Gesù Cristo

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La dottrina mormone

Cristo prima della sua incarnazione era Yahweh che bisogna distinguere però da Elohim.

I Mormoni fanno una distinzione fra Elohim e Yahweh; infatti per loro Elohim è il nome dato a Dio l’eterno Padre, mentre Yahweh è un’altro nome per Cristo prima della sua incarnazione. ‘Ci si deve ricordare che il Personaggio generalmente designato nell’Antico Testamento come Dio o il Signore è Colui che nel suo stato mortale fu conosciuto come Gesù Cristo, e nel suo stato antemortale come Jehovah (…) Gesù Cristo è il Figlio di Elohim…’.[1]

Cristo prima della sua incarnazione esisteva quale primogenito di miriadi di preesistenti spiriti nati da Dio.

La dottrina sulla preesistenza di Cristo, così come è insegnata dai Mormoni, è collegata all’altra dottrina sulla preesistenza degli spiriti umani. Yahweh esisteva antecedentemente alla sua incarnazione quale ‘primogenito’ di miriadi di preesistenti spiriti. Nell’Appendice numero 2 di The Articles of Faith è scritto: ‘Fra gli spiriti figli di Elohim il primonato fu ed è Jehovah o Gesù Cristo per il quale tutti gli altri sono più giovani (…) Gesù Cristo non è il Padre degli spiriti che hanno preso o che prenderanno dei corpi su questa terra, perché Egli è uno di loro. Egli è il Figlio come loro sono figli e figlie di Elohim’.[2] In altre parole per i Mormoni la sola differenza fra Cristo e noi è che mentre Cristo fu generato da Elohim per prima, noi nella nostra preesistenza nascemmo dopo, quindi Cristo è il fratello maggiore degli uomini mortali. Nei Principi Evangelici si legge infatti: ‘Ogni persona nata su questa terra era o nostro fratello o nostra sorella in cielo. Il primo spirito nato dai nostri genitori celesti fu Gesù Cristo. Egli è così il nostro fratello maggiore’.[3] Alla fin fine quindi tra Cristo e noi, per i Mormoni, ci sarebbe solo una differenza di grado perché anche noi in cielo prima che venissimo a vivere sulla terra eravamo figliuoli di Dio.

Gesù Cristo era divino come ciascuno di noi.

I Mormoni ammettono la divinità di Cristo ma per loro Cristo era Divino come ciascuno di noi; quindi la sua divinità non è sostan­zialmente diversa da quella dell’uomo perché anche l’uomo prima di venire in questo mondo era un figlio di Dio. Inoltre come abbiamo precedentemente visto essi negano la Trinità perché per loro il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono un solo Dio ma tre Dii. Ed è da notare che Cristo non è considerato uguale al Padre, infatti essi dicono: ‘Gesù è più grande dello Spirito Santo, che gli è sottoposto, ma il suo Padre è più grande di lui’.[4] E’ vero che i Mormoni insegnano che Cristo ‘creò’ questa terra sotto la direzione del Padre, ma è anche vero che, come abbiamo già visto, essi insegnano che Cristo in questa opera fu aiutato da molti dei preesi­stenti spiriti, tra cui Adamo e Joseph Smith.

Gesù fu concepito miracolosamente ma non fu generato dallo Spirito Santo.

I Mormoni, per quanto riguarda la nascita di Gesù Cristo dicono di credere nel suo ‘concepimento miracoloso’, ma quando spiegano che cosa intendono per ‘concepimento miracoloso’ allora dimostra­no di non credere affatto che Gesù Cristo sia stato generato dallo Spirito Santo nel seno di Maria vergine quando questa era fidanzata con Giuseppe. Ecco alcune dichiarazioni di importanti esponenti della chiesa mormone che fanno capire bene cosa inten­dono i Mormoni per ‘concepimento miracoloso’.

Joseph Fielding Smith affermò: ‘Io credo fermamente che Gesù Cristo è l’Unigenito Figliuolo di Dio nella carne. (…) Cristo fu generato da Dio. Egli non nacque senza l’aiuto dell’Uomo, e quell’Uomo era Dio’.[5]

Brigham Young una volta dichiarò: ‘Ora ricordatevi da questo tempo in poi, e per sempre, che Gesù Cristo non fu generato dallo Spirito Santo’.[6]

Orson Pratt (un apostolo mormone) fu ancora più esplicito di loro infatti disse: ‘Il corpo mortale di Gesù necessitò di una Madre nonché di un Padre. Perciò il Padre e la Madre di Gesù secondo la carne dovevano essersi uniti come Marito e Moglie; perciò la Vergine Maria doveva essere stata, per un periodo, la moglie legittima di Dio il Padre; adoperiamo il termine Moglie legittima perché sarebbe blasfemo al massimo grado dire che Egli la ricoperse della sua ombra o che generò il Salvatore in modo ille­gittimo. Sarebbe stato illegittimo per qualunque uomo di interfe­rire con Maria, che era già sposata con Giuseppe: (….) Se Dio il Padre diede Maria a Giuseppe per il tempo soltanto, o per il tempo e per l’eternità, non siamo informati’.[7]

Ma perché i Mormoni ragionano in questa maniera per spiegare il concepimento di Gesù? Per questa ragione; perché per loro Dio è un uomo esaltato con carne e ossa come noi, e non spirito come dice invece la Scrittura, e siccome che Gesù è il Figlio di Dio, di conseguenza Gesù è nato da una relazione carna­le tra Dio e Maria.[8]

Gesù Cristo si sposò a Cana di Galilea ed ebbe più mogli.

Secondo la dottrina mormone sulla salvezza ‘non ci può essere nessuna esaltazione alla pienezza delle benedizioni del regno celestiale fuori dalla relazione matrimoniale’.[9] Per i Mormoni le coppie i cui matrimoni non sono stati suggellati per l’eternità diventano angeli e non Dèi nella vita a venire; mentre quelli suggellati l’uno all’altro per l’eternità diventano Dèi.[10] Quindi, è implicito questo, anche Cristo se non si fosse sposato per l’eternità durante la sua vita terrena, nella vita futura non avrebbe potuto essere innalzato al di sopra degli angeli. Un celibe non poteva ottenere la sua gloria. E così, per la teologia mormone anche Cristo si sposò. Lo ha affermato l’apostolo mormone Orson Hyde, uno dei membri del primo consi­glio dei Dodici apostoli, in questi termini: ‘Una volta ci fu un matrimonio a Cana di Galilea; (…) la persona che si sposò in quell’occa­sione era niente meno che Gesù Cristo…’,[11] ed ancora: ‘Sc­opro che alcuni giornali orientali mi descrivono come un blasfemo perché dissi, nella mia rela­zione sul matrimonio (…) che Gesù Cristo si sposò a Cana di Galilea, che Maria, Marta ed altre furono sue mogli, e che egli generò dei figli …’.[12]

 


[1] James Talmage, op. cit., pag. 465-466

[2] Ibid., pag. 472,473

[3] Principi Evangelici, Pubblicato dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, pag. 5

[4] Joseph Fielding Smith, Doctrines of Salvation, vol. I, pag. 18: citato da Hoekema in op. cit., pag. 54

[5] Joseph Fielding Smith, Doctrines of Salvation, vol. I, pag.18. Nell’Encyclopedia of Mormonism si legge: ‘Egli fu il letterale, biologico figlio di un immortale Padre tangibile e Maria, una donna mortale…’ (vol. II, pag. 729).

[6] Journal of Discourses, vol. I, pag. 51

[7] Orson Pratt, The Seer, pag. 158. Per quanto riguarda il tempo della nascita di Cristo i Mormoni non accettano la data del 25 dicembre, perché la collocano in primavera (cfr. Dottrina e Alleanze 20:1). Il loro presidente Spencer W. Kimball affermò che il vero anniversario della nascita di Gesù è il 6 aprile. Ma, cosa strana, essi celebrano il natale: ‘Il Natale è la Festa quando i Santi degli Ultimi giorni ed altri Cristiani celebrano la nascita di Gesù Cristo. (…) Nonostante i Santi degli Ultimi giorni credono che la nascita di Gesù avvenne in realtà nella primavera dell’anno (…) essi osservano la celebrazione di Dicembre’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. I, pag. 271-272). Verrebbe dunque da domandare ai Mormoni come mai hanno ritenuto di celebrare il natale il 25 dicembre che è una data che la chiesa da loro chiamata apostata prese a prestito dai pagani che celebravano in quel giorno il dio sole!

[8] Tutto ciò ci insegna che un eresia ne genera sempre un’altra; ricordiamoci sempre le parole di Paolo: “Un pò di lievito fa lievitare tutta la pasta” (1 Cor. 5:6). Come si può ben vedere per l’ennesima volta i Mormoni non sono sulla diritta strada.

[9] Joseph Fielding Smith, Doctrines of Salvation, vol. II, pag. 65; citato da Hoekema in op. cit., pag. 56

[10] Cfr. Dottrina e Alleanze 132: 15-20

[11] Journal of Discourses, vol. IV, pag. 259

[12] Ibid., vol. II, pag. 210