La Federazione delle Chiese Evangeliche

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Qui in Italia la Massoneria si è data da fare non solo all’interno delle Denominazioni Protestanti facendo adepti o infiltrando suoi emissari, ma anche sponsorizzando la nascita della Federazione delle Chiese Evangeliche [1], che sostanzialmente non è altro che una ‘idea massonica’ che piace dunque ai Massoni. Qualcuno si domanderà in base a cosa faccio queste affermazioni. Bene, ve lo spiegherò, ma per fare questo devo partire da lontano, e precisamente dal Primo Congresso Evangelico Italiano che si tenne a Roma dal 9 al 12 Novembre 1920, e che ‘si consegnò alla storia come il primo grande tentativo di creare una struttura stabile e duratura di collegamento e di unità tra le varie componenti del mondo evangelico italiano’ (Gianni Long e Renato Maiocchi, Uniti per l’Evangelo, Claudiana Editrice 2008, pag. 96).

Bisogna dire però che ancora prima di quel Congresso, c’erano stati dei massoni che avevano cercato di portare avanti l’ideale dell’unità delle Chiese evangeliche, come Alessandro Gavazzi (1809-1889), pastore protestante che nel 1870 aveva fondato la Chiesa Cristiana Libera in Italia; Matteo Prochet (1836-1907), pastore valdese a Lucca, Pisa, Genova e Roma, che era entrato a far parte di un comitato intermissionario; e Teofilo Gay (1851-1912), pastore Metodista prima e poi Valdese, che nel 1889 lanciò l’idea di un quotidiano protestante che però non si concretizzò perchè ‘si sospettò che sarebbe stato realizzato con l’appoggio determinante della massoneria’ (cfr. Gianni Long e Renato Maiocchi, Uniti per l’Evangelo, pag. 22-24).