Capitolo 3 – Dio, Gesù Cristo, lo Spirito Santo. Conclusione

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Come avete potuto vedere la lista delle eresie mormoni concernenti la Divinità è piuttosto lunga. Di Dio Padre i Mormoni dicono che prima che prendesse su una terra un corpo di carne ed ossa fu generato a sua volta da suo Padre; quando poi diventò un uomo mortale sperimentò la mortalità ma poi fu esaltato e perciò si assise nell’alto dei cieli. Dunque Egli non è il solo unico Dio poiché oltre a Lui ci furono e ci sono molti altri Dèi in cielo (che sarebbero suo padre, suo nonno, il suo bisnonno e così via). E dato che Egli ha un corpo di carne ed ossa non può essere onnipresente. Oltre a ciò essi negano che Egli abbia creato tutte le cose dal nulla perché per loro Dio può organizzare la materia ma non crearla dal nulla, quindi negano anche la sua onnipotenza. Di Gesù affermano che nel suo stato premortale fu anch’egli ‘generato’ dalla coppia celeste (i genitori celesti) come lo furono anche gli altri spiriti preesistenti e perciò egli era divino come quest’ultimi; l’unica differenza che c’era tra Gesù e gli altri spiriti era che lui fu il primo figlio spirito nato dalla coppia celeste. ‘Creò’ le cose ma con l’aiuto di Adamo, Abramo, Mosè, Joseph Smith e molti altri che a quel tempo erano anch’essi in cielo come spiriti. Quindi egli non era onnipotente. Quando venne in questo mondo fu generato da una relazione carnale tra l’immortale Dio Padre, fatto di carne ed ossa, e Maria per cui egli non fu generato dallo Spirito Santo come dice la Scrittura. E siccome che per diventare Dio anche lui doveva sposarsi più mogli (allora la poligamia era in vigore ed era necessaria per conseguire la Divinità) si sposò diverse donne; cosa per altro che egli fece perché la vide fare prima al Padre suo. Visse sì una vita santa e giusta, priva di peccato, fu crocifisso per i nostri peccati e risuscitò il terzo giorno.[1] Ma, come vedremo dopo, l’uomo per essere salvato, giustificato e nascere di nuovo non deve solo credere nel suo nome. E poi, come vedremo sempre dopo, permangono dei peccati che il sangue di Gesù non può espiare per cui viene negato anche la potenza purificatrice del sangue di Gesù dai Mormoni. E lo Spirito Santo? Lo Spirito Santo è un personaggio di Spirito, è Dio, ma anche Lui non è onnipresente. Lo spirito che è onnipresente si chiama Spirito della verità o luce di Cristo che sarebbe una sorta di rappresentanza dello Spirito Santo.

Non c’è il minimo dubbio, ci troviamo veramente davanti ad una teologia blasfema generata dal diavolo, che viene purtroppo professata da milioni di anime in tutto il mondo che si proclamano membri della ‘Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni’. Sì, costoro parlano di Dio, di Gesù Cristo, dello Spirito Santo ma non conoscono né il Padre, né il Figlio e neppure lo Spirito Santo. Parlano dunque di ciò che ancora non conoscono; e naturalmente anche quando pregano e cantano essi pregano e cantano a qualcuno che ancora non conoscono. I Mormoni sono dunque anch’essi un esempio eloquente di come si può essere membri di una chiesa che si dice di Cristo, religiosi, zelanti, predicatori di certe parti della Bibbia, ma nello stesso tempo essere sulla via della perdizione, senza Cristo nel mondo. E’ vero, essi si studiano di esser onesti e molti di loro sono elogiati per la loro onestà; si studiano di aiutare molti e molti lo fanno; ma tutto ciò non è fatto da loro perché sono stati salvati ma perché pensano di essere salvati e perdonati tramite le opere buone che fanno, in altre parole perché pensano in questa maniera di comprarsi il perdono dei peccati. Sforzi inutili perché la salvezza è gratuita, l’uomo per riceverla deve solo ravvedersi e credere nel Signore Gesù Cristo.

 


[1] A proposito della risurrezione di Gesù i Mormoni dicono però la seguente cosa: ‘Nel suo stato risuscitato Gesù ritenne i segni dei chiodi nelle sue mani e nei suoi piedi come una speciale manifestazione al mondo. Tali segni comunque, sono solo temporanei. Dopo che tutti avranno confessato che egli è il Cristo, il suo corpo risorto sarà ristorato nella sua ‘propria e perfetta forma’ (Alma 40:23) come quello di tutta l’umanità’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. II, pag. 734). Ciò naturalmente è falso; da nessuna parte della Scrittura viene detto che i segni dei chiodi un giorno spariranno dal corpo di Gesù. Il fatto che il suo corpo risorto possedeva quei segni nelle mani e nei piedi (come anche il segno lasciato dalla lancia nel costato) significa che essi sono destinati a rimanere sul suo corpo per l’eternità.