Noi non dobbiamo essere affatto riconoscenti ad Adamo ed Eva per essersi ribellati a Dio nel giardino d’Eden

I Mormoni – Indice  > Il peccato, la salvezza, la giustificazione e la nuova nascita  >  Il peccato  >  Noi non dobbiamo essere affatto riconoscenti ad Adamo ed Eva per essersi ribellati a Dio nel giardino d’Eden

Cominciamo col dire che non è affatto vero che se Adamo ed Eva non avessero peccato non avrebbero potuto riprodursi perché Dio diede loro l’ordine di crescere e moltiplicare prima che essi peccasse­ro;[1] come anche non è vero naturalmente che essi con il loro peccato hanno permesso a tanti spiriti esistenti in cielo di venire a incorpo­rarsi in un corpo mortale sulla terra (su questa dottrina torne­remo più avanti). E meno che meno è vero che noi dobbiamo essere grati ai nostri progenitori per il loro peccato. Ma dove mai sta scritto una simile cosa nella Bibbia? Noi dobbiamo essere grati a Dio per averci salvati e dobbiamo esclamare come Paolo: “Ringraziato sia Dio del suo dono ineffabile!”;[2] o dire queste parole: ‘Ma sia ringraziato Iddio che eravamo bensì servi del peccato, ma abbiamo di cuore ubbidito a quel tenore d’insegnamento che c’è stato trasmesso; ed essendo stati affrancati dal peccato, siamo diventati servi della giustizia’;[3] ma non dobbiamo essere grati ad Adamo ed Eva per avere peccato contro Dio e permesso al peccato di entrare nel mondo con tutte le sue nefaste conseguenze. La gratitudine si deve mostrare verso coloro che ci fanno del bene; e colui che ci ha fatto del bene è stato ed è Dio; egli è il nostro Benefattore che ha convertito il male compiuto da Adamo ed Eva in bene in nostro favore liberandoci dal peccato. A lui vada la nostra più profonda gratitudine, non ai nostri disubbidienti progenitori!

Per quanto riguarda le parole attribuite ad Adamo ed Eva dopo che peccarono, esse sono false; quantunque noi non possiamo dire cosa essi dissero dopo avere peccato di certo possiamo dire che essi non si rallegrarono e non giubilarono come fanno credere i Mormo­ni. “Il salario del peccato è la morte”,[4] e non la felicità; e i nostri progenitori furono ripagati dalla loro trasgressione con la morte, la paura, l’infelicità. Questo lo si evince dalla Scrittura che dice: “E udirono la voce dell’Eterno Iddio, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell’Eterno Iddio, fra gli alberi del giardino”.[5] Perché si nascosero? Perché furono presi da paura a motivo della loro nudità. Ma come si può credere che Adamo ed Eva furono lieti di avere peccato?

 


[1] Cfr. Gen. 1:28

[2] 2 Cor. 9:15

[3] Cfr. Rom. 6:17-18

[4] Rom. 6:23

[5] Gen. 3:8