I due testimoni

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Nel libro dell’Apocalisse troviamo scritto: “Poi mi fu data una canna simile a una verga; e mi fu detto: Lèvati e misura il tempio di Dio e l’altare e novera quelli che vi adorano; ma trala­scia il cortile che è fuori del tempio, e non lo misurare, perché esso è stato dato ai Gentili, e questi calpesteranno la santa città per quarantadue mesi. E io darò ai miei due testimoni di profetare, ed essi profeteranno per milleduecentosessanta giorni, vestiti di cilicio. Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno nel cospetto del Signor della terra. E se alcuno li vuole offendere, esce dalla lor bocca un fuoco che divora i loro nemici; e se alcuno li vuole offendere bisogna ch’ei sia ucciso in questa maniera. Essi hanno il potere di chiudere il cielo onde non cada pioggia durante i giorni della loro profezia; e hanno potestà sulle acque di convertirle in sangue, potestà di percuotere la terra di qualunque piaga, quante volte vorranno. E quando avranno compiuta la loro testimonianza, la bestia che sale dall’abisso moverà loro guerra e li vincerà e li ucciderà. E i loro corpi morti giaceranno sulla piazza della gran città, che spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il Signor loro è stato crocifisso. E gli uomini dei varî popoli e tribù e lingue e nazioni vedranno i loro corpi morti per tre giorni e mezzo, e non lasceranno che i loro corpi morti siano posti in un sepolcro. E gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli uni agli altri, perché questi due profeti avranno tormentati gli abitanti della terra. E in capo ai tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro, ed essi si drizzarono in piè e grande spavento cadde su quelli che li videro. Ed essi udirono una gran voce dal cielo che diceva loro: Salite qua. Ed essi salirono al cielo nella nuvola, e i loro nemici li videro. E in quell’ora si fece un gran terremoto, e la decima parte della città cadde, e settemi­la persone furono uccise nel terremoto; e il rimanente fu spaven­tato e dette gloria all’Iddio del cielo”.[1]

Ora, le cose che Giovanni ha scritto devono essere intese letteralmente e devono ancora avvenire. Ma così non è per la Torre di Guardia che ha interpretato le parole di Giovanni in maniera tutta personale. Infatti essa spiega le parole di Giovanni in questi termini. ‘Il tempio qui menzionato non può essere un tempio letterale (…) Si trattava del grande tempio spirituale in cui trovano adempimento i tipi profetici del tabernacolo (…) Si tratta della vera tenda, che Geova, e non un uomo eresse (….) possiamo concludere che il Santo del tabernacolo simboleggia la condizione santa goduta prima da Cristo e poi dagli unti membri del regal sacerdozio dei 144.000 mentre sono ancora sulla terra, prima di penetrare attra­verso la ‘cortina’ (…) Ma che dire del cortile interno..? Esso rappresenta la perfetta condizione dell’uomo Gesù che lo rese idoneo per offrire la sua vita a favore del genere umano. Rap­presenta anche la giusta condizione come santi di cui godono i suoi unti seguaci mentre sono sulla terra, condizione attribuita loro sulla base del sacrificio di Gesù (….) Il fatto che a Giovanni venga comandato di misurare il santuario del tempio e i sacerdoti che vi adorano significa che nulla può impedire l’adempimento dei propositi di Geova riguardanti la disposizione del tempio e coloro che hanno relazione con essa, e che tali propositi stanno per realizzarsi (…) La città santa è la Nuova Gerusalemme successi­vamente descritta in Rivelazione e che ora è rappresentata sulla terra dal rimanente degli unti cristiani nel cortile interno del tempio (…) Calpestare loro equivale dunque a calpestare la città stessa (…) (I due testimoni) ‘erano testimoni che proclamavano il suo giorno di vendetta, un giorno che avrebbe fatto fare cordo­glio anche alle nazioni… La classe di Giovanni doveva predicare questo messaggio per un tempo prestabilito: 1260 giorni, o 42 mesi, esattamente quanto doveva durare il calpestamento della città santa. Sembra trattarsi di un periodo di tempo letterale, essendo espresso in due modi diversi, prima in mesi e poi in giorni. Per di più, all’inizio del giorno del Signore ci fu un periodo segnato di tre anni e mezzo durante i quali le vicissitudini del popolo di Dio corrisposero agli avvenimenti qui profetizzati, a comin­ciare dallo scoppio della prima guerra mondiale nell’ultima parte del 1914 fino agli inizi del 1918’. Per quanto riguarda i nemici che vogliono danneggiare i due testimoni sono capi della cristia­nità che ‘sfidarono gli Studenti Biblici, dicendo che non avevano mai frequentato le scuole teologiche’. Il fuoco che uscì dalla loro bocca rappresenta il libro Il mistero compiuto pubblicato dai Studenti Biblici nel 1917, assieme al Mensile degli Studenti Biblici, un volantino di cui furono distribuite 10 milioni di copie. In particolare il libro incontrò molta opposizione ‘nondime­no, i servitori di Dio continuarono a contrattaccare con infuoca­ti numeri di un volantino di quattro pagine intitolato Notizie del Regno’. L’autorità di chiudere il cielo rappresenta il fatto che ‘dal 1914 al 1918 l’unto rimanente richiamò intrepidamente l’attenzione sulla siccità spirituale della cristianità e avvertì dell’infuocato giudizio cui essa andava incontro alla venuta del grande e tremendo giorno di Geova..’. L’autorità di mutare le acque in sangue significa che durante la prima guerra mondiale ‘i fratelli di Cristo, i due testimoni, smascherarono l’effetto mortifero delle ‘acque’ che la cristianità dava da bere ai suoi greggi’. L’uccisione dei tue testimoni viene interpretata in questa maniera: ‘Dal 1914 al 1918 le nazioni furono impegnate nella prima guerra mondiale. I sentimenti nazionalistici erano molto forti, e nella primavera del 1918 i nemici religiosi dei due testimoni approfittarono della situazione. Esercitarono pressioni sul potere giudiziario dello Stato così che ministri responsa­bili della Società (Watch Tower) furono imprigionati dietro false accuse di sedizione. I loro fedeli collaboratori rimasero impie­triti. L’attività del Regno quasi cessò. Fu come se l’opera di predicazione fosse morta’. Per intendersi, qui si fa riferimento al giudice Rutherford e ai suoi collaboratori messi in prigione. Questo rallegrò molto la città che spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto: ‘Essa rappresenta la cristianità – l’equivalen­te moderno dell’infedele Gerusalemme – organizzazione i cui componenti avevano molte ragioni di rallegrarsi quando misero a tacere la fastidiosa predicazione dei due testimoni’. Ma questi due testimoni dopo essere stati ‘uccisi’ risuscitarono nel 1919 ‘quando Geova ridiede piena vitalità ai suoi ‘defunti’ testimoni.[2] Che sorpresa per quei persecutori! I cadaveri dei due testimoni erano tornati all’improvviso ad essere vivi e vegeti. Per quegli ecclesiastici fu una pillola amara da ingoiare, tanto più che i ministri cristiani il cui imprigionamento avevano ordito erano di nuovo liberi, per esser in seguito completamente scagionati. La sorpresa dovette divenire ancora più grande quando, nel settembre 1919, gli Studenti Biblici tennero un’assemblea a Cedar Point (Ohio, Usa). Lì, J.F. Rutherford, il presidente della Società da poco tornato in libertà, entusiasmò i presenti col suo discorso ‘Annunciate il Regno’ (…) Suo malgrado la cristianità dovette riconoscere che l’Iddio degli Studenti Biblici aveva compiuto qualcosa di grande nel ravvivarne l’attività cristiana’.[3]

Che dire di quest’altra loro interpretazione? Poche parole solo: è una follia! Noi rimaniamo meravigliati nel constatare non solo che i dirigenti di questa setta abbiano il coraggio di scrivere tali assurdità e divulgarle, ma anche nel constatare che ci sono molte persone che accettano ciecamente questa loro interpretazione a queste parole di Giovanni senza metterle minimamente in dubbio. In effetti i dirigenti dei Testimoni di Geova non si vergognano di dire cose assurde e di essere derisi a motivo di esse, e coloro che ripongono in loro la loro fiducia non si vergognano neppure loro di andare in giro a dif­fondere tali assurdità. Questa interpretazione data dalla Torre di Guardia su i due testimoni ci fa capire innanzi tutto l’astuzia che possiedono queste persone; poi quanto è forte il vittimismo che vogliono diffondere tra i Testimoni di Geova e come cercano di apparire in ogni maniera delle vittime perseguitate dalla società satanica. Tutti ce l’hanno contro di loro, dal primo all’ultimo, tutti vogliono annientarli, tutti vogliono farli stare zitti, tutti nessuno escluso! E per quale motivo? Perché essi sono i soli che predicano il Regno, dicono loro. Ma le cose non stanno così. La Sapienza dice che “l’uomo pien di malizia diventa odioso”,[4] per questo i Testimoni di Geova si rendono odiosi agli occhi della gente perché essi agiscono con furberia nei confronti delle persone (basta considerare la manipolazione delle Scritture che hanno compiuto per sostenere le loro eresie) e spacciano tante assurdità. Persino i cattolici – ed è tutto dire – che hanno annullato il Vangelo con la loro tradizione hanno scritto molti libri contro i Testimoni di Geova denunciandone le dottrine; e dobbiamo dire che su diversi punti dottrinali riescono a confuta­re abbastanza bene le dottrine dei Testimoni di Geova. E’ chiaro comunque che tra loro e i Testimoni di Geova la differenza è minima, nel senso che quantunque la chiesa cattolica da un lato dica di credere nella Trinità, nella Divinità di Cristo, nella personalità e nella divinità dello Spirito Santo, nell’immortali­tà dell’anima, nell’esistenza dell’inferno e del tormento eterno, e difende questi punti dagli attacchi dei Testimoni di Geova, dall’altro ha introdotto nel corso dei secoli eresie di perdizio­ne che hanno annullato la Parola di Dio ed hanno chiuso il Regno dei cieli davanti a moltitudini di persone. Quindi i Cattolici sono perduti come i Testimoni di Geova; cambia solo il nome dell’organizzazione di cui fanno parte, ma sono ambedue sulla via della perdizione.

Queste interpretazioni sopra citate ci devono servire d’esempio a noi credenti; voglio dire che ci devono fare capire che non si possono per nulla interpretare le Scritture a nostro piacimento per difendere i nostri interessi o errate dottrine se non si vuole rimanere confusi. Sì, perché quando si interpreta la Parola arbitrariamente si rimane confusi, per forza di cose, perché si spostano i termini antichi posti dai profeti e dagli apostoli tramite lo Spirito Santo.

 


[1] Ap. 11:1-13

[2] Rutherford e i suoi amici nel giugno 1918 erano stati condannati a ottant’anni di prigione per propaganda disfattista (venti anni per ciascuno dei quattro capi d’imputazione). Nel marzo del 1919, dopo una propaganda giornalistica ben organizzata e una petizione di settecentomila firme compiute dai membri della Società, Rutherford e compagni furono rilasciati ed ottennero la libertà provvisoria dietro il pagamento di una cauzione. E così essi poterono uscire dal carcere per la gioia di tutti i Testimoni di Geova. Nel maggio di quello stesso anno le loro condanne furono revocate.

[3] Rivelazione: il suo grandioso culmine è vicino!, Roma 1988, pag. 161-170

[4] Prov. 14:17