La risurrezione

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Nell’epistola ai Filippesi Paolo scrisse: “In guisa ch’io possa conoscere esso Cristo, e la potenza della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme a lui nella sua morte, per giungere in qualche modo alla risurrezione dai morti”.[1]

Ma nella Bibbia dei Testimoni di Geova si legge a proposito della risurrezione: ‘[per vedere] se in qualche modo io possa consegui­re la risurrezione dai morti [che ha luogo] più presto’.

Il perché dell’immissione di questo inesistente ‘che ha luogo più presto’ è dovuta al fatto che secondo i Testimoni di Geova la prima risur­rezione è quella che ha avuto luogo nel 1918 a cui hanno parteci­pato quelli dei 144.000 che erano morti, e siccome questa è la prima risurrezione in ordine di tempo tra tutte le ‘risurrezioni’ della Torre di Guardia ed a quella doveva partecipare e vi partecipò pure Paolo, allora hanno voluto far dire a Paolo che lui voleva raggiungere la risurrezione che doveva avere luogo nel 1918. Che manipolatori e ingannatori sono quelli della Torre di Guardia!

 


[1] Fil. 3:10-11