I Testimoni di Geova non sono dei Cristiani, ma delle persone che giacciono ancora nelle tenebre

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Sono i Testimoni di Geova a giusta ragione degni di essere chiamati i soli veri cristiani sulla faccia della terra? Affatto; perché i fatti dimostrano chiaramente che i Testimoni di Geova sono anch’essi come tanti altri nel pantano fangoso, nella fossa di perdi­zione in cui noi tutti eravamo prima di conoscere Dio. E perciò sono ancora senza Cristo nel mondo. Basta considerare le loro dottrine (anche solo quelle sin qui viste) per render­si conto chiaramente di questo. E’ vero che essi mostrano grande zelo per quanto riguarda la divulgazione del loro messaggio, è vero che fanno sfoggio di diversi passi della Bibbia per sostenere questo loro messaggio, ma questo non significa proprio nulla. Si può essere convinti di essere nella verità e nella giusta organizzazione terrena e di divulgare il retto messaggio ed essere nello stesso tempo schiavi del peccato, sulla via della perdizione. E di tali esempi, cioè di uomini e donne che hanno dato retta alle più strane dottrine e nonostante ciò credono di essere nella verità, e facenti parte dell’unico gruppo di salvati esistente sulla terra, ma nella realtà sono sotto la potestà delle tenebre perché non conoscono il Signore Gesù, ce ne sono molti sulla terra.

Ma vediamo ora di dimostrare che i Testimoni di Geova fanno parte della ‘falsa religione’ (così la chiamano loro) mediante le loro stesse parole che troviamo in La verità che conduce alla vita eterna. In questo libro nel capito­lo intitolato: ‘Come si identifica la vera religione’ troviamo scritto in che maniera si riconoscono i veri adoratori di Dio, quelli cioè di cui parlò Gesù alla donna samaritana quando le disse: “Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede”.[1] Dopo avere detto: ‘Ciò che realmente determina se siamo veri adoratori di Dio non è la nostra semplice asserzione né le nostre opere apparentemente lodevoli, ma il nostro fare in effetti la volontà del Padre celeste..’;[2] gli scrittori cominciano a enumerare i frutti da cui si riconoscono i veri adoratori di Dio.

Il primo è l’amore infatti leggiamo: ‘La Bibbia ci dice che ‘Dio è amore’’. In armonia con ciò, Gesù mostrò che il più rimarchevo­le segno di quelli che seguono il suo esempio nell’adorare Dio sarebbe stato quello di avere amore fra loro. Egli disse: ‘Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi’.[3]

Ben detto; ma dov’è nei Testimoni di Geova questo amore di Dio in verso noi figliuoli di Dio? Non esiste. Se essi dicono di essere persone che hanno creduto in Dio, di seguire le orme di Gesù, di amare Dio, come mai non amano coloro che sono stati generati da Dio? Come mai non amano i fratelli e le sorelle di Gesù? Non ha forse detto Giovanni: “Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama Colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui generato”?[4] Ecco la prova che dimostra che essi sono ancora nelle tenebre più fitte; il fatto che essi non ci amano a noi che siamo stati generati da Dio e adottati quali suoi figliuoli. “Chi non ama non ha conosciuto Iddio; perché Dio è amore”[5] dice Giovanni. Per questa ragione possiamo affermare con tutta tranquillità che i Testimoni di Geova non hanno conosciuto Dio e perciò non sono tra i veri adoratori che adorano il Padre in ispirito e verità. Se consideriamo bene le parole e gli atteggiamenti dei Testimoni di Geova verso noi figliuoli di Dio (tenete presente che essi sono chiamati a nutrire un odio puro verso di noi) ci possiamo accorgere che assomigliano ai Giudei che odiavano Gesù e lo volevano uccidere. Perché? Perché essi da un lato affermavano di avere come Padre Iddio, e dall’altro rifiutavano di ascoltare le parole di Gesù e volevano ucciderlo. Ma che gli disse Gesù? Egli disse loro: “Se Dio fosse vostro Padre, amereste me, perché io son proceduto e vengo da Dio… Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre, e volete fare i desiderî del padre vostro. Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio”.[6] Anche noi possiamo dire delle cose simili ai Testimoni di Geova che si vantano di conoscere Dio, di avere Dio come Padre ma non ci amano e rifiutano di ascoltare la verità che gli pro­clamiamo. Se Dio è Padre vostro, come mai non amate noi che siamo suoi figliuoli? Perché il padre vostro è il diavolo. Sì, il sedut­tore di tutto il mondo perché egli si usa anche di voi per sedurre le persone. Se siete da Dio come mai non ascoltate la parola di verità che vi annunziamo? Perché voi non siete da Dio ma dal diavolo che è nemico della verità. Ma forse qualcuno dirà: ‘Essi tra di loro si amano!’. No, non è affatto così, il loro è solo un apparente amore, qualcosa che ha nome di amore ma non è l’amore di Dio di cui parla la Scrittura. Chi li ha frequentati lo sa molto bene questo; ma d’altronde che cosa ci si può aspettare da persone che ancora sono schiave di Satana e perciò sotto la potestà delle tenebre? Che si amino come Cristo ci ha amati? Ma se non hanno conosciuto Colui che è amore come si ameranno?

Ma passiamo agli altri segni da cui si riconoscono i veri adoratori di Dio.

‘Un’altro segno della vera religione e di quelli che la praticano è il rispetto per la Parola di Dio. Quando fu sulla terra il Figlio di Dio ne diede il modello, mostrando il più alto rispetto per le ispirate Scritture. Egli le citò come autorità finale nelle questioni. Di continuo indirizzò gli uditori alla Parola di Dio, incoraggiandoli a leggerla e ad applicarla…’.[7]

Ben detto; ma dov’è questo rispetto per le Scritture nei Testimoni di Geova? Noi non lo intravediamo. Cominciamo col dire che i loro dirigenti hanno contorto le Scritture facendogli dire quello che esse non dicono; questo basterebbe a dimostrare che se ci sono persone sulla terra che non rispettano la Parola di Dio sono proprio i dirigenti di questa organizzazione (che sono chiamati ‘lo schiavo fedele e discreto’ e che fanno parte dei 144.000) che senza alcun timore di Dio hanno manipolato le sacre Scritture profanandole (le loro manipolazioni le vedremo più avanti). Ma dov’è questo alto rispetto per la Parola di Dio nei Testimoni di Geova che negano gli insegnamenti scritturali sulla Trinità, sulla divinità di Cristo, sulla personalità e divinità dello Spirito Santo, sulla giustificazione, sulla nuova nascita, sull’immortalità dell’anima, sull’inferno, sulla Geenna e sul tormento eterno per citarne solo alcuni? Ma dov’è questo rispetto per la Parola di Dio in loro che interpretano in maniera fantasiosa e arbitraria molti e molti passi della Scrit­tura che non hanno per nulla quel significato ma un’altro? E poi, quando mai i Testimoni di Geova indirizzano le anime a leggere la Parola di Dio e la citano come autorità finale? Ma non è forse vero il contrario? Non è forse vero che l’autorità finale che essi citano è la Torre di Guardia e che ribellarsi ad essa, anche quando dice le cose più assurde, significa ribellarsi a Dio che parla per mezzo di essa, secondo loro? Ma che vanno cianciando i Testimoni di Geova? Esaminino le loro vie e si accorgeranno che le loro stesse parole testimoniano contro di loro in maniera eloquente!

‘Un’ulteriore esigenza della vera religione è che deve santifica­re il nome di Dio (…) Se volete ottenere la salvezza, anche voi, dovete conoscere e onorare il nome di Dio’.[8]

Ora, il nome di Dio è Yahweh che significa Colui che è; i Testimoni di Geova però lo hanno reso in italiano Geova. Ma a prescindere per ora questo (su questa cosa torneremo in appresso), noi diciamo: ‘Ma in che maniera santificano i Testimoni di Geova il nome santo di Dio? Chiamandolo Geova anziché Dio? Ma non è questa la maniera in cui si deve santificare il nome di Dio altrimenti Gesù e gli apostoli ce lo avrebbero lasciato detto. Il nome di Dio lo si santifica facendo ciò che è giusto agli occhi di Dio, e parlando in maniera giusta. Domandiamoci allora: Qual è il comportamento dei Testimoni di Geova? Come parlano? Le loro opere e parole testimoniano contro di loro. Prendiamo per esempio quello che essi dicono a riguardo di Gesù Cristo il Figliuolo di Dio: essi dicono che Gesù è una creatura, la prima creatura di Dio, il che è in netto contrasto con la Parola di Dio che defini­sce Gesù Dio benedetto in eterno. Questo significa disonorare il Figliuolo, cioè togliergli l’onore che ha quale Dio, e non è cosa da nulla. Ma cosa disse Gesù? “Chi non onora il Figliuolo non onora il Padre che l’ha mandato”.[9] Quindi i Testimoni di Geova disconoscendo Cristo come Dio non fanno altro che disonorare il Padre che l’ha mandato. Riflettano bene dunque alle loro vie, perché sono proprio loro che stanno disonorando Dio e non coloro che affermano che Cristo è Dio.

‘I veri adoratori inoltre proclamano il regno di Dio come la vera speranza dell’uomo’.[10]

Sì, è vero che i veri adoratori proclamano il regno di Dio: Filippo infatti annunziava la buona novella relativa al regno di Dio e Paolo pure annunziava il Regno. E’ dunque biblico annunziare il Regno di Dio; ma non il regno della Torre di Guardia perché quello non è altro che una favola artificiosamente composta per sedurre le persone. Ma quando mai nella Scrittura c’è scritto che il Regno di Dio è formato da 144.000 persone? Ma dove mai si dice che solo questi regneranno in cielo con Gesù mentre gli altri regneranno sulla terra? Ma dove mai c’è scritto che i credenti sono divisi in due classi una delle quali ha la speranza celeste mentre l’altra una terrena. Ma non ha forse detto Paolo: “Siete stati chiamati ad un’unica speranza, quella della vostra vocazione”?[11] Il Regno di Dio è quello celeste nel quale gli uomini possono entrare solo nascendo di nuovo, cioè ravvedendosi e credendo nel nome del Figliuolo di Dio che è il Sovrano di questo regno. Il Regno di Dio è formato da tutti coloro che credono in Cristo Gesù, nessuno escluso, perché è scritto che Gesù ci ha fatti esser un regno. E perciò questo regno si trova sulla terra.

‘Un’altra esigenza ancora della vera religione è che si mantiene separata dal mondo e dalle sue cose’.[12]

E’ vero che la chiesa si deve mantenere pura dal mondo; questo lo dice Giacomo.[13] Ma noi non vediamo che i Testimoni di Geova si conservano puri dal mondo; anche loro si danno ai piaceri della vita, alle mondane concupiscenze come tanti altri; per esempio essi vanno a ballare, le donne si truccano e si adornano con gioielli d’oro, ritengono di avere il diritto di impedire il concepimento, vanno al cinema, vedono tranquillamente la televisione,[14] ecc. In che cosa si differenziano dunque? Solo nel fatto che non vogliono fare il servizio militare? O forse perché non vogliono festeggiare i compleanni, la festa del papà, quella della mamma o la festività del natale?[15] Ben poca cosa, veramente ben poca cosa.[16] Quindi ancora una volta dobbiamo dire che essi stessi con le loro stesse parole si dichiarano – senza rendersene conto – non essere i veri adoratori di Dio.

Ma alla fine del capitolo troviamo scritto: ‘Chi sono dunque quelli che oggi formano il corpo dei veri adoratori? In base all’evidenza, che è nota o disponibile alle persone di ogni parte della terra, non esitiamo a dire che sono i cristiani testimoni di Geova. Per condividere questa convinzione li dovete conoscere bene. Il miglior modo è quello di assistere alle loro adunanze nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova’.[17]

No, non è vero; i Testimoni di Geova non sono i veri adoratori di Dio perché non lo conoscono. Essi sono dei lupi rapaci travestiti da pecore. Guardatevi dunque da loro e tenete i vostri piedi lontani dalle loro sale.

 


[1] Giov. 4:23

[2] La verità che conduce alla vita eterna, New York 1968, pag. 123

[3] Ibid., pag. 123

[4] 1 Giov. 5:1

[5] 1 Giov. 4:8

[6] Giov. 8:42,44,47

[7] Ibid., pag. 125

[8] Ibid., pag. 127

[9] Giov. 5:23

[10] Ibid., pag. 128

[11] Ef. 4:4

[12] Ibid., pag. 129

[13] Cfr. Giac. 1:27

[14] Tutte cose che fanno perché viene loro insegnato che possono farle.

[15] I Testimoni di Geova non festeggiano il natale perché la ritengono una festa di origini pagane. Si tenga presente però che ai giorni di Russell e per alcuni anni sotto Rutherford il natale veniva festeggiato dagli Studenti Biblici. La celebrazione del natale fu abolita infatti nel 1928. I Testimoni di Geova quindi rigettano la data del 25 dicembre come data della natività di Gesù. Questo non significa però che loro non hanno stabilito nessuna data sulla nascita di Gesù, infatti per loro egli ‘nacque nel mese di etanim (settembre-ottobre) del 2 a.E.V’ (Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. I, Roma 1992, prima ristampa in italiano, pag. 1065). Nel loro libro Nuovi cieli e Nuova terra sono un po’ più precisi perché dicono che nacque verso il 1° ottobre dell’anno 2 a.C (cfr. Nuovi cieli e Nuova terra, pag. 139).

[16] Un’altra cosa da cui i Testimoni di Geova dicono di astenersi è la politica; loro fanno presente che come Testimoni di Geova non possono fare compromessi con i governi satanici di questo mondo perché non sono di questo mondo. E a tale riguardo fanno presente che la chiesa cattolica romana e molte chiese protestanti invece questi compromessi li hanno fatti con i governi di questo mondo. Intanto però anche loro hanno chiesto ed ottenuto dallo Stato italiano il riconoscimento giuridico, e si sa che per ottenere questo riconoscimento dallo Stato occorre scendere a qualche compromesso perché lo Stato pone delle condizioni ben precise che per essere soddisfatte portano a dover calpestare la Parola di Dio su diversi punti. Ma questa è una cosa conosciuta; una cosa molto meno conosciuta invece è il tentativo di compromesso che i dirigenti della Torre di Guardia cercarono di fare a suo tempo con il regime di Hitler. Ora, non è difficile imbattersi sui libri e sulle riviste della Torre di Guardia in discorsi che raccontano come molti Testimoni di Geova, durante il nazismo, persero la vita a motivo della loro netta e ferma posizione contro i princìpi del terzo Reich di Hitler. In Sia Dio riconosciuto verace si legge per esempio: ‘Vittime dell’aggressione Nazi-Fascista-Vaticana, i testimoni di Geova dovettero subire delle torture indescrivibili durante i dodici lunghi anni del dominio nazista. Molti suggellarono la loro testimonianza col proprio sangue’ (Sia Dio riconosciuto verace, pag. 248-249). Questi discorsi hanno lo scopo di dimostrare come i Testimoni di Geova, a differenza della chiesa cattolica che fece il concordato con Hitler per scampare alla persecuzione nazista, non fecero nessun compromesso con Hitler. Ma il fatto è che – come già detto – molti non sanno che in realtà la Società della Torre di Guardia fece il tentativo di accattivarsi il favore del regime dittatoriale di Hitler, tentativo però che risultò vano perché le autorità naziste rifiutarono di prestare attenzione alle richieste della Società, per cui la persecuzione contro di loro fu inevitabile. Rutherford e i suoi stretti collaboratori cercarono di salvaguardare la filiale tedesca dalla persecuzione nazista attaccando gli Ebrei (tenete presente che i Testimoni di Geova prima sotto Russell e poi sotto Rutherford – sotto costui solo fino al 1932 perché in quell’anno Rutherford rinnegò la sua posizione a favore degli Ebrei tenuta sin dall’inizio della sua presidenza – avevano sostenuto la causa sionista), la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la Lega delle Nazioni. Le seguenti parole tratte da due documenti ufficiali della Torre di Guardia indirizzati ai funzionari del governo nazista e ad Hitler medesimo lo fanno comprendere bene. ‘Questa compagnia del popolo tedesco, costituita da cittadini pacifici e osservanti delle leggi in rappresentanza di molti altri di ogni parte della Germania, che si sforzano lealmente di operare per il suo benessere, si è radunata a Berlino in questo 25° giorno del mese di giugno del 1933, per dichiarare gioiosamente la sua completa devozione a Geova, l’Iddio Onnipotente, ed al suo regno retto da Cristo Gesù, che versò il suo sangue per ricomprare la razza umana. (…) Siamo stati accusati falsamente dai nostri nemici di avere ricevuto aiuti finanziari per la nostra opera dagli Ebrei. Niente è più lontano dalla verità. Fino ad ora gli Ebrei non hanno contribuito alla nostra opera nemmeno con un centesimo. Noi siamo fedeli seguaci di Cristo Gesù e crediamo in lui quale Salvatore del mondo, mentre gli Ebrei lo rigettano totalmente e negano con vigore che egli sia il Salvatore del mondo mandato da Dio per il bene dell’uomo. Ciò, di per sé, dovrebbe costituire prova sufficiente a smentire ogni accusa che noi riceviamo sostegno dagli Ebrei e quindi che le accuse contro di noi sono malignamente false e provengono certamente da Satana, il nostro grande nemico. L’impero più grande e oppressivo della terra è quello anglo-americano. Vale a dire l’impero britannico, del quale gli Stati Uniti d’America fanno parte. Sono stati gli affaristi ebrei dell’impero britannico americano che hanno costituito l’Alta Finanza allo scopo di sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni. Questo è vero in modo particolare per le città di Londra e di New York, le fortezze dell’Alta Finanza. Questo fatto è così noto in America che vi è un proverbio riguardante la città di New York che dice: ‘Gli Ebrei la posseggono, i Cattolici irlandesi la governano, e gli Americani pagano i conti’. (…) L’attuale governo della Germania si è schierato apertamente contro gli oppressori dell’Alta Finanza e contro la perniciosa influenza religiosa che viene esercitata nelle vicende politiche della nazione. Questa è esattamente la nostra posizione; la nostra letteratura inoltre spiega la ragione per cui esiste l’oppressiva Alta Finanza e la perniciosa influenza religiosa, in quanto le Sacre Scritture mostrano chiaramente che questi strumenti oppressivi procedono dal Diavolo, ed il completo sollievo da essi sarà possibile soltanto quando giungerà il Regno di Dio retto da Cristo. E’ perciò impossibile che la nostra letteratura o la nostra opera possano in qualche modo costituire un pericolo o una minaccia per la pace e la sicurezza dello stato. (…) Un attento esame dei nostri libri e della nostra letteratura mostrerà chiaramente che gli stessi alti ideali condivisi e promulgati dall’attuale governo nazionale vengono ribaditi e messi in grande risalto nelle nostre pubblicazioni, e mostrerà che Geova Dio farà in modo che al tempo opportuno tali alti ideali si realizzino a beneficio di tutte le persone che amano la giustizia e che obbediscono all’Altissimo. Non è vero, quindi, che la nostra letteratura e la nostra opera costituiscano una minaccia per i princìpi dell’attuale governo; viceversa noi siamo i più accesi sostenitori dei suoi nobili ideali. (…) E’ stato in America che la nostra organizzazione sotto la guida evidente del suo presidente ha sottolineato con grande enfasi che la Lega delle Nazioni non è un’istituzione voluta da Geova Dio, perché è oppressiva ed ingiusta. Fu tale situazione, esistente a quel tempo, che ci ha spinti ad usare il modo di esprimerci che appare nei nostri libri quando in essi si parla della Lega delle Nazioni e viene richiamata l’attenzione sul fatto che tale Lega delle Nazioni non potrà mai portare pace e benedizioni agli uomini (…) Noi facciamo perciò appello all’elevato senso di giustizia del governo e della nazione e chiediamo con il massimo rispetto che venga revocato l’ordine di proibizione nei confronti della nostra opera, e che ci sia data l’opportunità di essere ascoltati con imparzialità prima di essere giudicati (…) Prendiamo pertanto la Risoluzione che copie di questa Dichiarazione siano rispettosamente consegnate agli alti funzionari del governo (…)’. (Citato da Achille Aveta – Sergio Pollina, I Testimoni di Geova: martiri o opportunisti?, Napoli 1990, pag. 67,70,71,73,74,78). Ad Hitler fu scritto: ‘Onorevolissimo Signor Cancelliere del Reich, Il 25 giugno del 1933 si è tenuta presso la Sporthalle Wilmersdorf di Berlino un’assemblea degli Studenti Biblici tedeschi (i testimoni di Geova), alla quale hanno preso parte 5.000 delegati in rappresentanza di parecchi milioni di tedeschi che da molti anni sono non solo amici ma anche seguaci di questo movimento. Lo scopo della riunione era quello di far sì che in qualche modo si potesse far conoscere a Lei, Signor Cancelliere, ed agli altri preminenti membri del Governo del Reich tedesco, oltre che ai governi dei Lànder (stati), quanto segue: (…) è stato detto nel corso dell’assemblea, come si evince dalla Dichiarazione, che gli Studenti Biblici si stanno battendo per gli stessi elevati princìpi ed ideali etici per i quali lotta il governo nazionale della Germania (…). E’ stato anche detto nel corso del congresso che non vi è assolutamente nessun contrasto fra gli Studenti Biblici tedeschi ed il governo nazionale del Reich tedesco, ma che, al contrario, per quanto riguarda gli obbiettivi squisitamente religiosi e le mète apolitiche degli Studenti Biblici, può affermarsi categoricamente che essi siano in piena armonia con gli stessi obbiettivi del Governo del Reich tedesco. Alcuni dei nostri libri sono stati messi al bando perché si è detto che contenevano espressioni eccessivamente critiche. I delegati al convegno hanno precisato al riguardo che (….) ciò che nei nostri libri può sembrare aggressivo, quindi, nei confronti della finanza, della politica o del cattolicesimo romano (ultramontano), si riferisce esclusivamente agli oppressori del popolo e dello stato tedesco, e non ai tedeschi che si battono contro tali ingiustizie. (…)’ (Op. cit., pag. 79,82-83).

[17] La verità che conduce alla vita eterna, pag. 130