Il riposo del settimo giorno

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Nel libro della Genesi dopo che Dio terminò l’opera della crea­zione è scritto: “E Dio benedisse il settimo giorno e lo santifi­cò, perché in esso si riposò da tutta l’opera che aveva creata e fatta”.[1]

Ma nella versione della Bibbia dei Testimoni di Geova si legge: in quella del 1967: ‘E Dio benediceva il settimo giorno e lo rendeva sacro, perché in esso effettivamente egli si riposa da tutta la sua opera che Dio ha creata allo scopo di farla’, mentre nella versione del 1987: ‘E Dio benediceva il settimo giorno e lo rendeva sacro, perché in esso si è andato riposando da tutta la sua opera che Dio ha creato allo scopo di fare’.

Come potete vedere secondo la Bibbia della Torre di Guardia Dio sta ancora riposandosi dall’opera della creazione perché il settimo giorno dura ancora. Ma il verbo ebraico vayshbòth è un passato remoto (‘si riposò’) quindi non può essere tradotto né con ‘si riposa’ e neppure con ‘si è andato riposando’. Questa manipolazione l’hanno fatta per sostenere la loro dottrina che dice che il settimo giorno di riposo dura da migliaia di anni.

E’ da notare però che nella Traduzione del Nuovo Mondo il passo nell’epistola agli Ebrei che dice: “Perché in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, è detto così: E Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere”,[2] non è stato adulterato. Eppure quel “qualche luogo” dove è detto che Dio si riposò il settimo giorno da tutte le opere sue è proprio nella Genesi, nello stesso posto dove nelle loro versioni si legge invece: ‘in esso effettivamente egli si riposa..’ e poi ‘..in esso si è andato riposando…’!

 


[1] Gen. 2:3

[2] Ebr. 4:4