La Massoneria confutata

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La Massoneria è una religione

 

I Massoni, ogni qualvolta ne hanno l’opportunità, ci tengono a fare affermazioni come queste: ‘La Massoneria non è una religione né il sostituto di una religione. Essa richiede ai suoi appartenenti la piena e sincera credenza in un Essere Supremo ma non fornisce una propria dottrina di fede. La massoneria è aperta agli uomini di tutte le fedi religiose. Durante le proprie riunioni qualsiasi discussione di carattere teologico è vietata.’ ed ancora: ‘La Massoneria è priva degli elementi fondamentali di una religione: a) Non possiede alcuna dottrina teologica e, vietando le discussioni sulla religione durante le proprie riunioni, non permette l’insorgere di una dottrina teologica massonica. b) Non offre sacramenti e non esercita alcun culto. c) Non pretende di condurre alla salvezza tramite opere, conoscenze segrete o qualsiasi altro mezzo’.

Ma stanno veramente così le cose? E’ proprio vero che la Massoneria non è una religione? La risposta è ‘No’, in quanto proprio dei Massoni autorevoli la definiscono una religione.

Albert Pike, che era un 33°, infatti ha affermato quanto segue: ‘Ogni Loggia Massonica è un tempio di religione; e i suoi insegnamenti sono istruzioni nella religione’ – Every Masonic Lodge is a temple of religion; and its teachings are instructions in religion – (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 213 – 13° Cavaliere dell’Arco Reale di Salomone – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md14.htm; nell’edizione italiana la seconda parte è stata tradotta così: ‘I suoi insegnamenti restituiscono un patrimonio religioso’), ed ancora: ‘Qualunque cosa possa inculcare sentimenti puri, nobili e patriottici, o che tocchi il cuore con la bellezza della virtù e con l’eccellenza di una vita onesta è in accordo con la religione della Massoneria ed è [il] Vangelo della letteratura e dell’arte’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 154 – 13° Cavaliere dell’Arco Reale di Salomone).

Umberto Gorel Porciatti, anche lui un 33°, ha detto: ‘… vien fatto di chiedersi se la Massoneria non sia una religione: rispondo nettamente che la Massoneria è la Religione’ (Umberto Gorel Porciatti, Simbologia Massonica: Massoneria Azzurra, Orizzonti, Roma 1946, pag. 27). E Ugo Lenzi, che fu Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1949 fino alla sua morte, l’ha definita ‘la più grande, la più bella, la più nobile, la più civile di tutte le religioni!’ (Ugo Lenzi, in Gran Loggia Nazionale dei Liberi Muratori d’Italia, 1951, pag. 51. Bollettino del G\O\ d’Italia).

E infatti se si considera che i Massoni si riuniscono in Templi dove innalzano preghiere ad una divinità, hanno un altare e un libro considerato sacro, dei ‘ministri’, un rituale di iniziazione per i loro membri, una morale che insegnano, credono nell’immortalità dell’anima e in una salvezza futura per conseguire la quale insegnano cosa bisogna fare, non si può fare altro che dire che la Massoneria è una religione. E quindi mentono quei Massoni che negano che la Massoneria sia una religione.

A questo punto qualcuno si domanderà come mai la maggior parte dei Massoni ci tiene a negare che la Massoneria sia una religione. La risposta è che se la Massoneria si presentasse come un’altra religione non potrebbe guadagnare così tanti ‘convertiti’. Per cui dal loro punto di vista è necessario ricorrere all’inganno per mantenere i vecchi ‘convertiti’ e guadagnarne di nuovi.

Stabilito dunque che la Massoneria è una religione, adesso vediamo quello che essa afferma sulla Bibbia, su Dio, Gesù Cristo, la Trinità, la creazione, il diavolo, l’uomo e il peccato, la salvezza, e su altre cose, al fine di capire se sia lecito per un Cristiano entrare a far parte di questa istituzione religiosa.