Apprendista

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L’apprendista nella Loggia rappresenta il primo Grado della gerarchia massonica. Il candidato all’iniziazione al grado di Apprendista deve tra le altre cose: credere nell’esistenza di un Essere Supremo, e nell’immortalità dell’anima; sentire amore per l’Umanità, ed essere disposto ad acquisire e sviluppare lo spirito della tolleranza; essere sensibile ai problemi dell’uomo, essere consapevole della sua perfettibilità, ed essere disposto a lavorare per il bene e per l’evoluzione della società umana; essere uomo libero e disposto a inserirsi nella società per portarvi i principi fondanti della Massoneria che sono Libertà, Uguaglianza e Fratellanza; essere in grado di sostenere gli oneri richiesti dall’appartenenza all’Ordine; vivere ed operare nel rispetto delle leggi dello Stato in cui risiede.

Adesso spieghiamo per sommi capi come si svolge il rito dell’iniziazione al grado di Apprendista (ho trascritto solo quelle parti del rituale che ho ritenuto utile che voi conosciate):

Il candidato viene innanzi tutto portato in un’angusta camera oscura, chiamata il ‘gabinetto di riflessione’ dove incontra diversi simboli massonici (il teschio, il cappio, il sale, il pezzo di pane e il bicchiere d’acqua), dove deve meditare e scrivere il proprio testamento. Poi viene guidato al tempio, e ci viene portato spogliato dei suoi metalli, con la gamba destra scoperta, senza la scarpa al piede sinistro (sostituita da una pantofola), con una corda al collo, e con una benda nera sugli occhi, segni questi che hanno i seguenti significati: spogliato dei suoi metalli significa che gli viene chiesto di separarsi da tutti gli oggetti metallici che ha addosso, oggetti simboleggianti le ricchezze materiali, ma soprattutto i pregiudizi e le idee preconcette che possono ostacolare il suo cammino nella ricerca della verità; la gamba destra scoperta, sta a significare l’imperfezione della sua mente offuscata dagli errori, dai pregiudizi e dalle superstizioni; il piede sinistro scalzato significa ‘fedeltà e amore’, in quanto nel rito dell’iniziazione massonico, si chiede al futuro Apprendista un totale impegno e un cosciente sentimento di riverenza verso l’Ordine massonico a cui egli accorda la sua fiducia; la corda al collo simbolizza il cordone ombelicale che trattiene il bimbo alla sua matrice, nello sforzo supremo di venire alla Luce; tale corda sarà simbolicamente tagliata con la cerimonia dell’Iniziazione; la benda nera è il simbolo dell’ignoranza che rende il neofita incapace di capire e di muoversi in un ambiente caratterizzato dal simbolismo, qual è appunto il Tempio massonico. In merito agli occhi bendati, dice il massone Paolo Gastaldi, presidente dei maestri venerabili della Lombardia del Grande Oriente d’Italia: «Sono le tenebre che bisogna lasciare alle spalle. Entrare in Massoneria non significa iscriversi a un club, ma vuol dire stravolgere la propria vita e passare dalle tenebre alla luce» (Erasmo, Anno VIII, Numero 17-18, 15-31 Ottobre 2007, pag. 26).

Arrivato alla porta del Tempio, il Maestro Esperto gli fa battere ripetuti colpi disordinati e forti. Quando gli verrà permesso di entrare, il Maestro Venerabile, che è colui che dirige la loggia, gli chiede: ‘Profano, che cosa avete sugli occhi?’ e lui risponde ‘Una benda’, al che il Maestro gli dice: ‘La benda che copre i vostri occhi è il simbolo delle tenebre nelle quali si trova l’uomo, dominato dalle passioni e immerso nell’ignoranza e nella superstizione. La Libera Muratoria potrà aiutarvi a sciogliere codesta benda, ma prima dovrete dimostrarci la vostra buona volontà rispondendo lealmente alle domande che vi rivolgerò. Siete disposto?’.

Dopo che il candidato risponde ‘Sì’, il Maestro gli chiede: ‘Dichiarate sul vostro onore che venite a chiedere la Luce Massonica liberamente e spontaneamente, con disinteresse e spirito di sacrificio, per il vostro e per il nostro perfezionamento?’, e il Profano risponde: ‘Lo dichiaro sul mio onore’.

Poi il Maestro Venerabile, invita a far avvicinare il profano (o candidato), e comanda al Maestro delle Cerimonie di portare la ‘Coppa dei Giuramenti’. Fatto avvicinare, viene invitato a mettersi la mano destra sul cuore rimanendo in piedi, e allora il Maestro delle Cerimonie arriva portando la Coppa dei Giuramenti che viene data al Profano affinché la beva (beve acqua dolce). Poi il Maestro Venerabile gli dice: ‘Profano, pronunciate con me questo giuramento: “io mi impegno sul mio onore al silenzio più assoluto su tutti i particolari relativi alle prove che sto per subire”. … Profano, dovete conoscere tutta l’importanza di un giuramento. Se voi mancaste alla parola così solennemente data…. Bevete!’ Gli viene fatta bere l’acqua, alla quale è stata aggiunta una sostanza amara, e allora il Maestro Venerabile dice: ‘Che questo liquido, che da dolce è diventato amaro, sia per voi il simbolo dell’amarezza e dei rimorsi dai quali sarebbe invaso il vostro cuore se lo spergiuro vi avesse sfiorato le labbra’.

Poi l’Oratore legge la seguente formula di giuramento: ‘Io … liberamente e spontaneamente, con pieno e profondo convincimento dell’anima, con assoluta ed irremovibile volontà, alla presenza del Grande Architetto dell’universo, prometto e giuro di non palesare giammai i segreti della Libera Massoneria, di non far conoscere ad alcuno ciò che mi verrà svelato; prometto e giuro di prestare aiuto ed assistenza a tutti i Fratelli Liberi Muratori sparsi su tutta la superficie della Terra; prometto e giuro di consacrare tutta la mia esistenza al bene ed al progresso della Patria, al bene ed al progresso di tutta l’Umanità; prometto e giuro di adempiere ed eseguire le Leggi, i Regolamenti e le disposizioni tutte dell’Ordine e di portare ossequio ed obbedienza alla Suprema Autorità ed a quanti sono miei superiori; prometto e giuro di mantenermi e conservarmi sempre onesto, solerte e benemerito cittadino, rispettando le Leggi dello Stato, amico, membro della mia famiglia e Massone, per abbattere sempre il vizio e propugnare la virtù; prometto e giuro di non attentare all’Onore delle famiglie dei miei Fratelli; finalmente giuro di non appartenere ad alcuna Società che sia in urto o in opposizione con la Libera Muratoria’. Il Maestro Venerabile allora chiede al candidato se è disposto a prestare giuramento. Il candidato risponde ‘Sì’. Poi gli viene tolta la benda dagli occhi. Dopodiché il candidato ripete con il Maestro Venerabile la formula del giuramento (mentre il candidato è inginocchiato su un ginocchio davanti all’altare, con la mano destra aperta sulla Squadra e Compasso che si trovano sopra il Libro della Legge Sacra) [1]. Ciò fatto, il Maestro Venerabile impugna la spada fiammeggiante e la impone sul capo del candidato e dice: ‘Alla gloria del Grande Architetto dell’Universo, in nome della Massoneria Universale e sotto gli auspici della [nome della Loggia], per i poteri a me conferiti, ti inizio, ti costituisco, ti creo apprendista libero muratore’. A questo punto, il Maestro Venerabile porge la mano all’Iniziato, lo fa alzare, gli dà il triplice bacio, iniziando dalla guancia sinistra, e gli dice: ‘Tu sei mio Fratello’. Ora il candidato è legato alla Massoneria da un potente legame spirituale, di natura diabolica, perchè di fatto, come vedremo dopo, egli stringe un patto con il diavolo.

 

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Il candidato che presta giuramento per diventare Apprendista

 

Nel Tempio ogni Apprendista prende posto lungo la Colonna ‘J’, posta a settentrione, e si trova sotto la guida, la tutela e la vigilanza del Secondo Sorvegliante della Loggia. Suoi strumenti di lavoro sono il Maglietto e lo Scalpello, indispensabili per squadrare la pietra grezza, compito fondamentale dell’Apprendista espresso simbolicamente. In Loggia l’apprendista deve osservare il silenzio più assoluto, e non ha alcun diritto alla parola.

Infine c’è da tenere presente questa cosa che riguarda l’iniziazione alla Massoneria, e cioè che secondo i massoni, una volta che uno diventa massone ci rimane per tutta la vita. Giuliano Di Bernardo ha affermato infatti: ‘Quando si diventa massoni attraverso una iniziazione, si resta massoni per tutto il resto della propria vita […..] anche se si diventa nemici della massoneria, ecco, si resta sempre massoni perchè si è ricevuta l’iniziazione, e l’iniziazione è un atto sacro’ (dall’intervista fattagli da Daniele Luttazzi durante la puntata della trasmissione Satyricon andata in onda su Rai 2 l’11 Aprile 2001 – video su Youtube: http://youtu.be/AGY3MQ1OUK8).

 

[1] I giuramenti che si fanno nella Massoneria per accedere a qualsiasi grado sono giuramenti in cui si giura di fare o non fare qualcosa pena orribili punizioni corporali. Vedi nel capitolo 6 la parte dove parlo dei giuramenti.