La luce e le tenebre

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Dottrina massonica

 

La Massoneria insegna che tutti i ‘profani’, cioè coloro che non sono Massoni, sono dei miserabili, ciechi e perduti nelle tenebre spirituali. Solamente l’iniziazione nei gradi e nei misteri della Massoneria può trasportarli dalle tenebre alla luce, purificarli e impartirgli la nuova vita. ‘I Liberi Muratori sono enfaticamente chiamati ‘Figli della Luce’ …. mentre i profani o non iniziati (non Massoni) che non hanno ricevuto questa conoscenza …. viene detto che sono nelle tenebre’ (Masonic Dictionary, alla voce ‘Light’, Consolidated Book Pub, 1963).

‘Applicato al simbolismo Massonico, essa (l’oscurità) serve a ricordare al candidato la sua ignoranza, che la Massoneria deve illuminare; la sua natura malvagia, che la Massoneria deve purificare; il mondo nella cui oscurità egli vaga e da cui la Massoneria deve riscattarlo’ (Albert Mackey, Manual of the Lodge, pag. 39).

‘Anche i massoni viaggiano alla ricerca della luce spirituale, che soltanto può essere trovata all’oriente da dove essa trae origine, ed avendone ottenuto il possesso, essi hanno assunto il nome di ‘Figli della Luce’. Ma la luce della massoneria, emanandosi dalla sorgente di ogni purezza e perfezione è pura ….’ (Albert G. Mackey, Lessico della Libera Muratoria, voce ‘Luce’).

‘Nella Massoneria, l’oscurità che avvolge la mente dei non iniziati (non massoni) viene rimossa dallo splendore della Luce Massonica. I Massoni sono appropriatamente chiamati i Figli della Luce’ (Lightfoot’s Manual of the Lodge, pag. 175).

La luce di cui parla la Massoneria si trova nella Cabala infatti Albert Pike ha affermato: ‘La Massoneria è una ricerca della luce. Quella ricerca ci porta indietro, come voi vedete, alla Cabala. In quell’antico e poco compreso miscuglio di assurdità e filosofia [medley of absurdity and philosophy] l’iniziato troverà la sorgente di molte dottrine; e potrà con il passare del tempo arrivare a capire i filosofi Ermetici, gli Alchimisti, tutti i pensatori antipapali del Medio Evo, ed Emmanuel Swedenborg’ (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 741 – 28° Cavaliere del sole – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md29.htm). La Cabala è la tradizione esoterica-occultistica ebraica (molto apprezzata negli ambienti dell’occulto, dello spiritismo e della stregoneria); Pike la definisce ‘la chiave delle scienze occulte’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 203 – 28° Cavaliere del sole) e afferma che, come la Massoneria, la dottrina cabalistica tende ‘alla perfezione spirituale dell’uomo e alla fusione delle varie religioni e delle diverse popolazioni’ e sostiene che ‘tutti gli uomini sono fratelli’ (Ibid., pag. 203); mentre Swedenborg era uno spiritista! La luce di cui parla la Massoneria non è altro quindi che tenebre, fitta oscurità, in cui colui che vi cammina non sa dove va perchè ha gli occhi chiusi.

Peraltro, va detta una cosa fondamentale per capire che in effetti i Massoni non hanno nessuna luce. Al candidato massone, sin da quando entra nella loggia la prima volta viene detto che egli sarà trasportato nella luce, ma il fatto è che una volta diventato apprendista, per lui inizierà un viaggio alla ricerca della luce, che passerà per gli altri gradi ma senza mai raggiungere la luce. Egli potrà raggiungere pure il trentaduesimo grado del Rito Scozzese, ma sarà ancora in cerca della luce. Infatti al candidato al 32° grado viene detto che egli ancora non ha raggiunto la luce: ha sì raggiunto la cima della montagna, ma questa cima è coperta da nubi e foschia, per cui la luce è ancora oscurata, è insomma da qualche parte là oltre lui! Ecco perchè Albert Pike ha definito la Massoneria ‘una marcia e una lotta verso la luce’ (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 32 – 2° Compagno d’Arte – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md03.htm).