La salvezza è per fede e quindi per grazia

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Come potete vedere la salvezza per i Testimoni di Geova non si ottiene mediante la fede, ma per mezzo del buon operare e questo è in aperto contrasto con la Scrittura che ripetutamente dice che si viene salvati mediante la fede e non in virtù di opere giuste compiute affinché nessuno si glori nel cospetto di Dio. Paolo dice agli Efesini: “Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio”,[1] e a Tito scrive che “quando la benignità di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini sono stati manifestati, Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia…”[2] ed ai Romani dice che l’Evangelo “è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente”,[3] ed anche: “Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato…”.[4] Queste poche Scritture attestano che la salvezza è totalmente gratuita perché la si ottiene solo per mezzo della fede, e quindi non si può in nessuna maniera meritare. I Testimoni di Geova annunciano quindi un altro Evangelo!

Ma voglio dire qualcosa d’altro che si evince chiaramente da tutto il loro insegnamento sulla salvezza, che ricordiamo è strettamente collegato alla loro dottrina sul millennio, e cioè che alla fin fine il Testimone di Geova che fa parte delle ‘altre pecore’ non potrà dire di essere salvato neppure alla fine della sua vita terrena; tutt’al più potrà dire che per avere creduto in Gesù e fatto opere buone ed essere andato di casa in casa avrà il diritto di esser risuscitato durante il millennio. E questo perché per lui il periodo decisivo da cui dipenderà la sua salvezza eterna è quello del millennio durante il quale se si mostrerà ubbidiente alla Torre di Guardia gli verranno applicati i benefici del riscatto di Cristo e sarà liberato appieno dalla schiavitù del peccato. E poi si tenga presente che alla fine del millennio egli dovrà passare la prova finale quando Satana cercherà di sedurre coloro che saranno sulla terra paradisiaca. Quindi lui fino alla fine del millennio non potrà giammai essere sicuro di vivere eternamente sulla terra. E poi va detto che stando così le cose, al Testimone di Geova morto, paragonando la sua sorte a quella degli ‘empi’, non sarà valso proprio niente avere ‘creduto’ in Gesù e fatto opere buone perché ci saranno tanti uomini che risorgeranno durante il millennio come lui senza avere mai avuto la possibilità di credere in Gesù e fare le opere buone, ai quali sarà data la stessa possibilità di ottenere la vita eterna sulla terra che sarà data a lui. E non solo questo, perché Dio, da quello che insegna la Torre di Guardia, quando farà tornar in vita i Testimoni di Geova morti e coloro che non erano stati Testimoni di Geova, non terrà nessun conto delle loro opere compiute prima di morire; né di quelle buone e neppure di quelle malvagie. Quindi ci saranno tanti non-Testimoni di Geova che pur non avendo fatto parte della Torre di Guardia ed essendo vissuti da peccatori impenitenti torneranno a vivere sulla terra con le loro stesse possibilità.[5] Non è questa una chiara assurdità che scaturisce da questa loro dottrina sulla salvezza? Certo che lo è. In verità il Dio dei Testimoni di Geova non è l’Iddio giusto che noi abbiamo conosciuto; perché tali cose non possono procedere da Lui.

Anche per quanto riguarda la vita eterna occorre dire qualcosa; innanzi tutto come abbiamo visto c’è differenza tra vita eterna in relazione ai 144.000 e quella in relazione alle ‘altre pecore’ perché la prima è ‘celeste’ mentre l’altra è ‘terrena’; e poi che essa non è posseduta dai Testimoni di Geova (né dal ‘rimanente dei 144.000’ e neppure dalle ‘altre pecore’) perché secondo loro la vita eterna il rimanente dei 144.000 la riceveranno alla fine della loro vita terrena se ne saranno reputati degni mentre gli altri la riceveranno alla fine del millennio, se passeranno la prova, ed allora finalmente potranno dire di averla ricevuta o meglio meritata. Ora, prescindendo dal fatto che in mezzo al popolo di Dio non ci sono persone destinate a vivere eternamente in due luoghi diversi, uno in cielo e l’altro in terra; vediamo cosa dice la Torre di Guardia a riguardo della vita eterna. Commentando le parole di Gesù: “Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”[6] (nella loro versione si legge: ‘affinché chiunque esercita fede in lui..’) la Torre di Guardia afferma: ‘Sì, quelli che esercitano fede in Gesù Cristo, mediante il quale Dio provvide il riscatto, riceveranno la vita eterna che la deliberata disubbidienza di Adamo aveva sottratto loro’.[7] E quando riceveranno la vita eterna? Alla fine del Millennio natu­ralmente, dopo che avverranno tutte le loro previsio­ni! Ma essi dimenticano che la Scrittura non solo afferma che Dio “renderà a ciascuno secondo le sue opere: vita eterna a quelli che con la perseveranza nel bene oprare cercano gloria e onore e immortalità…”,[8] ma anche che coloro che credono in Cristo hanno già la vita eterna dimorante in loro stessi secondo che è scritto: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna…”;[9] “Chi crede ha vita eterna”;[10] “Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figliuolo e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”[11] (notate che il ricevere la vita eterna precede la risurrezione nelle parole di Gesù, mentre nella teologia della Torre di Guardia la vita eterna sulla terra i Testimoni di Geova che muoiono con la speranza terrena la potranno ottenere solo dopo essere risuscitati dopo avere passato tutte le prove); “Io v’ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuol di Dio”;[12] “Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”;[13] questi sono alcuni dei versetti biblici che attestano in maniera chiara che coloro che credono hanno la vita eterna, e non devono aspettare la fine del millennio per riceverla.

 


[1] Ef. 2:8

[2] Tito 3:4-5

[3] Rom. 1:16

[4] Rom. 10:9

[5] Vedi la parte dove ho trattato il millennio per comprendere meglio quanto ho detto.

[6] Giov. 3:16

[7] La Torre di Guardia, 15 marzo 1981, pag. 10

[8] Rom. 2:6-7

[9] Giov. 3:36

[10] Giov. 6:48

[11] Giov. 6:40

[12] 1 Giov. 5:13

[13] Giov. 5:24