La Bibbia, il Libro di Mormon, la rivelazione continua

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La dottrina mormone

La Bibbia contiene molti errori di traduzione per cui è necessario essere molto prudenti quando la si legge.

I Mormoni nel loro ottavo articolo di fede affermano: ‘Noi cre­diamo che la Bibbia è la parola di Dio se tradotta correttamente;…’.[1]

Che cosa significa quel: ‘Se tradotta correttamente’? Nella pratica significa che i Mormoni diffidano di qualsiasi versione della Bibbia (tranne che di quella cosiddetta Ispirata fatta da Joseph Smith, di cui parleremo dopo), perché ritengono che in esse ci siano errori di traduzione su alcuni punti fonda­mentali.[2] Questa è la ragione per cui quando dei cre­denti parlando con dei Mormoni usano dei versetti della Bibbia che annullano le loro dottrine, quest’ultimi affermano che le cose non stanno così perché la Bibbia non è stata tradotta fedel­mente e contiene degli errori! E’ invece ben tradotta e priva di errori quando i Mormoni si appoggiano (in maniera arbitraria) su alcuni suoi passi per sostenere le loro eresie! Quindi lo capiscono loro quando certi passi sono ben tradotti e integri e quando altri sono mal tradotti e pieni di errori. Ma come giungono a discernere gli errori della Bibbia? Facendosi guidare dal Libro di Mormon, da Dottrina e Alleanze e dallo Spirito del Signore perché Joseph Smith Fielding, uno dei loro passati presidenti, disse: ‘Guidati dal Libro di Mormon, da Dottrina e Alleanze, e dallo Spirito del Signore, non è difficile per uno discernere gli errori nella Bibbia’![3]

 


[1] James E. Talmage, A Study of the Articles of Faith [Uno Studio sugli Articoli di Fede], Salt Lake City, Utah (USA), 42esima ediz. 1968, pag. 2

[2] James Talmage ha affermato che non ci può assolutamente essere una traduzione attendibile delle Scritture a meno che essa sia fatta per mezzo del dono della traduzione (cfr. James Talmage, op. cit., pag. 237).

[3] Doctrines of Salvation [Dottrine di Salvezza], vol. III, pag. 191: citato da Anthony A. Hoekema in The Four Major Cults [I Quattro Maggiori Culti], Exeter, Devon England, 1975, pag. 23. James Talmage dice come occorre accostarsi alla Bibbia: ‘Sia dunque la Bibbia letta riverentemente e con devota cura, e il lettore sempre cercando la luce dello Spirito affinché egli possa discernere tra la verità e gli errori degli uomini’ (James Talmage, op. cit., pag. 237).