Sulla fede

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Tutti gli uomini hanno la fede

 

La Massoneria afferma che tutti gli uomini hanno fede, infatti Henry C. Clausen, il Gran Comandante Sovrano della Massoneria dell’Antico ed Accettato Rito Scozzese della Giurisdizione del sud degli Stati Uniti dal 1969 al 1985, ha affermato: ‘Nell’animo di ogni essere umano è innata, anche se non sempre facilmente si può scorgere, la fede nei principi morali, nelle virtù e in Dio. Tale fede è presente nell’uomo come l’istinto nell’animale. La fede ci dà la sensazione che l’anima umana tenda verso la Divinità. Ci sono in noi risorse e naturali inclinazioni di cui alle volte siamo appena consapevoli. La Massoneria si sforza di sviluppare le caratteristiche naturali che ci avvicinano alla Divinità e di accettare come guida i suggerimenti che da tali risorse e inclinazioni ci provengono’ (Sommario e Commento di Henry C. Clausen, in Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 143 – 12° Grande Maestro Architetto). Potremmo chiamare questa fede di cui parla la Massoneria, ‘fede naturale’, che è appunto innata nell’uomo e quindi si trova in ogni uomo.

Nelle ADI sostanzialmente affermano la stessa cosa o una cosa molto molto simile, perchè affermano che non è vero che Dio dona la fede ad alcuni e la nega ad altri, perché Dio la dà a tutti, infatti Francesco Toppi nel rispondere alla seguente domanda ‘Che colpa posso avere io se non ho fede?’, dice tra le altre cose: ‘Come mai, poi, per ciò che riguarda Dio e l’eternità, Cristo ed il perdono dei peccati, molti affermano: ‘Non ho fede’? La stessa fiducia naturale che si possiede per molti aspetti dell’esistenza quotidiana, va esercitata per le cose eterne e allora si scoprirà che il Signore non ha riguardo alla qualità delle persone ….. Quando questa ‘fede naturale’ si manifesta per alimentare la fiducia nelle promesse divine, allora si compie il miracolo …. Infatti, mentre si ascolta la predicazione dell’Evangelo e si esercita la ‘fiducia innata’, per accettare la logica dell’annuncio prestigioso della misericordia divina, Dio interviene per lo Spirito Suo largendoci il duplice dono della grazia e della fede’ (Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. II, ADI-Media, Seconda edizione 2004, pag. 40,41). Quindi, per le ADI, l’uomo ha già fede, e la deve esercitare verso il Vangelo per essere salvato.

Come potete vedere c’è non poca confusione in queste parole, perché le ADI per non far apparire Dio ingiusto – per parlare alla maniera delle ADI – arrivano persino a negare che “non tutti hanno la fede”, come dice chiaramente la Scrittura (2 Tessalonicesi 3:2), perché Dio non la dona a tutti, essendo che essa è un dono di Dio!!! E che le ADI non credono a quello che dice la Scrittura in merito alla fede, è manifesto dal fatto che in tutta la risposta data da Toppi a quella specifica domanda, il passo della Scrittura che afferma che non tutti hanno la fede NON E’ PRESENTE!!! Se c’è una domanda nella cui risposta va citato questo passo di Tessalonicesi è proprio questa, ma questo passo manca!!! E poi vengono introdotti discorsi in merito alla fede che sono del tutto estranei alla Scrittura. Di questa fede naturale infatti la Bibbia non fa nessuna menzione: è semplicemente un sofisma escogitato per nascondere che Dio non dà la fede a tutti: la qual cosa se fosse da loro proclamata – in base al loro ragionamento – farebbe apparire Dio come ingiusto!!

Possiamo dunque affermare – basandoci sulle parole del sopraccitato massone e collegandole a quello che dicono le ADI – che le ADI si sforzano di sviluppare le caratteristiche naturali dell’uomo che avvicinano l’uomo a Dio, in altre parole dicono all’uomo di usare la sua fede naturale per credere nel Vangelo. E questa concezione erronea della fede, ha avuto come conseguenza nefasta nelle ADI che tante anime si sono illuse di avere creduto nel Vangelo, perchè in realtà non hanno per nulla creduto in quanto non hanno ricevuto da Dio nessuna fede, perchè la fede è un dono di Dio. Da qui si spiega la presenza di tante anime con una fede finta nelle ADI, perchè in realtà non hanno creduto con il cuore nel Vangelo, ma hanno accettato il messaggio del Vangelo solo a livello mentale, come tanti altri che si dicono Cristiani (Mormoni, Testimoni di Geova, Cattolici Romani, ecc) ma non lo sono, a cui se gli chiedi se credono nel Vangelo, ti rispondono ‘Sì’, ma poi mettendoli alla prova scopri che non hanno realmente creduto.

Esorto dunque i membri delle Chiese ADI a fare quello che disse Paolo ai santi di Corinto: “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi” (2 Corinzi 13:5). Chi ha orecchi da udire, oda.