Le modifiche apportate al Libro di Mormon annullano l’affermazione di Joseph Smith che esso era il libro più corretto che esistesse

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Come abbiamo visto prima, Joseph Smith, dopo avere tradotto il Libro di Mormon, disse: ‘Ho detto ai Fratelli che il Libro di Mormon è il libro più giusto della terra…’. Quindi anche più giusto della Bibbia, e perciò più attendibile della Bibbia. Secondo i Mormoni fu Dio stesso a suggerire a Smith le parole esatte da usare nella tradu­zione; essi infatti affermano che le tavole d’oro furono da lui tradotte per ‘dono e potere di Dio’.

Diciamo di più, Joseph Smith avrebbe detto che dopo avere fatto la traduzione delle tavole, lui e i testimoni andarono a pregare e sentirono una voce dir loro: ‘Queste tavole (…) sono state tradotte mediante la potenza di Dio. La traduzione di esse che voi avete visto è corretta…’.[1]

La verità invece è che il libro dalla sua prima edizione che uscì nel 1830 ha subito qualcosa come più di tremila modifiche, molte delle quali sono di natura grammaticale e ortografica. Ma in esso non c’erano solo errori grammaticali, che comunque non avrebbero dovuto esser­ci stando alle parole di Joseph Smith, ma anche errori di natura cronologica e teologica. Facciamo alcuni esempi a tale riguardo.

In Mosia 21:28, nella prima edizione si leggeva: ‘Ora Limhi fu di nuovo riempito di gioia nell’apprendere che re Beniamino possede­va un dono di Dio, mediante il quale poteva interpretare tali incisioni’; ora invece al posto di re Beniamino c’è re Mosia; il motivo di questa modifica è perché il Libro di Mormon contiene una cronologia secondo la quale il re Beniamino risultava già morto.[2]

In 1 Nefi 11:21 nella prima edizione si leggeva: ‘E l’angelo disse: Ecco l’Agnello di Dio, sì, il Padre eterno’, mentre ora si legge: ‘E disse l’angelo: Ecco l’Agnello di Dio, sì, il Figlio del Padre Eterno’.

In 1 Nefi 11:18, nella prima edizione si leggeva: ‘Ecco la vergi­ne che vedi è la madre di Dio’, mentre ora si legge: ‘Ecco la vergine che vedi è la madre del Figliuolo di Dio…’.

 


[1] History of the Church, vol. I, pag. 54-55: citato da Jerald and Sandra Tanner in op. cit., pag. 129

[2] Cfr. Libro di Mormon, Mosia 6:3-7 e 7:1