L’essere divenuti partecipi di Cristo

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Nell’epistola agli Ebrei è scritto: “Poiché siam diventati partecipi di Cristo, a condizione che riteniam ferma fino alla fine la fiducia che avevamo da principio…”.[1]

Ma nella loro versione si legge: ‘Poiché noi diveniamo effettivamente partecipi del Cristo solo se manteniamo salda sino alla fine la fiducia che avemmo nel principio’.

Così come sono tradotte quelle parole appare che i credenti in Cristo non sono già diventati partecipi di Cristo, ma lo diventa­no col passare del tempo a condizione che ritengono fino alla fine la loro fede. Ma questo è un strano discorso che non ha un fondamento scritturale perché la Scrittura attesta in svariate maniere che noi siamo già partecipi di Cristo. Non ha forse detto Paolo: “Chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui”?[2] Ed anche: “Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo”?[3]

Riteniamo che questa manomissione serva a sostenere la dottrina dei Testimoni di Geova a riguardo della salvezza dei 144.000 (perché anche la lettera agli Ebrei fu scritta a membri del ‘piccol gregge’) perché fa credere che nessun membro di questa classe può dire di essere certo di essere diventato partecipe di Cristo. I membri dei 144.000 devono aspettare la fine della loro vita terrena prima di diventarlo effettivamente.

 


[1] Ebr. 3:14

[2] 1 Cor. 6:17

[3] 1 Cor. 6:15