La nuova nascita si sperimenta quando si crede quindi il battesimo con lo Spirito Santo non fa nascere di nuovo

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Giovanni dice: “Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato l’autorità di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma son nati da Dio”.[1] Questo sta a significare che coloro che credono nel nome del Figliuolo di Dio sono nati da Dio, e perciò sono suoi figliuoli. E siccome che la fede precede il battesimo in acqua perché uno crede prima di essere battezzato secondo che è scritto: “E molti dei Corinzi credevano ed erano battezzati”,[2] chi ha creduto, ancora prima di essere battezzato, è una nuova creatura essendo nata da Dio, ossia dall’alto.

Un altro versetto biblico che attesta che si nasce di nuovo quando si crede è questo scritto nella prima epistola di Giovanni: “Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio”.[3] Notate come chi ha creduto che Gesù è il Cristo è dichiarato nato da Dio a prescindere se abbia o meno ancora ricevuto il battesimo in acqua.

Stando così le cose dal punto di vista biblico, cioè che si nasce di nuovo quando si crede in Gesù, è ovvio che il battesimo con lo Spirito Santo non fa nascere di nuovo perché esso è una esperienza che il credente fa dopo avere creduto e perciò dopo essere nato di nuovo.

A conferma di ciò citeremo i seguenti esempi; l’esempio degli apostoli di Cristo, dei credenti di Samaria e quello dei circa dodici discepoli di Efeso.

Luca dice che quando giunse il giorno della Pentecoste i circa centoventi che erano radunati nella sala di sopra “furon ripieni dello Spirito Santo, e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro d’esprimersi”.[4] E tra di essi c’erano pure gli undici che erano stati con Gesù. Ora domandiamoci: erano nati di nuovo gli undici prima di essere battezzati con lo Spirito Santo in quel giorno di Pentecoste? La risposta è sì perché essi avevano creduto che Gesù era il Cristo mandato da Dio a redimere Israele. Gesù infatti nella notte che fu tradito disse di loro al Padre suo: “Hanno creduto che tu m’hai mandato”.[5] E si potrebbero esibire altre prove; essi per esempio furono chiamati da lui figliuoletti;[6] già mondi a motivo della parola che aveva loro annunciata,[7] ecc. Che cosa sperimentarono allora gli undici il giorno della Pentecoste quando lo Spirito scese su loro? Essi sperimentarono il rivestimento di potenza di cui aveva loro parlato Gesù quando disse loro di non dipartirsi da Gerusalemme finché dall’alto non fossero stati rivestiti di potenza,[8] e che essi avrebbero ricevuto potenza quando lo Spirito Santo sarebbe sceso su loro.[9]

Luca dice a proposito dei Samaritani che “quand’ebbero creduto a Filippo che annunziava loro la buona novella relativa al regno di Dio e al nome di Gesù Cristo, furon battezzati, uomini e donne”.[10] Quindi essi erano nati di nuovo perché avevano creduto che Gesù era il Cristo. Quando però gli apostoli che erano in Gerusalemme ebbero udito che la Samaria aveva ricevuto la parola di Dio, vi mandarono Pietro e Giovanni affinché pregassero per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo. Ed essi giunti a Samaria imposero le mani a quei credenti ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Quei credenti furono così rivestiti di potenza, perché quando si riceve lo Spirito Santo si riceve potenza secondo che Gesù disse: “Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi”.[11]

Sempre Luca dice che quando Paolo venne ad Efeso vi trovò alcuni discepoli ai quali domandò se avevano ricevuto lo Spirito Santo. Ma siccome che essi gli risposero che non avevano neppure sentito parlare dello Spirito Santo, Paolo chiese loro di quale battesimo erano stati battezzati. Essi gli dissero che erano stati battezzati del battesimo di Giovanni; al che Paolo li battezzò nel nome di Cristo e dopo che ebbe loro imposto le mani lo Spirito Santo scese su loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano.[12] Erano discepoli di Cristo quegli uomini; quindi erano nati di nuovo quantunque, prima che Paolo imponesse loro le mani, non avevano ancora ricevuto il battesimo con lo Spirito Santo.

Un’altra cosa da dire è che quando si riceve il battesimo con lo Spirito Santo si comincia a parlare in altre lingue; l’esempio dei circa centoventi il giorno della Pentecoste, e quello dei circa dodici discepoli ad Efeso lo attestano chiaramente. Dunque la ricezione del battesimo con lo Spirito Santo e il parlare in lingue sono due cose inscindibili. E si tenga presente che le lingue che si ricevono al battesimo con lo Spirito non sono date per evangelizzare perché Paolo dice che “chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio”.[13]

 


[1] Giov. 1:12-13

[2] Atti 18:8

[3] 1 Giov. 5:1

[4] Atti 2:4

[5] Giov. 17:8

[6] Cfr. Giov. 13:33

[7] Cfr. Giov. 15:3

[8] Cfr. Luca 24:49

[9] Atti 1:8

[10] Atti 8:12

[11] Atti 1:8

[12] Cfr. Atti 19:1-7

[13] 1 Cor. 14:2