La testimonianza di un ex Testimone di Geova

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Abbiamo visto nel corso della nostra confutazione di quanto malefico e intricato sia il sistema dottrinale della Torre di Guardia. Non c’è dunque il minimo dubbio: chi da retta agli insegnamenti della Torre di Guardia è schiavo del peccato e non conosce la verità, e perciò è ancora sotto la potestà di Satana. Ma Dio è più potente di Satana e ha dimostrato svariate volte di essere in grado di affrancare anche chi, nella sua ignoranza, serve la Torre di Guardia pensando di servire Dio e di piacergli per l’opera che compie. Egli è l’Onnipotente e non esiste un sistema dottrinale escogitato da Satana da cui Lui non possa tirare fuori gli uomini. In seno alla fratellanza sparsa per tutto il mondo ci sono svariate testimonianze di Testimoni di Geova che sono stati salvati dal Signore e affrancati quindi dal giogo opprimente di questa setta. Una delle più conosciute è certamente quella di William J. Schnell contenuta nel suo libro Trent’anni schiavo della Torre di Guardia. Ecco come il Signore lo ha salvato dopo trent’anni di intenso servizio alla Torre di Guardia. Il capitolo del libro da cui traggo queste parole è intitolato significativamente ‘L’uscita dal labirinto’. ‘Leggendo la Parola di Dio senza il vino inebriante della Torre di Guardia, a poco a poco cominciai a riacquistare il mio equilibrio spirituale. A misura che venivo a conoscenza dei propositi di Dio in Gesù Cristo, mi rendevo conto che dovevo parlare senza paura, mettere in guardia la gente, smascherare questo orribile mostro che era cresciuto nei passati settanta anni per minacciare di distruzione il mondo cristiano! Potevo sentire chiaramente il segreto incitamento dello Spirito Santo che m’ispirava a farlo. Non m’illudevo però che la battaglia fosse già vinta. Ahimè, io ero un codardo. Avevo già sperimentato ciò che questi miei ex fratelli potevano farmi. E, avendo io fatto questo genere di cose ad altri, potevo sempre intuire che cosa stessero per fare a me. Sembra inoltre che, dopo avere io tormentato e torturato gli altri per trent’anni, fossi diventato più sensibile alle torture e ai tormenti che ora essi infliggevano a me. L’imparai attraverso l’esperienza e ciò fu per me come un inferno! Al primo momento critico cedetti, e tentai di soffocare gli insistenti incitamenti dello Spirito Santo ricorrendo all’alcool che, naturalmente, alla fine, peggiorò smisuratamente la mia condizione. Per distruggermi in questo modo, alcuni dei miei nemici mi procuravano il denaro per l’acquisto di tale bevande. Oh, come avevo paura! Quelli che avevano ricevuto l’incarico dalla Società di vigilare su di me, continuavano a far sorgere nuove paure, a lanciare altre calunnie. Senza dubbio avevano un ampio e fertile terreno. Per tutti questi anni non ero vissuto come un cristiano leale e avevo adattato la mia vita ad una doppia morale. La coscienza dunque mi tormentava e questa gente lo sapeva e ne approfittò. Subdolamente e malvagiamente mi avevano fatto capire come avrebbero potuto farmi sprofondare nell’abisso. Ed effettivamente io, che ero divenuto un ubriacone, fisicamente e mentalmente malato, pieno di timori e di fobie, mi trovavo in una condizione che mi stava conducendo dritto alla morte. Infine una notte non ne potetti più. Ero solo in casa – mia moglie era andata a fare una visita ai genitori. Caddi in ginocchio. Mi gettai senza riserve sul Signore. Per tutta la notte diedi libero sfogo ad una confessione di tutto il male commesso come schiavo della Torre di Guardia. (…) Feci scorrere dinanzi al Signore, quella notte, l’elenco di tutti i miei peccati, di tutte le mie iniquità, di tutte le mie mancanze, ma Lo ringraziai pure perché, nonostante tutto, non mi aveva abbandonato. Lo ringraziai per avermi preservato e per tutte le cose meravigliose che aveva fatto per me mentre commettevo quelle colpe. Finalmente, all’alba, promisi al Signore con un voto che avrei scritto tutte queste cose se Egli mi avesse liberato dal vizio di bere e dalla paura delle terribili cose che i Testimoni di Geova mi minacciavano. Ad oriente spuntava il dì ed io mi rialzavo come un uomo libero salvato dalla grazia divina. Iddio aveva ascoltato le mie preghiere. Mi ritrovavo calmo, rassicurato, con la pace nella mente e nel cuore. Mi rialzavo sapendo che mai più sarei stato tormentato dalla paura della Società Torre di Guardia, e dei Testimoni di Geova con tutte le loro minacce, e libero dal terribile vizio del bere. Dio mi aveva perdonato e per la prima volta in trent’anni provai veramente una pace che va oltre l’umana comprensione. Tutto questo accadde nell’aprile del 1952, e adesso, mentre finalmente sto per finire il libro, è il mese di settembre del 1971. La cosa meravigliosa è che in tutti questi anni non ho mai più bramato una bevanda alcolica. Il vizio scomparve quella mattina di aprile 1952 insieme con le mie paure. Come spiegarlo? E’ l’opera del Signore in risposta alla mia preghiera. E’ meraviglioso! Liberato dalla mia duplice afflizione – la paura del mostro Torre di Guardia e l’ubriachezza – cominciai il mio ‘cammino nello Spirito’. Le spie avevano l’impressione di intimorirmi come per il passato; non sapevano niente di ciò che era accaduto fra me e il Signore, né sapevano del mio voto. Una domenica sera del 1953, discretamente, abbandonai la Sala del Regno per non tornarvi più. (…) Una volta amavo frequentare le adunanze. Non ne avevo mai perduta una. Ma quando il Signore mi liberò dall’ipnotica malia della religione della Torre di Guardia, mi liberò anche da ogni desiderio di recarmi nella Sala del Regno. Mi liberò dal desiderio del vino inebriante della Torre di Guardia e nello stesso tempo dal vizio dell’alcool. Nell’agosto del 1954, esattamente trent’anni dopo essere stato avviluppato nella rete della Torre di Guardia, rendevo pubblico il mio proposito di pubblicare le mie Confessioni di un Testimone di Geova convertito, per smascherare l’Organizzazione Torre di Guardia. Ricevetti molte minacce e apprezzamenti sfavorevoli; ma non ne rimasi affatto turbato. Ero uscito dal labirinto della Torre di Guardia per entrare nella ‘libertà della gloria dei figlioli di Dio’ (Romani 8:21). Per la prima volta mi cibavo unicamente della Parola della verità divina, e la verità mi aveva fatto libero (Giovanni 8:32).[1]

 


[1] William J. Schnell, op. cit., pag. 241-244