La Bibbia

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Dottrina massonica

 

I massoni considerano la Bibbia come il ‘Volume della Legge Sacra’, ed è uno degli ‘attrezzi’ usati nelle logge massoniche. Ma la Bibbia viene usata solo nelle logge ‘cristiane’ (le quali vengono dedicate generalmente – come dicono i Massoni – a ‘San Giovanni Battista e a San Giovanni Evangelista’), perchè nelle logge mussulmane viene usato il Corano, i Veda vengono usati nelle logge brahmane, e così via. Non esiste un libro sacro comune a tutti i massoni. E difatti la massoneria accetta come membri persone di ogni religione, e quindi non solo Cristiani, ma anche Mussulmani, Induisti, Buddisti, Shintoisti, ecc..

Ecco cosa si legge sul sito di una loggia massonica: ‘La Bibbia, considerata dai Massoni come il Volume della Legge Sacra, viene sempre tenuta aperta durante le riunioni massoniche’, ed anche ‘gli impegni dei Massoni vengono sempre presi sopra il Volume della Legge Sacra o sul Libro da essi ritenuto sacro che viene tenuto aperto. Si tratta di promesse atte a mantenere riservati gli antichi modi di riconoscimento fra Massoni e l’impegno a seguire i principi morali della Massoneria’ (www.haniel.it). Dunque la Bibbia ha un valore relativo e non assoluto nella Massoneria.

A conferma del valore relativo che ha la Bibbia nella Massoneria, ecco cosa ha dichiarato in una intervista Paolo Gastaldi, il presidente dei maestri venerabili della Lombardia del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani, quando gli è stato fatto notare ‘Tenete la Bibbia sul tavolo, però non la leggete’: «E certo, se la leggessimo, qualche fratello, non cristiano, potrebbe non identificarsi con quei testi. La Bibbia sta lì aperta come simbolo dell’ente superiore che per ognuno può essere diverso» (Erasmo, Numero 17-18 / 2007, pag. 26).

In Masonry Defined (‘La Massoneria Definita’), che è una compilazione di scritti di Albert Pike e Albert Mackey, si legge: ‘Massonicamente, il Libro della Legge è quel libro sacro che ogni Massone di qualsiasi religione crede che contenga la volontà di Dio rivelata …. perciò per il Cristiano Massone (è) il Vecchio e il Nuovo Testamento; per l’Ebreo il Vecchio Testamento, per il Mussulmano il Corano; per il Brahmano i Veda; e per il Parso lo Zend-Avesta’ (pag. 78,79).

Albert Pike ha affermato: ‘Il Vangelo è parte essenziale dei simboli di una Loggia Cristiana, solo perchè è il Libro Sacro della Religione Cristiana. Il Pentateuco in una Loggia ebraica e il Corano in una maomettana appartengono pure all’Altare; uno solo di questi libri sacri, unito alla Squadra e al Compasso forma la triade delle Grandi Luci, con le quali un Massone deve lavorare. Il giuramento di un aspirante (candidato) deve sempre essere solennemente pronunciato sul Libro o sui Libri Sacri della sua religione, perchè così possa considerarlo più solenne ed impegnativo; e perciò vi fu chiesto di quale religione eravate. Noi non abbiamo obiezioni sul vostro credo religioso’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 34 – 1° Apprendista)

Nel Chase’s Digest of Masonic Law viene detto: ‘Gli Ebrei, i Cinesi, i Turchi, rigettano ognuno o il Nuovo Testamento, o il Vecchio Testamento, o ambedue, e tuttavia noi non vediamo nessuna buona ragione per cui non dovrebbero essere fatti Massoni. In effetti la Massoneria della Loggia Azzurra non ha niente a che fare con la Bibbia. Non è fondata sulla Bibbia; se lo fosse non sarebbe Massoneria, sarebbe qualcosa d’altro’ (pag. 207-209).

Albert G. Mackey nel suo ‘Lessico della Massoneria’ alla voce ‘Bibbia’ afferma: ‘La Bibbia viene usata fra i massoni come simbolo della volontà di Dio, in ogni modo questa possa essere espressa’ (www.freemasons-freemasonry.com/lessico_massoneria.html)

Un altro autorevole scrittore massonico, Henry Wilson Coil, conferma ciò dicendo che ‘l’opinione massonica prevalente è che la Bibbia sia solo un simbolo della Volontà, della Legge, o della Rivelazione Divina e non che il suo contenuto sia la Legge Divina, ispirata o rivelata. Fino ad ora nessuna autorità responsabile [massonica] ha sostenuto che un massone debba credere nella Bibbia o a qualche parte di essa’ (Henry Wilson Coil, Coil’s Masonic Encyclopedia, New York, Macoy, 1961, pag. 520).

La Bibbia dunque nella pratica nella Massoneria è semplicemente una parte indispensabile dell’ ‘arredo’ di una Loggia ‘Cristiana’, tutto qua. Perchè per i Massoni non conta pressoché nulla, dato che viene messa allo stesso livello di altri libri che vengono considerati da loro sacri. Anzi, i Massoni affermano che ne possono persino fare a meno, infatti il massone Albert Pike ha affermato che i Massoni si basano sul ‘libro della natura’, dicendo: ‘Per quanto sta a sé, essa [la Massoneria] trova sufficienti le scritture incise dalla mano di Dio, nel cuore dell’uomo e nelle pagine del libro della natura’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 174 – 14° Grande Eletto), ed anche: ‘…. la vera conoscenza di Dio, della Sua natura e dei Suoi attributi, è da Lui scritta sopra le pagine del gran Libro della Natura Universale e può esservi letta da tutti coloro che siano dotati della necessaria intelligenza. Questa conoscenza di Dio, così scritta e di cui la Massoneria in tutti i secoli è stata l’interprete, è la Parola del Maestro Massone‘ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2 pag. 151 – 13° Cavaliere dell’Arco Reale di Salomone).

I Massoni dunque invitano a leggere e studiare ‘il libro della natura’ – ovviamente sotto la guida dei Massoni di alto grado – anziché la Bibbia. E questo perchè ‘la Massoneria – dice Albert Pike – se attentamente considerata, è un’interpretazione del grande libro della Natura, un breviario per la comprensione dei fenomeni astronomici e fisici, insomma una più pura filosofia. E’, per così dire, il deposito in cui, come in un tesoro, sono conservate tutte le verità della primitiva rivelazione, che formano la base di tutte le religioni’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 203 – 28° Cavaliere del Sole).