L’intercessione dello Spirito

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La dottrina dei Testimoni di Geova.

In Perspicacia nello studio delle Scritture a proposito dell’intercessione dello Spirito si legge: ‘In Romani 8:26,27, Paolo spiega che quando i servitori di Dio pregano, non sempre sanno esattamente per che cosa dovrebbero pregare. Ma Dio sa che desiderano sia fatta la sua volontà. Inoltre sa che cosa occorre ai suoi servitori. In passato Dio ha fatto scrivere nella sua Parola molte preghiere ispirate, che esprimono la sua mente o volontà per loro. Perciò accetta queste preghiere ispirate come se fossero ciò che il suo popolo vorrebbe chiedere in preghiera, e quindi le esaudisce’.[1]

Siccome però queste parole non spiegano in maniera soddisfacente questa loro dottrina vi cito queste altre parole prese dal libro Lo Spirito Santo: la forza del nuovo ordine avvenire!: ‘Semplicemente non sappiamo come invocare o supplicare Dio con frasi appropriate o quali espressioni rivolgere al nostro Soccorritore celeste. Comunque Dio comprende la nostra situazione e percepisce con esattezza ciò che sinceramente desidereremmo avere. Se noi stessi non possiamo formulare preghiere, ebbene, preghiere sono già state composte per noi. Dove? Nelle profetiche Sacre Scritture che furono ispirate dallo spirito santo di Dio. Dio è pienamente a conoscenza delle preghiere riportate nella sua Parola. Ne conosce il ‘significato’. Conosce quelle che si addicono a noi che vogliamo pregare giustamente. Quindi Dio considera tali appropriate preghiere scritte come se fossero pronunciate dagli stessi cristiani che gemono. Tali preghiere non sono state pronunciate dagli stessi cristiani che sono nel bisogno, ma Dio ascolta come se lo spirito santo lo supplicasse secondo le preghiere ispirate dallo spirito che sono nella Bibbia. (…) Poiché lo spirito santo ispirò la stesura delle preghiere originali nelle quali è invocato Dio, si può dire che lo spirito intercede ‘in armonia con Dio per i santi’. In tal modo ‘lo spirito viene in aiuto della nostra debolezza’. Dio non manca di rispondere a tali invocazioni del suo spirito santo come intercessore’.[2]

Come potete vedere dunque, anche se il popolo di Dio non fa delle richieste precise a Dio, quali quelle che sono scritte nelle epistole di Paolo per esempio, Dio esaudisce quelle preghiere per loro. In altre parole, è come se quelle preghiere fossero state fatte lo stesso, e Dio le esaudisce.

Confutazione.

Le parole di Paolo ai Romani non hanno affatto il significato datogli dalla Torre di Guardia. Paolo quando dice che “lo Spirito sovviene alla nostra debolezza”[3] e che “lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito, perché esso intercede per i santi secondo Iddio”,[4] si riferisce al pregare mediante lo Spirito Santo, cioè in altre lingue. Infatti noi sappiamo da quello che lui dice ai Corinzi che chi parla in altra lingua tra le altre cose fa anche questo, prega Dio secondo che è scritto: “se prego in altra lingua, ben prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa. Che dunque? Io pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza…”.[5] Mediante questo tipo di preghiera il credente viene messo in grado di chiedere a Dio delle cose per altri credenti di cui lui non conosce né l’identità e neppure i bisogni. Per esempio, se un credente in Africa si trova all’improvviso in un pericolo di morte, lo Spirito può sospingerlo a pregare in altra lingua per lui, senza che lui sappia che egli sta pregando proprio per lui. Questo modo di pregare per lo Spirito costituisce quindi una potente arma provvista da Dio al suo popolo. Per quanto riguarda le preghiere scritte da Paolo per lo Spirito, che lui naturalmente nella realtà elevò a Dio, esse certamente sono delle preghiere ispirate che i credenti fanno bene ad elevare a Dio con fede, perché esse sono in accordo con la volontà di Dio. Ma non si può dire che chi prega in quella stessa maniera, cioè ripetendo quelle stesse parole di Paolo, stia pregando per lo Spirito, perché chi prega per lo Spirito lo fa in altra lingua e non nella lingua da lui conosciuta. E poi si tenga presente, che se si vuole che Dio esaudisca quelle preghiere, è necessario farle da noi stessi.

Come potete vedere i Testimoni di Geova errano grandemente per mancanza di conoscenza anche a riguardo dell’intercessione compiuta dallo Spirito Santo.

 


[1] Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. II, pag. 256

[2] Lo Spirito Santo: la forza del nuovo ordine avvenire!, pag. 135

[3] Rom. 8:26

[4] Rom. 8:26-27

[5] 1 Cor. 14:14-15