La testimonianza di due ex-Mormoni

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Nel corso di questo mio scritto confutatorio ho citato spesso il libro The Changing World of Mormonism dei coniugi Tanner. Alla fine del libro essi raccontano come sono stati salvati dal Signore: ecco le loro parole. ‘Dichiarazione di Jerald Tanner. Sono nato e cresciuto nella chiesa Mormone, e prima che avessi otto anni sentii che essa era la vera chiesa. Ricordo che mi venne detto che un certo uomo che era stato scomunicato dalla chiesa era posseduto dal diavolo. Posso ricordarmi che passavo oltre la casa di questo uomo ed avevo paura di lui perché io credevo fermamente che egli era posseduto dal diavolo. Io credevo che una persona doveva essere pressoché posseduta dal diavolo per lasciare ‘la vera chiesa’. La mia convinzione era così forte che io rimasi scioccato nel sentir dire ad un ragazzo alla scuola Domenicale che lui non sapeva con certezza che la chiesa era vera. Io ero convinto che fosse davvero strano per una persona essere membro della chiesa Mormone e non sapere che essa fosse la vera chiesa. Io credevo molto fermamente che Joseph Smith era un profeta di Dio e che io appartenevo alla sola vera chiesa. Quando avevo circa diciotto anni io dovetti confrontarmi con la realtà. Io posso ricordare la prima volta che vidi l’opuscolo di David Whitmer, An Address to All Believers in Christ; io lo buttai via disgustato. Dopo averlo buttato però, io cominciai a pensare che forse questa non era la giusta maniera di affrontare il problema. Se David Whitmer era nel torto nelle sue critiche contro Joseph Smith, sicuramente io potevo dimostrare che lui aveva torto. Così io presi l’opuscolo e lo lessi tutto. Scoprii che non potevo dimostrare che David Whitmer aveva torto, e che le rivelazioni che Joseph Smith diede erano state cambiate. Più tardi andai a Independence, Missouri, e vidi una copia dell’originale Book of Commandments,[1] che confermava la dichiarazione di David Whitmer che le rivelazioni erano state cambiate. Da quel tempo io ho trovato sempre più prove che la chiesa nella quale fui allevato è nell’errore. Però la cosa più importante che scoprii non era che la chiesa era nell’errore, ma che io stesso ero nell’errore. Trovai che ero un peccatore che aveva bisogno di un Salvatore. La chiesa Mormone mi aveva insegnato buone morali, ma essi non mi avevano insegnato molto circa il potere di Cristo che poteva cambiare la mia vita. Si parlava molto di Joseph Smith, ma molto poco di Cristo. Di conseguenza io cominciai a pensare che avevo il potere dentro di me per vincere il peccato. Io non vedevo quanto avessi bisogno dell’aiuto di Dio per vincere il peccato. Così passai da un peccato ad un altro fino a che fui profondamente schiavo del peccato. Non trovai nessun aiuto nella chiesa Mormone; essi erano troppo occupati a predicare la gloria della chiesa, Joseph Smith, ecc. Essi erano troppo occupati a cantare ‘lode all’uomo che comunicò con Jehovah’ e ‘Noi ti ringraziamo o Dio per un profeta’ per parlarmi del Salvatore di cui io avevo così tanto bisogno. Essi erano troppo occupati a parlare di missioni, di decime, del piano della salute, ecc., per parlarmi del Cristo. Conseguentemente, nei servizi non c’era quasi niente che poteva dare vita e pace alla mia anima morente. (…) avevo diciannove anni quando sentii il vero messaggio di Cristo predicato, e ciò fu in una altra chiesa. Poco tempo dopo ricevetti Cristo nella mia vita e trovai la pace, la gioia, e la liberazione dal peccato. Come l’apostolo Paolo dichiarò: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura, le cose vecchie sono passate; ecco, sono diventate nuove” (2 Cor. 5:17). Jerald Tanner.

Dichiarazione di Sandra Tanner. Dato che nacqui e crebbi nella chiesa Mormone, e sono una pro-pro-nipote di Brigham Young (a great-great-grandchild of Brigham Young), io ebbi dei legami molto forti con la fede Mormone. Avevo circa diciassette anni quando frequentai un’altra chiesa. Come teenager la mia vita era centrata attorno alla chiesa Mormone. Dato che io ero attiva e pagavo la decima io pensavo che ero a posto con Dio. Io sapevo che peccavo ma io pensavo che la mia attività nella chiesa avrebbe in qualche maniera superato in valore il male che facevo. Io credevo (come credono i Mormoni) che fossi inerentemente buona. Io non temevo il giudizio di Dio. Oltre le cose che erano sbagliate nella mia propria vita, io cominciai a nutrire dubbi sulla mia chiesa. Poteva essere davvero la sola vera chiesa? Era la poligamia veramente giusta? Perché i negri non potevano avere il sacerdozio? Era così importante il matrimonio del tempio? Perché erano i suoi riti tenuti segreti? Aveva veramente Dio comandato ai Mormoni di indossare degli indumenti intimi speciali? Io avevo molte domande che passavano attraverso la mia mente. Quando iniziai il college mi iscrissi al Mormon Institute of Religion. Cominciai a fare delle domande in classe, cercando di trovare delle risposte ai miei dubbi. Ma un giorno il mio insegnante di istituto mi prese da parte e mi disse per favore di smettere di far domande in classe. C’era una ragazza che partecipava alla classe che pensava di unirsi alla chiesa ed io la stavo disturbando con le mie domande. Che sorpresa! Io avevo sperato di trovare delle risposte alle molte cose che mi preoccupavano ed ora ero stata messa a silenzio. Dopo poco tempo incontrai Jerald e cominciammo a studiare assieme la Bibbia e il Mormonismo. Mentre studiavamo io cominciai a vedere le contraddizioni tra la Bibbia e gli insegnamenti della chiesa Mormone. Ero cresciuta pensando che Brigham Young era uno degli uomini più grandi che fossero mai vissuti. Egli mi era sempre stato presentato come un tale santo uomo – profeta, veggente e rivelatore di Dio. Allora Jerald mi fece leggere alcuni dei sermoni di Brigham Young sul Journal of Discourses sull’espiazione del sangue (blood atonement). Rimasi scioccata! Io sapevo che ciò che Brigham Young stava dicendo era sbagliato ma non potevo conciliare questi sermoni con le cose che mi erano state sempre insegnate su di lui. Io sapevo che queste non erano parole di un profeta di Dio. Jerald mi mostrò anche i cambiamenti che erano stati fatti nelle rivelazioni di Joseph Smith. Il pensiero continuò a venire su di me che se Dio aveva dato veramente quelle rivelazioni a Joseph Smith perché c’era bisogno di riscriverle? Certamente il Creatore dell’universo poteva dirla giusta la prima volta! Come io studiavo non solo scoprii errori nel Mormonismo, io cominciai anche a comprendere che c’era qualcosa di sbagliato nella mia vita. Mentre studiavo la Parola di Dio capii che ero una ipocrita peccatrice. Nonostante i miei peccati io avevo pensato di essere a posto con Dio. (…) Dopo che io e Jerald ci sposammo, cominciammo a visitare le differenti chiese Protestanti. Come io sentii i sermoni io cominciai a realizzare che Dio non era interessato all’affiliazione delle persone alla chiesa, ma ad una relazione personale. (…) Ora voglio condividere gli eventi particolari del giorno che arresi il mio cuore e la mia vita a Gesù Cristo. La mattina presto (24 ottobre 1959) io decisi di ascoltare per un po’ la radio. Mi sintonizzai alla stazione radio Cristiana e ascoltai un sermone. Il ministro stava predicando sul grande amore di Dio e la misericordia offertaci attraverso Gesù Cristo. Niente mi aveva mai colpito con una tale forza. Io aprii il mio cuore a Dio e accettai Cristo come mio personale Salvatore. Lo Spirito Santo inondò la mia anima con una tale gioia che piansi per più di un ora. (…) Sandra Tanner’.[2]

 


[1] La prima collezione pubblicata delle ‘rivelazioni’ di Joseph Smith che fu stampata nel 1833, e poi fu ampliata e ristampata nel 1835 con il titolo di Dottrina e Alleanze.

[2] Jerald e Sandra Tanner, op. cit., pag. 555-559