La cena del Signore è stata istituita per tutti i credenti senza distinzione

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Cominciamo col dire che non è vero che Dio fece due patti, ossia il Nuovo Patto e un ‘patto per un regno’ solo con i dodici discepoli di Cristo perché questi erano parte dei 144.000 (e naturalmente anche con coloro che in avvenire sarebbero entrati a far parte di questo gruppo); mentre coloro che non sarebbero stati dei 144.000, ossia ‘le altre pecore’, non sarebbero entrati né nel Nuovo Patto e né in questo ‘patto per un regno’. E questo lo diciamo perché il patto è uno solo, è chia­mato Nuovo Patto nel sangue di Cristo, ed è stato fatto da Dio con tutti i credenti e non solo con una parte di essi. E il mediatore di questo Nuovo Patto è Cristo Gesù perché è lui l’eterno sommo sacerdote, secondo l’ordine di Melchisedec, costituito da Dio a pro degli uomini, che nella pienezza dei tempi, offrì il suo sangue per fare la propiziazione dei nostri peccati. Infatti quando Gesù, nella notte che fu tradito, diede il calice disse ai suoi discepoli: “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, il quale è sparso per voi”.[1] Dunque, se Cristo ha chiamato quell’unico calice il Nuovo Patto nel suo sangue ed il suo sangue è stato sparso anche per tutti noi che ancora non esistevamo a quel tempo (secondo Matteo infatti Gesù disse che il suo sangue era “sparso per molti per la remissione dei peccati”),[2] da dove spunta fuori adesso che c’è un altro patto, cioè un ‘patto per un regno’, contratto solo con i 144.000? Non è forse scritto agli Ebrei che se il “primo patto fosse stato senza difetto, non si sarebbe cercato luogo per un secondo”?[3] Il Nuovo Patto è dunque chiamato il secondo. Ora, se il ‘patto per un regno’ fosse un altro patto concluso con il suo popolo, certamente lo scrittore agli Ebrei ne parlerebbe di questo terzo patto, ma in tutta questa epistola che tratta ampiamente la differenza tra l’Antico Patto e il Nuovo, di quest’altro patto non c’è il benché minimo accenno. Perché? Perché Dio ha fatto con il suo popolo un solo patto oltre a quello che fece ai giorni di Mosè; il Nuovo Patto, che è il secondo e che è eterno. E coloro che mediante Cristo sono entrati in questo Nuovo Patto sono stati costituiti da Cristo eredi del Regno.

Ma andiamo avanti con la nostra confutazione. Noi domandiamo: ‘Se non si può dire che il corpo di Cristo fu dato solo per quei dodici discepoli e che il sangue di Cristo fu sparso solo per quei dodici discepoli che erano presenti in quella stanza con Gesù, quantunque Gesù disse solo a loro (quando diede loro il pane): “Questo è il mio corpo il quale è dato per voi”;[4] e (quando diede loro il calice): “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, il quale è sparso per voi”,[5] come si può dire che il pane e il calice del Signore si debbano dare solo ad una parte dei credenti solo perché in quella notte i discepoli a cui furono dati quegli elementi erano solo dodici? Ed infine diciamo che è veramente arbitrario affermare che quei discepoli del Signore a cui Gesù diede il pane ed il calice erano parte dei 144.000! Ma ammettiamo anche che i discepoli del Signo­re presenti in quella stanza facessero parte dei 144.000; ma con quale autorità scritturale si potrebbe affermare che ‘le altre pecore’ non possono partecipare alla cena del Signore perché non fanno parte dei 144.000? La risposta è nessuna. Non è forse vero che il calice della benedizione che noi benediciamo è la comunione con il sangue di Cristo? Non è forse vero che il pane che noi rompiamo è la comunione con il corpo di Cristo? Perché dunque, se Cristo ha dato il suo sangue e il suo corpo per ciascuno di noi, si dovrebbero negare gli elementi che rappresentano il suo sangue e il suo corpo ad una parte di coloro per i quali Cristo ha dato sia il suo corpo che il suo sangue? Perché impedirgli di avere comunione con il sangue ed il corpo di Cristo?

Da qualsiasi lato dunque si analizza l’istituzione della cena del Signore emerge che ad essa possono e devono partecipare tutti (e non solo una parte) coloro che hanno creduto nel nome di Cristo Gesù, perché essi sono, in virtù della loro fede, tutti dei figliuoli di Dio, con cui Dio ha fatto il Nuovo Patto nel sangue del suo Figliuolo. Ed in virtù di questo patto essi sono eredi del Regno di Dio.

 

 


[1] Luca 22:20

[2] Matt. 26:28

[3] Ebr. 8:7

[4] Luca 22:19

[5] Luca 22:20