Simboli e linguaggio

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La Massoneria fa largo uso di simboli, che sono l’essenza stessa della Massoneria, infatti il massone Pierre Mariel, nell’opera Gli autentici figli della Luce, afferma: ‘Il Simbolo è l’essenza stessa, la ragione d’essere della Massoneria. Ciò che è visibile è il riflesso di ciò che è invisibile. Ora, se noialtri Massoni ci esprimiamo mediante i simboli, ciò non è dovuto a un desiderio di distinguersi dagli altri uomini, ma bensì in base a una necessità che scaturisce dallo stesso configurarsi delle conoscenze. Il simbolo dunque, non è destinato a nascondere la verità. Il suo scopo è invece quello di selezionare coloro che, integrandosi a esso, si mostrano degni di accedere alla Realtà ultima’ (Christian Jacq, La Massoneria: storia e iniziazione, pag. 227). Ed il significato dei simboli è il grande segreto della Massoneria, come disse Andrew Michael Ramsay (1686-1743): ‘Noi possediamo dei segreti, segreti che consistono in segni grafici e in parole sacre e che compongono un linguaggio tanto muto quanto eloquente, grazie al quale possiamo dialogare a distanza e riconoscere di primo acchito i nostri Confratelli, quale che sia la loro lingua’ (citato in Ibid., pag. 227).

In relazione ai due primi gradi della Massoneria, ci sono due simboli molto importanti nella Massoneria, che sono la pietra grezza e quella cubica.

La Pietra Grezza, che ha a che fare con l’allegoria della costruzione del Tempio dell’Umanità, alla cui edificazione si dedicano tutti i Massoni, ‘simboleggia l’uomo nel suo stato rude ed incolto, caratterizzato dai vizi e dalle molte passioni che ogni Libero Muratore deve imparare a dominare. La pietra grezza simboleggia soprattutto il neofita, che non può essere utilizzato fino a quando, diventato Apprendista, la sua preparazione intellettuale e morale non abbia raggiunto un grado nella scala del perfezionamento sufficiente a fargli guadagnare la patente di affidabilità. La pietra grezza dovrà essere squadrata quel tanto che è necessario a consentirne l’impiego con le altre. Al massone viene continuamente ricordato che egli è pietra grezza che dev’essere levigata per ricavarne una ben definita personalità, richiesta dalle Leggi geometriche dell’architettura dell’Umanità. La pietra grezza dev’essere portata ad una forma più prossima possibile al cubo perfetto, va cioè trasformata dall’Apprendista in Pietra Cubica, che è caratteristica del Grado massonico superiore di Compagno d’Arte’.

La Pietra Cubica rappresenta invece ‘la pietra perfetta, in cui tutte le dimensioni sono tra loro uguali. Simboleggia l’uomo che, operando su sé stesso, ha superato le sue condizioni primordiali attraverso l’eliminazione sistematica e graduale, iniziaticamente pilotata, delle imperfezioni da cui era costituito. La regolarità dei nuovi elementi costitutivi conseguiti è proporzionale all’abilità ed alla diligenza di ogni singolo Artefice, messe in atto nel corso della lavorazione della sua Pietra Grezza. Quanto di purificato ed istruito si è strettamente collegato ed amalgamato nell’Apprendista Libero Muratore, si manifesterà nella sua realtà nel Compagno d’Arte, dentro e fuori della Loggia. Generalmente nel Tempio massonico la pietra cubica viene rappresentata da un Cubo di pietra posto al fianco settentrionale dell’Ara, sormontato da una piramide dalle facciate a triangoli equilateri, onde evidenziarne la perfezione costruttiva’.

Un altro simbolo massonico è la Squadra e il Compasso, disposti a formare un quadrilatero. La squadra viene detto che rappresenta la materia, ed il compasso lo spirito o la mente; od ancora viene detto che la squadra rappresenta ‘il mondo del concreto, o la misura della realtà oggettiva, mentre il compasso rappresenta l’astrazione, o giudizio soggettivo’, e così via. La squadra e il compasso sono mostrati a tutte le riunioni massoniche, assieme al Libro della Legge Sacra aperto. Considerando che il libro della Legge Sacra può variare nelle logge, e quindi ci sono Logge dove non viene posta la Bibbia, mentre la squadra e il compasso devono essere presenti in ogni loggia, essi hanno una importanza superiore alla Bibbia! La squadra e il compasso infatti simboleggiano le due grandi luci in cui devono camminare i Massoni. Il significato reale però di queste due luci è questo: la Squadra rappresenta il principio generativo femminile (e quindi il principio passivo), mentre il Compasso rappresenta il principio generativo maschile (e quindi il principio attivo). E difatti Albert Pike, parlando di un simbolo ermetico che apparve una prima volta nell’Athos Philosophorum di Basilio Valentino stampato a Francoforte nel 1613, ha affermato: ‘La figura maschile tiene nella mano il compasso che rappresenta il principio generativo dell’uomo, mentre la figura femminile sorregge la squadra quale simbolo della procreazione della donna’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 280 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto), e poi dice: ‘Il Compasso perciò è il simbolo ermetico della Deità creativa e la Squadra della Terra feconda’ (Ibid., pag. 281); e questo perchè alla base della Massoneria c’è il culto fallico! Ed è così importante questo simbolo per la Massoneria, che Pike dice ai massoni del 32° che ‘tutti i simboli, sia per gli Apprendisti che per i Maestri, per i Cavalieri e per i Principi, sono riconducibili al Compasso e alla Squadra’ (Ibid., pag. 284).

Abbiamo poi il Maglietto e lo Scalpello. ‘Il Maglietto rappresenta la forza di volontà, la ferrea determinazione ad agire per il bene, secondo quanto dettato da Virtù e Coscienza; lo Scalpello prefigura il Discernimento, cioè la capacità di distinguere le parti utili della pietra, essenziali alla costruzione, da quelle inutili. La combinazione della forza di volontà e della capacità di discernimento produce il graduale perfezionamento dei pezzi dell’opera. Così, se il Maglietto esprime la volontà di agire, lo Scalpello simboleggia la conoscenza di ciò che deve esser fatto, di contro a ciò che deve essere evitato. In ultima analisi, i due strumenti segnalano la necessità di combinare azione e pensiero’.

La Cazzuola, che è lo strumento del Muratore che serve a stendere la calce che connette le pietre, ‘simboleggia la beneficenza, ossia la volontà di soccorrere chi è nel bisogno. Esprime così la bontà attiva, la carità, ovvero quella buona volontà dovuta al genere umano’.

Il Regolo rappresenta ‘la perfezione e l’ordine che risultano dall’azione giusta ed equilibrata. Allude alla necessità di impostare confronti costruttivi sulla base di parametri stabili e regole stipulate e condivise’. Simboleggia anche le ’24 ore del giorno, una parte delle quali deve essere dedicata al pensiero, mentre un’altra parte deve essere impiegata lavorando, riposando, ed anche aiutando fraternamente chi ne ha bisogno’.

La Livella, che ‘simboleggia l’uguaglianza sociale, base del diritto naturale, l’equità nella valutazione degli uomini, delle cose e degli eventi, che debbono essere considerati e meditati nella loro sostanza e mai secondo le loro forme ed apparenze. La Livella insegna che la conoscenza dev’essere rapportata al piano terrestre, il cui livello è unico, che interessa direttamente l’uomo, e rappresenta il corretto impiego delle conoscenze acquisite’.

 

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Foto (da sinistra a destra): Pietra grezza e levigata, Squadra e Compasso, Scalpello e Maglietto, Cazzuola, Regolo, Filo a piombo e livella.

 

L’acacia è un simbolo particolarmente importante nella Massoneria, nel rituale d’iniziazione (od elevazione) al Grado di Maestro Massone. Infatti l’acacia fa parte della leggenda di Hiram in quanto si dice che servì a individuare la tomba in cui era stato sepolto Hiram. L’acacia è anche considerata emblema della resurrezione (morte e rinascita) che ogni uomo dovrebbe operare in sé superando i vizi e le passioni umane; ecco perchè secondo i Masonic Catechisms del secolo XVIII il nome del Maestro Massone è ‘Cassia’, ovvero quello della pianta sostituita all’acacia nei rituali inglesi dell’epoca e nelle Costituzioni di Anderson del 1738, in quanto il Maestro Massone è l’essere divenuto cosciente del fatto che tutti i segreti sono in lui; è l’uomo rigenerato, che vivendo in stretta obbedienza agli obblighi e ai precetti massonici è libero dal peccato!

 

acacia

 

Nella Massoneria, il triangolo è uno dei simboli più importanti. In un Dizionario massonico si legge a proposito del triangolo: ‘Come simbolo massonico, è presente nel Tempio sotto la denominazione di Delta Luminoso [….] Nell’ambito massonico il T. va interpretato soprattutto come vettore direzionale, nella cui verticalità apicale simboleggia il Lavoro, la dynamis, rivolto alla gloria del G.A.D.U.’ che sarebbe il Grande Architetto dell’Universo. I tre lati del triangolo stanno ad indicare i tre principi fondamentali della Massoneria che sono Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, come anche i tre gradi della Massoneria Azzurra che sono Apprendista, Compagno d’Arte e Maestro Massone. Il triangolo lo si trova all’interno del tempio massonico (è il Delta Luminoso all’interno del quale si trova l’occhio ‘onniveggente’ o la lettera G), sui grembiuli (con un triangolo capovolto), ed anche all’esterno di tanti templi massonici (vedi le tre foto). Ma la forma del triangolo si trova in tanti altri ambiti massonici, tra cui i segnali di riconoscimento.

 

triangolo

 

Altro simbolo massonico importante è il pentagramma o pentalfa massonico (la stella a cinque punte, che si vede nelle due foto a seguire). In queste foto vedete quello presente nella Freemason’s Hall di Londra, che è il quartiere generale della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, e poi uno presente sul pavimento di una loggia massonica. Secondo la Massoneria, la stella a cinque punte che, sotto forma di PENTALFA FIAMMEGGIANTE, arde – nella Camera di Compagno – all’oriente di tutte le Logge Massoniche, è l’astro che indica la via ai Compagni Liberi Muratori; è la stella a cui quotidianamente si rivolgono per avere sicuro orientamento nella lenta ascesa. E come vedremo meglio in seguito, questa stella non è altro che Satana, che loro chiamano Lucifero, che secondo loro è il portatore di luce (di quella massonica ovviamente) nonchè di libertà, quella secondo la carne naturalmente, in quanto il pentalfa ‘è il significativo emblema della Libertà’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 38 – 1° Apprendista) e dato che per i Massoni il diavolo ‘è lo strumento della Libertà’ (Ibid., pag. 143 – 3° Maestro Massone), è evidente il significato diabolico del pentalfa.

 

pentalfa

 

I massoni indossano dei grembiuli (vedi foto). Il grembiule è composto da tre parti: una base quadrata, una bavetta triangolare e una cintura. Gli Apprendisti e i Compagni indossano grembiuli in pelle o di raso bianchi, senza decori. I Maestri hanno invece un grembiule bordato di rosso (o di azzurro o di verde, in certe obbedienze) ornato variamente. Il compito del grembiule sarebbe quello di proteggere i massoni durante il loro lavoro, non consentendo che si possano ferire con le schegge che si distaccano dalla loro pietra grezza. I frantumi sono le loro difficoltà umane, pronte a far sentire maggiormente il loro peso proprio quando cercano di sbarazzarsi di esse.

 

grembiule

 

Quando i massoni prendono la parola in loggia, si pongono in piedi e prima di parlare fanno il ‘gesto dell’Ordine’, che è obbligatorio nel Tempio quando si abbandona la posizione di seduti. Il segno dell’Ordine lo fanno in questa maniera: collocano la mano destra al livello della gola, l’avambraccio orizzontale, il pollice teso a formare una squadra, e subito passano rapidamente la mano da un lato all’altro della gola, come se si tagliasse il collo, lasciando poi cadere il braccio sul fianco. Il significato di questo segno è che il massone preferirà avere la gola tagliata, piuttosto che rivelare i segreti che gli sono stati trasmessi.

 

posizione-mano-braccio-loggia
Questi sono dei fotogrammi tratti da un video presente su YouTube (http://youtu.be/eOyz_LPJjPo) ripreso segretamente da un massone durante i lavori in una loggia massonica in Turchia. Notate la posizione della mano e del braccio prima e dopo.

 

 

Al termine di ogni riunione massonica nel tempio, i massoni si sfilano i guanti bianchi (che servono a ricordare al Massone che le sue mani devono essere ‘senza macchia’) che hanno indossato sino a quel momento e formano una ‘catena d’unione’ che rappresenta la fraterna unione che lega tutti gli iniziati sparsi sulla superficie della terra.

Tra gli elementi caratteristici, indicativi dell’esoterismo massonico, vi sono i segni di riconoscimento e la parola di riconoscimento del libero muratore.

I massoni quando usano il termine ‘profano’ si riferiscono a colui che non appartiene alla ‘fratellanza massonica’.

Quando i massoni usano l’espressione ‘essere quadrato’, vogliono dire che un massone ha raggiunto un particolare livello di consapevolezza nell’arte libero muratoria. In altre parole, il profano che viene iniziato nella loggia massonica è nello stato di ‘pietra grezza’, e con il tempo tramite il lavoro massonico di affinamento tenderà a raggiungere, quadrandosi appunto, lo stato di ‘pietra cubica’, divenendo così persona affidabile, di riferimento e sostegno per gli altri fratelli. Ogni pietra cubica costituisce un mattone che edifica il Tempio morale ed ideale della massoneria.

Quando i massoni usano l’espressione ‘incontrarsi sulla livella’, vogliono dire che in loggia ci si ritrova senza tener conto delle differenze sociali, economiche, religiose o culturali.

Altra espressione comune ai massoni è la formula adoperata per il brindisi delle loro agapi rituali, che si conclude con il grido ‘fuoco!’

‘Al coperto’ è un’espressione massonica rituale impiegata per indicare che i Lavori nel Tempio sono svolti al riparo da ogni sguardo profano. ‘Essere coperto’ significa invece ‘appartenere’ all’Ordine.

Nel linguaggio massonico si dice che un massone è ‘in sonno’ o ‘dormiente’ quando questo decide per sue esigenze personali di autosospendersi dai lavori rituali e dalla vita dell’ordine.