Incontri con importanti prelati della Chiesa Cattolica Romana

La Massoneria smascherata – Indice > L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) > Massoni e amici della Massoneria nei rapporti tra ADI e Governo Italiano > Frank Bruno Gigliotti, Charles Fama, Patrick J. Zaccara, e Francis J. Panetta, del Comitato per la Libertà Religiosa in Italia > Henry H. Ness: il rappresentante delle ADI che, aiutato dalla Massoneria, incontrò Pio XII per chiedergli la fine della persecuzione contro le ADI >  Incontri con importanti prelati della Chiesa Cattolica Romana

Abbiamo visto prima che Henry H. Ness nell’agosto del 1947 incontrò Pio XII, ma Ness durante i suoi viaggi in Europa si incontrò con altri importanti prelati del Vaticano. Infatti durante il suo viaggio fatto nel 1948, in cui era accompagnato dal barone Blomberg, che come vedremo in seguito era un importante esponente dell’Ordine dei Cavalieri di Malta che è un’organizzazione ‘massonica’ controllata dal Vaticano, si incontrò con il Nunzio Papale in Spagna e con ‘Monsignore’ Domenico Tardini (Walla Walla Union Bulletin, 25 Marzo 1949, pag. 2 – vedi foto). E’ interessante notare che la rivista delle ADI Risveglio Pentecostale quando annunciò la venuta di Ness in Italia nel 1948 scrisse: ‘Il fr. H. H. Ness è giunto in Italia per compiere una importante e delicata missione a favore della libertà religiosa’ (Risveglio Pentecostale, 1948, Anno III, n° 4, pag. 2 – vedi foto). Già, ‘una missione delicata e importante’, come quella che aveva compiuto nel 1947, ma di cui i dirigenti ADI ovviamente tennero nascosti ai fratelli i particolari, perchè scandalosi e vergognosi. Ed avevano persino la sfacciataggine di chiamare quello di Henry Ness un ‘lavoro cristiano’ (Ibid., pag. 2).

 

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A sinistra un annuncio sul Seattle Daily Times di ‘un incontro per tutte le fedi’ presso il Moore Theater di Seattle in cui parlerà Ness, del quale viene detto è appena tornato da una missione nell’interesse della libertà religiosa ed ha incontrato tra gli altri ‘Monsignor’ Tardini, Segretario di Stato papale nel Vaticano, e Myron C. Taylor l’ambasciatore americano in Vaticano (che era un massone). A destra l’articolo sul Walla Walla Union Bulletin citato sopra. Notate come il tutto fosse di dominio pubblico.

 

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A sinistra Pio XII e a destra Domenico Tardini, nominato cardinale nel 1958. Henry Ness incontrò tutti e due – il primo nel 1947 e il secondo nel 1948 – durante ‘il suo lavoro cristiano’ come lo hanno chiamato le ADI.
Foto presa da: http://sipastorangelicvs.blogspot.it/2011/07/centenario-del-cardenal-domenico.html

 

Nell’articolo sul Walla Walla Union Bulletin, il Tardini (1888-1961) viene chiamato ‘segretario di Stato’, ma in effetti ancora non lo era, in quanto lui fu nominato Segretario di Stato nel 1958. Ma già dal 1935 collaborava pure con la Segreteria di Stato, e all’epoca del suo incontro con Ness il Tardini era un importante membro della Segreteria di Stato Vaticana, precisamente era Segretario per gli affari straordinari della Segreteria di Stato. Peraltro Tardini fu quello che diede ‘le opportune direttive’ (da una nota di A. Dell’Acqua del 19 novembre 1946 citata da Giovanni Sale in Il Vaticano e la Costituzione, pag. 208) al deputato democristiano Giuseppe Dossetti, che fu quello che presentò alla Costituente l’articolo 19 sulla libertà religiosa in Italia; e quello che in un appunto del 29 Marzo 1947 al ‘monsignor’ Angelo Dell’Acqua scrisse: ‘Il Santo Padre raccomanda di seguire la discussione su i culti ammessi, e sugli altri punti che interessano la Chiesa’ (Giovanni Sale, Il Vaticano e la Costituzione, pag. 139). Quindi il Tardini era un prelato che aveva rapporti molto stretti con Pio XII, infatti era uno degli amici più intimi di Pio XII e considerato un suo fedele collaboratore.

A proposito della Segreteria di Stato Vaticana in quegli anni, è interessante notare che vi lavorò Arturo Carlo Jemolo, l’illustre giurista che fece parte del gruppo di tre avvocati che presentarono per conto delle ADI ricorso nel 1952 al Consiglio di Stato. Infatti un documento rilasciato dalla Segreteria di Stato Vaticana nel 1944 attesta che Jemolo «presta servizio all’Ufficio Informazioni presso la Segreteria di Stato di Sua Santità nella Città del Vaticano», e il documento porta la firma del Capo Ufficio, Alessandro Evreinoff, Vescovo titolare di Pionia (cfr. Arturo Carlo Jemolo: vita ed opere di un italiano illustre, a cura di Giorgia Cassandro – Alessia Leoni – Fabio Vecchi, Jovene Editore, Napoli 2007, pag. 29).

Ebbero degli effetti positivi questi incontri con Pio XII e i suoi prelati? Sì, infatti sul giornale Chicago Daily Tribune del 21 Marzo 1949 (vedi foto), Gorietti fece sapere che ‘la pressione esercitata da uomini di Chiesa americani ha portato il Governo qui ad assumere un’attitudine più tollerante verso i Pentecostali …’. Ovviamente, gli ‘uomini di Chiesa americani’ che fecero pressioni sul governo Italiano furono soprattutto Frank Gigliotti e Charles Fama, ma a queste pressioni va aggiunta ‘l’alleanza segreta’ stipulata dalle Assemblee di Dio con il Vaticano perchè fu grazie anche a questa alleanza che la situazione delle Chiese ADI andò via via migliorando dal loro punto di vista.

 

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