La libertà in Cristo sotto attacco delle ADI

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Colgo l’occasione, fratelli nel Signore, per avvertirvi per l’ennesima volta dalle ADI, perchè esse hanno dichiarato guerra alla libertà che è in Cristo, la libertà che il nostro Signore Gesù Cristo ci ha acquistato con il suo prezioso sangue. Già, perchè il paradosso è proprio questo, che da un lato le ADI levano forte la loro voce ogni volta che ne hanno occasione in favore della cosiddetta libertà religiosa per tutti i cittadini, che come vi ho dimostrato è una libertà secondo la carne, che è condannata da Dio, e apparentemente sembra che essi sono a favore della libertà dei Cristiani; ma dall’altro le ADI sono contro la libertà in Cristo in quanto la loro dottrina nel suo insieme riporta i Cristiani sotto la schiavitù del peccato e della legge, ma anche di precetti umani che vanno contro la Bibbia. Quindi le ADI sono nemiche della vera libertà, quella spirituale, e questo va detto a chiare lettere e con ogni franchezza affinchè sia una volta per tutte smascherata questa organizzazione religiosa che tanto danno ha fatto ai santi in questa nazione. E’ inutile che si riempiono la bocca i pastori ADI di tutte queste parole a favore della libertà religiosa, perchè loro sono a favore di questa libertà per costruire meglio e più velocemente il loro impero terreno, o meglio la loro ‘torre di babele’ per acquistarsi un nome, o il loro ‘papato’, portatrice di confusione a non finire in mezzo alla Chiesa dell’Iddio vivente. Ed è proprio per questa ragione che hanno dichiarato guerra alla libertà che è in Cristo, perchè essere liberi in Cristo significa essere schiavi di Cristo, e uno schiavo di Cristo siccome deve ubbidire ai comandamenti del suo padrone, non può ubbidire ai precetti antibiblici delle ADI che riportano le anime sotto la schiavitù del peccato e della legge. Ma andiamo per ordine.

L’apostolo Paolo afferma che il Vangelo è potenza di Dio per la salvezza di ognuno che crede (Romani 1:16), ciò significa che il Vangelo rende libero l’uomo che crede. Libero da cosa?

Libero dal peccato. Gesù infatti ha detto: ” In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo vi dimora per sempre. Se dunque il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8:34-36), e Paolo lo conferma dicendo: “Il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, affinché il corpo del peccato fosse annullato, onde noi non serviamo più al peccato; poiché colui che è morto, è affrancato dal peccato” (Romani 6:6-7).

Ma anche libero dalla legge di Mosè, che è la forza del peccato, in quanto Paolo dice: “Così, fratelli miei, anche voi siete divenuti morti alla legge mediante il corpo di Cristo, per appartenere ad un altro, cioè a colui che è risuscitato dai morti, e questo affinché portiamo del frutto a Dio. Poiché, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose, destate dalla legge, agivano nelle nostre membra per portar del frutto per la morte; ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge, essendo morti a quella che ci teneva soggetti, talché serviamo in novità di spirito, e non in vecchiezza di lettera” (Romani 7:4-6), ed anche: “Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi …. Cristo ci ha affrancati perché fossimo liberi” (Galati 3:13; 5:1).

Questa è la libertà che Gesù Cristo ha comprato con il suo sangue, e che ci ha donato, e che noi quindi dobbiamo salvaguardare, perchè è molto preziosa.

Ecco perchè l’apostolo scongiurava i santi a non ricadere sotto il dominio del peccato, come anche sotto il dominio della legge. Ai Romani per esempio diceva: “Che dunque? Peccheremo noi perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? Così non sia. Non sapete voi che se vi date a uno come servi per ubbidirgli, siete servi di colui a cui ubbidite: o del peccato che mena alla morte o dell’ubbidienza che mena alla giustizia?” (Romani 6:15-16), e ai Galati: “State dunque saldi, e non vi lasciate di nuovo porre sotto il giogo della schiavitù!” (Galati 5:1). Ogni pastore dunque dovrebbe scongiurare le pecore a odiare il peccato e a schivarlo, come anche ad evitare di ricadere sotto la legge di Mosè.

Ma che fanno invece nelle ADI i pastori? Non predicano per niente contro il peccato. Non li sentite infatti predicare specificamente contro i fornicatori, gli adulteri, gli omosessuali, i bugiardi, gli ubriachi, i commercianti delle cose relative al regno di Dio, contro i buffoni, contro quelli che fingono nelle scene teatrali ‘cristiane’, contro quei credenti che si danno alle mondane e carnali concupiscenze. Perchè loro non odiano il peccato, loro non combattono contro il peccato, ossia contro le mondane e carnali concupiscenze, anzi lo giustificano e coccolano in definitiva tanto è vero che se qualcuno leva pubblicamente la sua voce, viene subito definito un fanatico, un legalista, un bigotto, uno che giudica, uno che non si fa i fatti suoi, e magari anche un terrorista se nel suo avvertimento ci mette i giudizi di Dio contro quelli che fanno queste cose. In altre parole, quelli che devono essere schivati sono quelli che denunciano il peccato e non quelli che si danno al peccato. ‘Niente regole’, dicono loro, ovviamente quando vogliono loro non mettono regole, perchè quando vogliono ti seppelliscono sotto un cumulo di regole umane non bibliche però. Ecco perchè nelle ADI se uno si converte veramente a Cristo, e vuole santificarsi per piacere a Dio, e combattere il male in tutte le sue forme, troverà nelle ADI un muro, una opposizione spirituale enorme, perchè praticamente la libertà di cui le ADI sono promotrici è in definitiva una libertà secondo la carne, dove tutto è tollerato, proprio quella che il Cristiano deve combattere. E se uno non sta attento, con il tempo diventerà peggiore di come era prima di convertirsi a Cristo. Se prima non amavi certe mondane concupiscenze, poi nelle ADI le amerai, come per esempio quella di andare al mare a mettersi mezzi nudi che è una cosa vergognosa per i santi.

E per quanto riguarda la legge, che hanno fatto i pastori ADI? Hanno introdotto il precetto della decima, con la relativa maledizione contro quelli che non la danno, e quindi hanno fatto ricadere i santi sotto la maledizione della legge. ‘Se non dai la decima del tuo stipendio, sei un ladro’ ti dicono, e Dio non potrà benedirti, e quindi questo significa che non potrai sperimentare nessun risveglio, nessun esaudimento divino alle tue preghiere, perchè sei diventato un ladro. E il tempo verrebbe meno se dovessi parlare dei loro precetti che hanno nel loro statuto e regolamento, che addirittura nella loro astuzia nascondono ai loro membri, tranne che ai pastori: precetti antibiblici in un numero spaventoso, che vanno ad annullare la Parola di Dio come facevano i precetti degli scribi e i Farisei ai giorni di Gesù.

Ma quale libertà dunque difendono e promuovono le ADI? Quella che Dio odia, quella che rende nemici di Dio, quella che porta in perdizione, già proprio in perdizione. Le ADI promuovono la schiavitù spirituale, altro che libertà, e quindi non vi fate ingannare dai loro discorsi sulla libertà religiosa, perchè dietro di essi si nascondono i loro veri intenti, che sono intenti malvagi. Altrimenti non si spiega la loro forte opposizione contro di noi, che non facciamo altro che proclamare quello che sta scritto nella Bibbia, e che prendiamo ad esempio Gesù Cristo e gli apostoli. Questa opposizione si spiega dunque con la presenza di uno spirito massonico in mezzo alle ADI. Fratelli, vi scongiuro da parte di Dio, a ritirarvi da costoro che hanno sovvertito e pervertito le vie diritte di Dio.