpo simile a quello col quale era stato ucciso, nell’apparire ai Suoi seguaci assunse anche corpi diversi’.[20]

Come vedremo in appresso, questa dottrina sulla ‘risurrezione’ di Gesù (come essere spirito) è collegata anche alla loro dottrina sul ‘ritorno’ invisibile di Gesù nel 1914. In altre parole, secondo loro, Gesù, essendo uno spirito, non poteva essere visto al suo ritorno avvenuto nel 1914.

 


[1] Charles Taze Russell, op. cit., pag. 70-71

[2] Sia Dio riconosciuto verace, pag. 34,35

[3] La Torre di Guardia, 15 febbraio 1975, pag. 111

[4] Prov. 8:22

[5] Col. 1:15

[6] Ap. 3:14

[7] Giov. 14:28. Inoltre i Testimoni di Geova prendono dei passi della Scrittura che sono stati adulterati dai loro traduttori. A riguardo di essi si veda la parte dove tratto le falsificazioni apportate alla Bibbia.

[8] Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. II, Roma 1990, pag. 277-278. Anche gli Avventisti ritengono che il Figlio di Dio prima di nascere secondo la carne fosse l’arcangelo Michele, solo che loro insegnano che Gesù era ed è Dio.

[9] Russell, op. cit., pag. 71

[10] Sia Dio riconosciuto verace, pag. 41

[11] ‘Al tempo in cui la giovine donna concepì per la potenza dell’Onnipotente Iddio che opera miracoli, la vita del Figliuolo di Dio venne trasferita dalla sua gloriosa posizione con Dio Padre nel cielo nell’embrione umano’ (Sia Dio riconosciuto verace, pag. 38)

[12] A questo atto di rigenerazione avrebbe partecipato pure la donna del Padre celeste: ‘Comunque, la donna del Padre celeste, la ‘Gerusalemme di sopra’, aveva generato il primo della sua progenie, una progenie spirituale…’ (Nuovi cieli e Nuova terra, pubblicato in italiano nel 1955, pag. 142)

[13] Sia Dio riconosciuto verace, pag. 40. Anche per Russell Gesù al Giordano sperimentò una sorta di nuova nascita: ‘Quell’atto di essere ripieno dello Spirito Santo fu la sua procreazione ad una nuova natura, la natura divina che doveva svilupparsi e nascere pienamente allorquando egli avrebbe compiuto il suo sacrificio – sacrificio della natura umana’ (Studi sulle Scritture, serie I, Il divin piano delle età (Il piano delle età), stampato in USA, s.d. pag. 266).

[14] Russell, op. cit., serie V, pag. 410,411

[15] Sia Dio riconosciuto verace, pag. 42

[16] 1 Piet. 3:18

[17] Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, stampato nella Repubblica federale di Germania, 1982, pag. 144. Russell disse che se il corpo di Cristo ‘si dissolse in gas o se sia tuttora conservato in qualche luogo… nessuno lo sa’; mentre Rutherford affermò che la Scrittura ‘non rivela quale fu la sua sorte se non che non subì la decomposizione o la corruzione’.

[18] Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. II, pag. 780. Anche in questo i Testimoni di Geova si attengono a Russell infatti costui disse: ‘Nostro Signore non avrebbe potuto essere mai risuscitato come uomo e, nello stesso tempo, lasciare alla Giustizia il prezzo del nostro riscatto, al fine di liberare Adamo (e la sua razza) dalla sentenza e dalla prigione della morte. Era necessario, non solo che l’uomo Cristo Gesù morisse, ma era anche esattamente necessario che non rivenisse alla vita, perché occorreva che restasse morto, qual prezzo del nostro riscatto per tutta l’eternità’ (Russell. op. cit., serie V, pag. 410).

[19] Sia Dio riconosciuto verace, pag. 42-43

[20] Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, pag. 145