La predicazione per le case

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I Testimoni di Geova dicono che andare di casa in casa ad annun­ziare la buona novella del regno di Dio è biblico perché lo hanno fatto prima di loro gli apostoli. Ora, prescindendo dal fatto che essi non vanno ad annunziare la Buona Novella del Regno di Dio perché annunziano un altro Evangelo e un altro Gesù, bisogna dire che quello che dicono non è affatto vero, anzi è vero il contrario che cioè Gesù ordinò a coloro che mandò a predicare di non andare di casa in casa secondo che è scritto in Luca: “Non passate di casa in casa”.[1]

E’ bene dire però a questo punto che essi per sostenere questo loro modo di agire citano questi due passi dalla loro traduzione: il primo si riferisce agli apostoli in Gerusalemme: ‘E ogni giorno, nel tempio e di casa in casa, continuavano senza posa a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno al Cristo, Gesù’; il secondo fa parte del discorso di Paolo agli anziani di Efeso: ‘Non mi sono trattenuto dal dirvi nessuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa’. Ma ambedue questi passi sono stati distorti perché la loro vera traduzione è questa: “E ogni giorno, nel tempio e per le case, non ristavano d’insegnare e di annunziare la buona novella che Gesù è il Cristo”;[2] e: “Io non mi son tratto indietro dall’annunziarvi e dall’insegnarvi in pubblico e per le case, cosa alcuna di quelle che vi fossero utili..”.[3]

Come potete vedere la Scrittura non dice affatto che gli apostoli passavano di casa in casa come fanno i Testimoni di Geova, spesso anche di buon mattino, per annunziare il loro messaggio, ma un’altra cosa, cioè che annunziavano la Buona Novella anche nelle case. Bisogna sempre tenere presente che in quei tempi le chiese si radunavano nelle case dei credenti e quindi per gli apostoli era del tutto normale annunziare l’Evan­gelo per le case.

Anche Gesù ha annunziato l’Evangelo nelle case; ma non è che andava di casa in casa; “egli andava attorno di città in città e di villaggio in villaggio, predicando ed annunziando la buona novella del regno di Dio”,[4] ma non andava di casa in casa.

Quando annunziò l’Evangelo nelle case egli lo fece perché era stato invitato da qualcuno in casa propria; alcuni esempi per chiarire ciò. Luca dice: “Or mentre essi erano in cammino, egli entrò in un villag­gio; e una certa donna, per nome Marta, lo ricevette in casa sua. Ell’avea una sorella chiamata Maria la quale, postasi a sedere a’ piedi di Gesù, ascoltava la sua parola”;[5] quindi Gesù in quella casa si mise ad annunziare la Parola di Dio. Luca dice ancora: “E avvenne che, essendo egli entrato in casa di uno de’ principali Farisei in giorno di sabato per prender cibo, essi lo stavano osservando..”,[6] e dopo avere guarito l’uomo idropico, Gesù, notando “come gl’invitati sceglievano i primi posti, disse loro questa parabola: Quando sarai invitato a nozze da qualcuno….”;[7] e poi quando “uno de’ commensali, udite queste cose, gli disse: Beato chi mangerà del pane nel regno di Dio”,[8] Gesù raccontò un’altra parabola, quella dell’uomo che fece un gran convito e mandò il suo servitore a chiamare gli invitati.

Tutto ciò ci mostra che quando Gesù veniva invitato da qualcuno in casa sua egli vi entrava e vi annunziava la parola di Dio. Ma da qui a dire che Gesù andava di casa in casa come fanno i Testimoni di Geova c’è un abisso.

 


[1] Luca 10:7

[2] Atti 5:42

[3] Atti 20:20

[4] Luca 8:1

[5] Luca 10:38-39

[6] Luca 14:1

[7] Luca 14:7-8

[8] Luca 14:15