Il Secondo Congresso Evangelico (1965)

La Massoneria smascherata – Indice > Il piano dei Massoni/Illuminati: distruggere il Cristianesimo per mezzo delle Chiese Evangeliche > La Federazione delle Chiese Evangeliche >  Il Secondo Congresso Evangelico (1965)

Nel 1965 poi si tenne il Secondo Congresso Evangelico, che fu quello che diede la spinta decisiva alla costituzione della Federazione delle Chiese Evangeliche, come dice il pastore metodista Franco Becchino: ‘Dal 2° Congresso Evangelico. promosso dal Consiglio Federale delle Chiese Evangeliche italiane e tenutosi a Roma nel 1965 con tema «Uniti per l’Evangelo», venne la spinta al superamento della struttura di collegamento rappresentata dal predetto Consiglio Federale attraverso la costituzione di una federazione delle chiese evangeliche all’opera in Italia.’ (http://www.ildialogo.org/confessionicristiane/chieseevangeliche23052004.htm).

A quel Congresso erano presenti delegati delle Assemblee di Dio in Italia, dell’Associazione Missionaria Evangelica Italiana, della Chiesa Apostolica in Italia, della Chiesa Evangelica Metodista d’Italia, della Chiesa Evangelica Valdese, dell’Esercito della Salvezza, dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia, e della setta degli Avventisti.

E bene però precisare che alla votazione del documento presentato al Congresso intitolato ‘Prospettive per una Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia’ – che peraltro passò – non parteciparono nè i delegati delle ADI e neppure quelli Avventisti.

Ecco i nomi dei delegati a quel Congresso.

Assemblee di Dio in Italia (ADI): Gennaro Alvino, Salvatore Anastasio, Paolo Arcangeli, Domenico Barbera, Domenico Bracco (n.d.e. suppongo sia un errore di trascrizione e si tratti di Roberto Bracco), Carmelo Crisafulli, Pasquale Di Traglia, Vincenzo Federico, Giovanni Ferri, Francesco Giancaspero, Umberto Gorietti, Giuseppe Laiso, Carmine Monetti, Alfredo Perna, Domenico Provvedi, Paolo Reggimenti, Francesco Toppi, Angelo Tramentozzi, Pasquale Vangone, Sergio Zucchi.

Associazione Missionaria Evangelica Italiana (AMEI): Vincenzo Barbin, Nanni Ghelli, Domenico Maselli, Jole Maselli, Emanuele Paschetto, Vittorio Perres, Michele Sinigaglia, Luigi Spuri.

Chiesa Apostolica: Mario Affuso, Antonio Arrigucci, Gianfranco Baldoni, Iorwerth Howells, Giovanni Racioppi.

Chiesa Evangelica Metodista d’Italia: Giuseppe Anziani, Sergio Aquilante, Franco Becchino, Ivo Bellacchini, Mirella Beltrami, Umberto Beltrami, Valdo Benecchi, Emanuele Bufano, Cacciapuoti Francesco, Domenico Cappella, Enrico Caputo, Sergio Carile, Samuele Carrari, Arnaldo Carsaniga, Ariele Chiara, Giulio Contino, Sergio De Ambrosi, Niso De Michelis, Tullio Di Muro, Elvezio Ghirardelli, Pier Paolo Grassi, Antonino, Guarcena, Ugo Guarnera, Angelo Incelli, Vezio Incelli, Gaetano Jannì, Alan Keighley, Giovanni Lento, Bruno Loraschi, Vinicio Manfrini, Gino Manzieri, Venturino Mo, Giovanbattista Nicolini, Anna Nitti, Umberto Postpischl, Leda Rocca, Fulvio Rocco, Teofilo Santi, Aurelio Sbaffi, Mario Sbaffi, Roberto Sbaffi, Ugo Schirò, Alfredo Scorsonelli, Emidio Sfredda, Giorgio Spini, Massimo Tara, Giovanni Vezzosi, Laura Vezzosi, Carlo Zarotti.

Chiesa Evangelica Valdese: Aldo Agostinelli, Edoardo Aime, Gustavo Albarin, Erme Alfieri, Augusto Armand Hugon, Marco Avondet, Marco Ayassot, Ernesto Ayassot, Carlo Baiardi, Raffaele Balenci, Giovanni Barblan, Emanuele Baud, Delia Bert, Alberto Bertalot, Francesco Bertalot, Renzo Bertalot, Silvio Bertin, Sergio Bianconi, Giorgio Bouchard, Gustavo Bouchard, Salvatore Briante, Salvatore Carcò, Cesare Chiavia, Davide Cielo, Guido Colucci, Aldo Comba, Roberto Comba, Gino Conte, Giovanni Conti, Bruno Corsani, Enrico Corsani, Ferruccio Corsani, Achille Deodato, Franco Davite, Valdo Fornerone, Francesco Ferretti, Dante Gardiol, Remo Gardiol, Anita Gay, Marcella Gay, Carlo Gay, Virgilio Gay, Arnaldo Genre, Enrico Geymet, Franco Giampiccoli, Giorgio Girardet, Pier Luigi Jalla, Roberto Jahier, Roberto Jouvenal, Bernardo La Rosa, Silvio Long, Mario Macchioro, Paolo Marauda, Aldo Massel, Guido Mathieu, Riccardo Micol, Laura Micol, Liborio Naso, Roberto Nisbet, Sergio Nitti, Rosario Olivo, Valdo Panascia, Carlo Papini, Danilo Passini, Giorgio Peyronel, Giorgio Peyrot, Antonio Pizzo, Giovanna Pons, Teofilo Pons, Speranza Puy, Ernesto Puzzanghera, Alberto Ribet, Aldo Ribet, Paolo Ricca, Salvatore Ricciardi, Pietro Rizzi, Donatella Gay Rochat, Sergio Rostagno, Ermanno Rostan, Gianni Rostan, Marco Rostan, Enrico Ruscito, Ercole Salvati, Luigi Santini, Aldo Sbaffi, Alberto Soggin, Thomas Soggin, Alfredo Sonelli, Berta Subilia, Alberto Taccia, Giorgio Tourn, Cipriano Tourn, Emilio Travers, Arnaldo Tron, Claudio Tron, Giulio Vicentini, Tullio Vinay, Liliana Viglielmo, Ugo Zeni.

Esercito della Salvezza: Jean Bordas, Hilde Bordas, Vincenzo Burlini, Leone Calzi, Prospina D’Angelo, Umberto D’Angelo, Domenico Dentico, Antonia Figliola, Marie Montbaron, Monique Palpant, Bice Vinti, Miriam Vinti, Ruben Vinti, Febe Yarde, Raymond Yarde.

Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (UCEBI): Filfadelfo Arcidiacono, Laurenzia Belforte, Piero Bensi, Nando Camellini, Luca Campennì, Vincenzo Canale, Gino Cantarella, Aldo Casonato, Giuseppe Ciampa, Giuseppe Centola, Vincenzo Coacci, Rino Colantonio, Bruno Colombu, Edda Corai, Valdo Corai, Antonio Di Pietro, Osvaldo Fabiani, Michele Foligno, Mario Girolami, Maurizio Girolami, Claudio Iafrate, Carmelo Inguanti, Paolo Landi, Mario Marziale, Paolo Marziale, Liberante Matta, Anna Mocco, Carmelo Mollica, Giuseppe Mollica, Carlo Moriero, Aroldo Naselli, Aurelio Naselli, Michele Nicoletti, Nicola Nuzzolese, Nicola Pantaleo, Carlo Papacella, Beppino Parlanti, Giuseppe Pavoni, Pasquale Perna, Giacomo Pistone, A. Ramirez, Massimo Romeo, Manfredi Ronchi, Bruno Saccomani, Ezio Saccomani, Guido Saccomani, Paolo Sanfilippo, Emidio Santilli, Lidia Schirò, Giacomo Spanu, Armando Spinella, Ermanno Spuri, Nunzio Strisciullo, Andrea Tarascio, Thea Tonarelli, Gianni Vegetti, Enzo Veneziano, Giovanni Vizziello, Luciano Zanini.

Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste: Silo Agnello, Nino Bulzis, Antonio Caracciolo, Gisueppe Cavalcante, Giuseppe Cupertino, Giovanni Grimaldi, Giovanni La Marca, Lucio Marzocchini, Caterina Masiello, Susanna Pagano, Ismaele Rimoldi, Gianfranco Rossi, Franco Santini, Mario Vincentelli, Domenico Visigalli (cfr. Uniti per l’Evangelo, Atti e Documenti del 2° Congresso delle Chiese Evangeliche Italiane, Roma, 26-30 Maggio 1965, Pubblicato a cura di Mario Sbaffi, Sotto l’egida del Consiglio Federale delle Chiese Evangeliche d’Italia, pag. 209-212)

Ci furono anche degli osservatori, tra cui Charles E. Greenaway (1918 – 1993), predicatore pentecostale affiliato alle Assemblee di Dio USA e amico delle ADI, che in quel Congresso predicò pure.

Il documento conclusivo, intitolato ‘La nostra vocazione di fronte alla situazione sociale’, verso la conclusione affermava: ‘Le comunità evangeliche si sentono pertanto impegnate nella costruzione della pace e nella riconciliazione tra i popoli e le razze, assumendo la causa degli oppressi e degli sfruttati, contrastando il passo, nello spirito di Cristo, al potente, chiunque esso sia, per porre così le fondamenta di una società nuova che attenda con speranza nuovi cieli e nuova terra’.

A me effettivamente pare un linguaggio massonico, piuttosto che un linguaggio cristiano questo. E d’altronde tra i tanti delegati i seguenti erano massoni: I valdesi Augusto Armand Hugon (cfr.Augusto Comba, Valdesi e Massoneria, pag. 130-133), Ernesto Ayassot (cfr. Giorgio Spini, Italia di Mussolini e protestanti, pag. 251; Augusto Comba, Valdesi e Massoneria, pag. 147), Enrico Geymet (Augusto Comba, Valdesi e Massoneria, pag. 29, 31), Arnaldo Genre (cfr. http://www.goipiemonte-aosta.it/21.html), Teofilo Pons (cfr. Augusto Comba, Valdesi e Massoneria, pag. 135), e il battista Bruno Saccomani (cfr. web.tiscali.it/labriola/pastori.htm; Augusto Comba, Valdesi e Massoneria, pag. 147), ma non bisogna escludere che ce ne fossero altri. E poi c’erano sicuramente tanti ‘massoni senza grembiule’. Quindi io sono persuaso che dietro quel Congresso ci sia stata la diabolica influenza massonica, anche perchè poi in definitiva con quel congresso evangelico si è aperta la porta all’ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana, ecumenismo che ricordiamo fa parte dell’agenda massonica; basta vedere cosa diceva il pastore valdese Ugo Janni che era un massone, e che Giorgio Spini includeva in quella che lui chiamava ‘la nuova elite evangelica italiana’ tutta permeata dello spirito del protestantesimo liberale e quindi in cerca di ‘liberazione’. E poi Giorgio Spini di quell’importante congresso fu il presidente (eletto a larga maggioranza), lui che come abbiamo visto stimava e appoggiava la Massoneria!!

Ma non è finita qua, perchè anche nel Congresso successivo, e cioè quello del 1967 che si tenne a Milano, e che sancì la nascita della Federazione delle Chiese Evangeliche, tra l’elenco dei delegati alla Assemblea Costituente della Federazione, ci furono dei massoni, vale a dire i valdesi Augusto Armand Hugon e Ernesto Ayassot.

E dato che ci siamo, voglio ricordarvi che proprio in quel tempo il valdese Giordano Gamberini (1915-2003) era Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, quindi era a capo della Massoneria Italiana, in quanto era stato eletto a questa carica nel 1961 e vi rimase sino al 1970: quello stesso Giordano Gamberini peraltro che nel 1968 partecipò alla stesura di una Bibbia concordata (traducendo il Vangelo secondo Giovanni), assieme a ebrei, cattolici e protestanti; e che quando nel giugno del 1963 era morto Giovanni XXIII – che era colui che aveva indetto il Concilio Vaticano II, con il quale la Chiesa Cattolica Romana si aprì all’ecumenismo con le Chiese Protestanti – rilasciò all’agenzia Pantheon il seguente elogio funebre: «Scompare un uomo che si prometteva di colmare […] l’abisso scavato dalla Chiesa prima di lui fra sé medesima e la società moderna. E la sua morte è un gran male per tutti»! E sempre in quel periodo un altro valdese, Augusto Comba, era un componente della Giunta del Grande Oriente d’Italia (fu Grande Dignitario dal 1961 al 1970)!

Alla luce di tutto ciò, dunque, come non si può pensare dunque ad una influenza massonica su quei Congressi Evangelici? Sarebbe assurdo farlo. Non vi pare? Per cui possiamo dire che tra gli ideatori e i fondatori della FCEI ci furono dei massoni. Se poi a ciò si aggiunge che oggi nelle Chiese Evangeliche appartenenti alla FCEI ci sono molti massoni, il quadro che ne viene fuori è a dir poco sconcertante.

A proposito di influenza massonica, voglio far notare che in quello stesso anno in cui si tenne il Secondo Congresso Evangelico, cioè nel 1965, si concluse il Concilio Vaticano II sotto Paolo VI, che sancì la storica apertura della Chiesa Cattolica Romana all’ecumenismo e al dialogo interreligioso, tra cui quello con gli Ebrei. Ed è proprio a proposito degli Ebrei, che ci fu una influenza massonica sul Concilio Vaticano II, infatti il § 4 dello Schema sull’Ecumenismo (Nostra Ætate), presentato al Concilio dal Cardinale Bea, che poi fece di persona l’apologia di tale tesi, era di origine ebraica, e precisamente dell’organizzazione massonica ebraica B’nai B’rith. Fu l’autorevole quotidiano parigino Le Monde a svelarlo, dicendo nell’edizione del 19 novembre 1963: «L’organizzazione ebraica internazionale B’nai B’rith ha manifestato il desiderio di stabilire relazioni più strette con la Chiesa cattolica. Tale Ordine ha sottoposto al Concilio una Dichiarazione nella quale si afferma l’intera responsabilità dell’umanità per la morte di Cristo. ‘Se tale Dichiarazione verrà accettata dal Concilio – ha dichiarato Label A. Katz, Presidente del Consiglio Internazionale del B’nai B’rith – le comunità ebraiche cercheranno i mezzi per collaborare con le autorità della Chiesa’». Il Cardinale Bea, nel presentare il suo progetto di Decreto in favore degli ebrei, naturalmente nascose ai suoi colleghi che egli ripeteva le tesi che gli erano state suggerite dall’Ordine massonico del B’nai B’rith, presentandole invece come elaborate dal Segretariato per l’Unità dei Cristiani. Si guardò bene dallo svelare la vera origine delle sue tesi, perchè se lo avesse fatto la stragrande maggioranza dei convenuti le avrebbe respinte con decisione sapendo molto bene quanto la Massoneria abbia contrastato la Chiesa Cattolica Romana nel corso dei secoli (cfr. http://www.crisidellachiesa.com/articoli/massoneria/azione_giudaico_massonica/azione_giudaico_massonica.htm).

Oltre a ciò, secondo il prete cattolico Luigi Villa, noto ‘cacciatore di massoni’, sia Giovanni XXIII che Paolo VI erano affiliati alla Massoneria; e i cardinali e i vescovi che più si adoperarono per indirizzare il Concilio Vaticano II in senso ‘modernista’ erano tutti massoni, di grado più o meno elevato (cfr. http://www.ariannaeditrice.it/).

Giudicate voi da persone intelligenti.

 

Note

[1] I membri effettivi della FCEI sono i seguenti: la Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI); la Chiesa evangelica valdese; le Chiese metodiste; l’Esercito della Salvezza; l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI); la Comunione di chiese libere; la Chiesa apostolica italiana; la Comunità evangelica di confessione elvetica di Trieste; la St. Andrew’s Church of Scotland di Roma. Oltre ai membri effettivi che ne accettano pienamente lo Statuto, la FCEI riconosce la condizione di aderenti alle chiese, unioni di chiese ed opere che accettano il fondamento di fede espresso nel preambolo dello Statuto della FECI e collaborano per il raggiungimento di alcuni obiettivi specifici, e la condizione di osservatori a quelle che manifestano interesse per la sua attività. E’ dunque membro aderente l’Associazione Comunità Cristiane con sede a Rho (Milano); e sono membri osservatori l’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del settimo giorno (UICCA) e la Federazione delle chiese pentecostali (FCP). La FCEI mantiene inoltre rapporti di fraterna collaborazione con la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) e la Federazione giovanile evangelica italiana (FGEI). In totale la FCEI rappresenta circa 65.000 persone.