Spiegazione delle parole “I morti non sanno nulla”

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Per ciò che concerne il passo dell’Ecclesiaste che dice che “i morti non sanno nulla”,[1] é necessario dire che questo non sapere nulla si riferisce alla conoscenza delle cose che avvengono sulla terra, e non ad uno stato di incoscienza nel quale entrano i morti. Cito i seguenti passi per farvi capire ciò.

– Nel libro di Isaia é scritto: “Nondimeno, tu sei nostro padre; poiché Abrahamo non sa chi siamo, e Israele non ci riconosce…”.[2] Come potete vedere, benché Abrahamo viva nel paradiso di Dio egli non sa nulla di ciò che avviene sulla terra infatti egli non sa chi siamo benché siamo suoi figliuoli. Anche Giacobbe, benché sia nel cielo, non sa chi siamo.

– Nella storia di Saul è narrato l’episodio in cui Saul consultò una evocatrice di spiriti e si fece chiamare dal soggiorno dei morti il profeta Samuele. Ora, quando “Saul comprese ch’era Samuele, si chinò con la faccia a terra e gli si prostrò dinanzi. E Samuele disse a Saul: Perché mi hai tu disturbato, facendomi salire?”.[3] Ora, Samuele era morto ma, benché vivesse nell’aldilà, non sapeva perché Saul lo aveva fatto salire.

– Giobbe dice che l’empio, dopo che muore, “se i suoi figliuoli salgono in onore, egli lo ignora; se vengono in dispregio, ei non lo vede”.[4] Anche questo passo spiega cosa significa che i morti non sanno nulla.

Certo, noi crediamo che i morti non sanno nulla, ma non sanno nulla di quello che avviene a noi in questo mondo perché essi non ci vedono e non ci ascoltano. Ma crediamo pure che essi dovunque si trovino sanno perfettamente dove si trovano e sono a conoscenza di molte cose che a noi sulla terra sono occulte perché non possiamo né vederle e né udirle.

 

 


[1] Ecc. 9:5

[2] Is. 63:16

[3] 1 Sam. 28:14-15

[4] Giob. 14:21