La personalità e divinità dello Spirito Santo

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Vediamo ora alcune Scritture riguardanti lo Spirito Santo che i ‘traduttori’ della versione del Nuovo mondo hanno manipolato per potere sostenere che Egli non è una persona. Prima di esaminarli è necessario dire che essi hanno messo sempre Spirito Santo in minu­scolo e mai in maiuscolo; non è senza significato questo gesto. Il significato è che essi non reputano lo Spirito Santo né divino e né una persona al pari di Dio e del suo Figliuolo, e il motivo è per fare apparire ai lettori lo Spirito Santo una cosa e non una persona divina quale in effetti è. E’ vero che nei manoscritti più antichi del Nuovo Testamento tutte le lettere di ogni parola erano maiuscole e quindi il fatto di mettere alcune parole in maiuscolo ed altre in minuscolo è soggettivo da parte dei traduttori; ma il fatto di trovare sempre Spirito Santo in minu­scolo proprio nella traduzione di coloro che negano la personali­tà e la divinità dello Spirito Santo con tanta veemenza e stol­tezza non può passare inosservato. Esso non può che riflettere la mentalità di coloro che hanno fatto quella traduzione. Vediamo adesso i passi da loro adulterati.

– Nel libro della Genesi è scritto: “E la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell’abisso, e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque”.[1]

Mentre nella loro versione si legge: ‘Ora la terra risultò essere informe e vuota e c’erano tenebre sulla superficie delle acque dell’abisso; e la forza attiva di Dio si muoveva sulla superficie delle acque’.

Come potete vedere, i traduttori della loro Bibbia hanno modifi­cato il primo passo della Scrittura che si riferisce allo Spirito di Dio, mettendo ‘la forza attiva di Dio’ al posto di “Spirito di Dio”. Nell’originale ebraico c’è Ruwach che significa Spirito, e non forza attiva.

– Paolo dice a Timoteo: “Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede…”.[2]

Ma nella loro versione si legge: ‘Comunque, l’espressione ispirata dice esplicitamente che in successivi periodi di tempo alcuni si allontaneranno dalla fede…”.

In questo caso per non fare leggere che lo Spirito parla (il che s’addice ad una persona) ed annunzia le cose a venire il che s’addice solo a Dio secondo che è scritto in Isaia: “Chi, come me, proclama l’avvenire…?”[3] gli scellerati traduttori hanno fatto scomparire “lo Spirito dice espressamente…” e ci hanno messo ‘l’espressione ispirata dice…’. Insomma ci troviamo davanti ad una traduzione delle Scritture veramente manipolata.

– Gesù disse: “Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità… Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l’annunzierà”.[4] Come potete vedere in relazione allo Spirito Santo c’è il pronome Egli il che indica che lo Spirito Santo è una persona.

Ma che hanno fatto i traduttori della Torre di Guardia? Hanno messo al posto di Egli ‘quello’ difatti le stesse parole le hanno rese così: ‘Ho ancora molte cose da dirvi, ma non siete in grado di sostenerle al presente. Comunque, quando quello sarà arrivato, lo spirito della verità, vi guiderà in tutta la verità… Quello mi glorificherà, perché riceverà da ciò che è mio e ve lo dichiarerà’. Ciò costituisce una perversione del significato del testo greco originale, infatti il pronome che si riferisce a Spirito (Pneuma) è ekeinos, un pronome maschile. La traduzione della Torre di Guardia, cioè ‘quello’ inteso come cosa, sarebbe stata corretta se il pronome fosse stato al neutro singolare, ossia ekeino.

E’ vero che nella lingua Italiana ‘quello’ può essere usato anche per indicare una persona e non soltanto una cosa, ma è anche vero che il suo uso in relazione ad una persona è sconsigliato. Nel vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli (1964) alla voce quello si legge infatti: ‘Per le persone invece di quello, quel­la, si preferisce usare il pronome personale (quello potrebbe apparire spregiativo). quel, quello hanno spesso il significato neutro di Quella cosa’. Quindi se si mettono assieme le due cose; e cioè che l’originale greco esige che si metta Egli e non ‘quello’, con il fatto che quello si usa spesso in riferimento ad una cosa e non in riferi­mento ad una persona, ed a questa si unisce il fatto che i Testimoni di Geova disconoscono la personalità dello Spirito Santo si capisce il perché i Traduttori di questa versione hanno messo ‘quello’ invece di Egli.

– Paolo dice alla fine della seconda epistola ai Corinzi: “La grazia del Signor Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi”.[5]

Ma nella loro versione si legge: ‘L’immeritata benignità del Signore Gesù Cristo e l’amore di Dio e la partecipazione nello spirito santo siano con tutti voi’.

Come potete vedere nella loro traduzione al posto di “dello Spirito Santo” è stato posto ‘nello spirito santo’ quando nell’originale greco c’è “dello” invece che ‘nello’; perché questa manomissione? Per non fare apparire lo Spirito Santo sullo stesso livello del Padre e del Figliuolo, ossia per non farlo apparire una persona ma bensì come una forza sprigionata da Dio.

– Nella prima epistola di Giovanni è scritto: “Da questo conosce­te lo Spirito di Dio: ogni spirito che confessa Gesù Cristo venuto in carne, è da Dio”.[6]

Ma nella loro versione scompare “lo Spirito di Dio” infatti si legge: ‘Da ciò acquistate conoscenza dell’espressione ispirata da Dio: Ogni espressione ispirata che confessa Gesù Cristo venuto nella carne ha origine da Dio’.

Anche qui la manomissione ha come fine quello di non attribuire allo Spirito Santo una personalità.

 


[1] Gen. 1:2

[2] 1 Tim. 4:1

[3] Is. 44:7

[4] Giov. 16:12-13,14

[5] 2 Cor. 13:15

[6] 1 Giov. 4:2