L’anima può essere guadagnata o perduta

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Vediamo ora delle Scritture che attestano che l’uomo può o guada­gnare o perdere l’anima sua.

Pietro dice: “Nel quale credendo, benché ora non lo vediate, voi gioite d’un’allegrezza ineffabile e gloriosa, ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime”.[1] L’anima di coloro che sono nella verità é al sicuro, cioè é salvata; coloro che hanno creduto sanno che l’anima loro, median­te la fede, é custodita dalla potenza di Dio, e nel momento in cui essi moriranno sarà rapita e presa dal Signore nel suo regno celeste. Essa sarà dunque salvata dal fuoco dell’inferno.

Paolo, in prossimità della sua dipartenza, disse a Timoteo: “Il Signore mi libererà da ogni mala azione e mi salverà nel suo regno celeste”;[2] perché era convinto che quando sarebbe morto l’anima sua sarebbe scampata al fuoco dell’Ades e sarebbe andata nel regno dei cieli.

Gesù disse: “Io son la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morrà mai”.[3] Nelle suddette parole di Gesù é l’anima del credente che “vivrà”, anche se egli muore quanto alla carne. Noi figliuoli di Dio dunque, credendo nel Figliuolo di Dio fino alla fine, otterremo la salvezza delle anime (come dice Pietro), appunto perché essa quando si dipartirà dal corpo sarà salvata dal Signore nel suo regno celeste, scampando così prima al fuoco dell’Ades, e poi a quello dello stagno ardente di fuoco e di zolfo.

Giacomo ha detto: “Deposta ogni lordura e resto di malizia, ricevete con mansuetudine la Parola che é stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre”.[4] Questo significa che se noi facciamo dimorare in noi quello che abbiamo udito dal principio, la Parola che dimora in noi salverà le anime nostre. Ma da che cosa? Dal fuoco dell’Ades prima, e dalla morte seconda poi infatti voi non dovete dimenticare che Gesù ha detto che Dio può “far perire e l’anima e il corpo nella geenna”.[5]

Sempre Giacomo ha detto alla fine della sua epistola: “Fratelli miei, se qualcuno fra voi si svia dalla verità e uno lo converte, sappia colui che chi converte un peccatore dall’error della sua via salverà l’anima di lui dalla morte e coprirà moltitudine di peccati”.[6] Da queste parole vediamo come chi si svia dalla verità (come anche chi non ha mai conosciuto la verità) non pos­siede l’anima sua al sicuro perché se muore essa va in perdi­zione, ma se un credente lo converte egli salverà la sua anima dalla perdizione eterna.

Se da un lato le anime di noi che abbiamo creduto sono salvate e saranno salvate dalla morte se rimarremo nella fede e nella verità fino alla fine, dall’altro le anime di coloro che sono schiavi del peccato sono perdute e, se essi non si ravvederanno, quando moriranno se ne andranno in perdizione secondo che è scritto: “E che gioverà egli a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua?”.[7]

Per riassumere diciamo quindi questo: sulla terra ci sono due categorie di persone. Quelle che perdono la loro anima e quelle che la guadagnano. Le prime sono quelle che non si convertono perché si vergognano del Vangelo e vogliono persistere a servire il peccato; Gesù si riferì a loro quando disse: “Chi vorrà salvare la sua vita, la perderà”,[8] e: “Chi ama la sua vita, la perde”.[9] Le seconde sono quelle che hanno rinunziato a loro stesse ed hanno preso la loro croce per mettersi a seguire Gesù, e per questo sono sicure che quando moriranno avranno salva l’anima loro; a loro fece riferimento Gesù quando disse: “Chi perderà la sua vita per amor di me e del Vangelo, la salverà”,[10] ed anche: “Chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna”.[11]

Noi, per la grazia di Dio siamo tra quest’ultime, e vogliamo rimanerci fino alla fine dei nostri giorni perché sappiamo che se perseveriamo nella fede fino alla fine guadagneremo l’anima nostra secondo che é scritto: “Con la vostra perseveranza guada­gnerete le anime vostre”,[12] ma se ci tiriamo indietro andremo in perdizione assieme agli empi secondo che è scritto: “Il mio giusto vivrà per fede; e se si trae indietro, l’anima mia non lo gradisce”.[13] Sì, vogliamo rimanere tra coloro che serbano la fede “per salvar l’anima”.[14]

 


[1] 1 Piet. 1:8-9

[2] 2 Tim. 4:18

[3] Giov. 11:25-26

[4] Giac. 1:21

[5] Matt. 10:28

[6] Giac. 5:19-20

[7] Matt. 16:26

[8] Matt. 16:25

[9] Giov. 12:25

[10] Mar. 8:35

[11] Giov. 12:25

[12] Luca 21:19

[13] Ebr. 10:38

[14] Ebr. 10:39